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Zelda Sartori – Fuori fuoco
nature morte
Comunicato stampa
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L’attività espositiva della Galleria S. Ludovico di Parma riprende nel 2007 con una giovane pittrice emiliana: il prossimo 13 gennaio vi s’inaugura infatti la personale di Zelda Sartori dal titolo “FUORI FUOCO”, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Turismo – Serv. Eventi e Mostre e dalla Fondazione Monte di Parma. L’esposizione, che verrà inaugurata sabato 13 gennaio alle ore 17, sarà aperta con ingresso libero tutti i giorni (escluso il martedì) con orario 10-13 e 16-19 fino all’11 febbraio presso la Galleria S. Ludovico in B.go del Parmigianino a Parma.
FUORI FUOCO: così si presentano le evanescenti nature morte di Zelda Sartori.
Le sue tele quadrangolari, spesso quasi quadrate, paiono ritagli razionali di ambienti onirici, fatti d’aria e di luce, di ombre e di vuoti, proiezioni sospese in una dimensione senza tempo né spazio, come ricordi stinti, o simboli solo apparentemente quotidiani che colano da universi altri, e come tali immateriali, velati dalla loro prototipia.
Si tratti infatti di una bottiglia, di un gatto, o di un pesce rosso, tutti galleggiano sopra o sotto un tavolino nel magma atmosferico degli interni della Sartori, dove i coni di luce e l’ombra che ne è esclusa paiono appartenere a universi distinti tra loro.
Nature morte solo apparentemente tranquillizzanti, quindi: dove la calma pare sempre apparente, e l’ambiente è rarefatto dalla tensione di un’attesa, come se nulla fosse ciò che appare e ciò che è sotteso fosse più vasto e sfuggente delle pur vaghe figure che si sciolgono nella loro rappresentazione pittorica.
I colori sono ridotti all’essenziale, come confusi nella nebbia che ottunde tutto in bianchi e neri a volte quasi da negativo fotografico: persino le trasparenze del vetro sono offuscate e nebulose, e tratteggiati sommariamente gli angoli delle stanze, così come provocatoriamente aprospettici i tavolini.
C’è tanta pittura del ‘900, in queste opere, ma rielaborata e personale, pregna di una cifra stilistica genuina: se colori spenti e oggetti della rappresentazione (le bottiglie quali contenitori vitrei privi d’identità) ad esempio richiamano da vicino alcuni stilemi morandiani, il fuori fuoco è genuinamente fotografico, una riflessione sulla visione contemporaneamente miope e astigmatica, disturbata da un universo insieme buio e accecato di una luce bianca e fredda da 2001 kubrickiano.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Banca Monte Parma e dalla Fondazione Monte di Parma.
FUORI FUOCO: così si presentano le evanescenti nature morte di Zelda Sartori.
Le sue tele quadrangolari, spesso quasi quadrate, paiono ritagli razionali di ambienti onirici, fatti d’aria e di luce, di ombre e di vuoti, proiezioni sospese in una dimensione senza tempo né spazio, come ricordi stinti, o simboli solo apparentemente quotidiani che colano da universi altri, e come tali immateriali, velati dalla loro prototipia.
Si tratti infatti di una bottiglia, di un gatto, o di un pesce rosso, tutti galleggiano sopra o sotto un tavolino nel magma atmosferico degli interni della Sartori, dove i coni di luce e l’ombra che ne è esclusa paiono appartenere a universi distinti tra loro.
Nature morte solo apparentemente tranquillizzanti, quindi: dove la calma pare sempre apparente, e l’ambiente è rarefatto dalla tensione di un’attesa, come se nulla fosse ciò che appare e ciò che è sotteso fosse più vasto e sfuggente delle pur vaghe figure che si sciolgono nella loro rappresentazione pittorica.
I colori sono ridotti all’essenziale, come confusi nella nebbia che ottunde tutto in bianchi e neri a volte quasi da negativo fotografico: persino le trasparenze del vetro sono offuscate e nebulose, e tratteggiati sommariamente gli angoli delle stanze, così come provocatoriamente aprospettici i tavolini.
C’è tanta pittura del ‘900, in queste opere, ma rielaborata e personale, pregna di una cifra stilistica genuina: se colori spenti e oggetti della rappresentazione (le bottiglie quali contenitori vitrei privi d’identità) ad esempio richiamano da vicino alcuni stilemi morandiani, il fuori fuoco è genuinamente fotografico, una riflessione sulla visione contemporaneamente miope e astigmatica, disturbata da un universo insieme buio e accecato di una luce bianca e fredda da 2001 kubrickiano.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Banca Monte Parma e dalla Fondazione Monte di Parma.
13
gennaio 2007
Zelda Sartori – Fuori fuoco
Dal 13 gennaio all'undici febbraio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN LUDOVICO
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Orario di apertura
10–13 e 16–19. Chiuso martedì
Vernissage
13 Gennaio 2007, ore 17
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