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Sight 06/07
Il senso della mostra è quello di uno sguardo attento al lavoro di artisti che da anni e con modalità diverse il Museo Laboratorio segue. Artisti che hanno contribuito alla nostra piccola storia
Comunicato stampa
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Il senso della mostra è quello di uno sguardo attento al lavoro di artisti che da anni e con modalità diverse il Museo Laboratorio segue. Artisti che hanno contribuito alla nostra piccola storia e “Sight” diventa l’ appuntamento che chiude ed inizia il nuovo anno, proponendo “percorsi”, nuovi progetti e,in ogni caso, poetiche ben definite, mondi che si rincorrono e si varcano fino a rendere la complessità un “agio” contemporaneo, un’estetica da promuovere : un diritto di cittadinanza.
Percorsi anche perchè le più opere, non tutte inedite, presentate dai singoli artisti rappresentano bene il loro processo creativo, una sorta di piccole interezze prestate alla visione.
Alessandro Gabini con l’utilizzo di più linguaggi si pone con un’apparente cinica leggerezza, la cui è una carezza al pensiero; pensiero che diventa inquietudine nei volti di Francesca Gentili, la sua matura qualità pittorica non cede più nulla al compiacimento ma diventa strumento essenziale per l’opera, dando a quelle facce, a quegli occhi la carnalità del bene e del male.
Chiyoko Miura interviene con la delicatezza e la magia tutta orientale, segni e piccole installazioni che mettono in sapiente comunicazione bellezza e cultura.
Le culture comunicano e si danno una possibilità su di un corpo di donna magiara teso a sollevarsi: “Corpus Mens Tattoo”, insieme ad un grande mandala di Gloria Pastore, segna uno spazio mentale, un campo energetico, condizione da cui può scaturire altra possibilità per l’uomo.
Fabrizio Sacchetti crea un ambiente, con frammenti di video, oggetti ed opere fotografiche, che ci induce a ricercare altre percezioni, operando un’azione ove i tempi sono determinati dalla possibilità di stabilire un rapporto empatico con l’opera.
Salis & Vitangeli si presentano con una loro personale storia avuta con il museo proponendo in anteprima il loro ultimo video ed raccogliendone in una sala i precedenti insieme ad altre opere che bene disegnano la cifra della loro poetica.
Infine Sophie Usunier con tre opere che definiscono l’artista ed il suo percorso; in una società, la nostra, di grande superfluo queste opere ridanno dignità ai segni e alle cose ridonando ad essi la loro naturale intimità.
Percorsi anche perchè le più opere, non tutte inedite, presentate dai singoli artisti rappresentano bene il loro processo creativo, una sorta di piccole interezze prestate alla visione.
Alessandro Gabini con l’utilizzo di più linguaggi si pone con un’apparente cinica leggerezza, la cui è una carezza al pensiero; pensiero che diventa inquietudine nei volti di Francesca Gentili, la sua matura qualità pittorica non cede più nulla al compiacimento ma diventa strumento essenziale per l’opera, dando a quelle facce, a quegli occhi la carnalità del bene e del male.
Chiyoko Miura interviene con la delicatezza e la magia tutta orientale, segni e piccole installazioni che mettono in sapiente comunicazione bellezza e cultura.
Le culture comunicano e si danno una possibilità su di un corpo di donna magiara teso a sollevarsi: “Corpus Mens Tattoo”, insieme ad un grande mandala di Gloria Pastore, segna uno spazio mentale, un campo energetico, condizione da cui può scaturire altra possibilità per l’uomo.
Fabrizio Sacchetti crea un ambiente, con frammenti di video, oggetti ed opere fotografiche, che ci induce a ricercare altre percezioni, operando un’azione ove i tempi sono determinati dalla possibilità di stabilire un rapporto empatico con l’opera.
Salis & Vitangeli si presentano con una loro personale storia avuta con il museo proponendo in anteprima il loro ultimo video ed raccogliendone in una sala i precedenti insieme ad altre opere che bene disegnano la cifra della loro poetica.
Infine Sophie Usunier con tre opere che definiscono l’artista ed il suo percorso; in una società, la nostra, di grande superfluo queste opere ridanno dignità ai segni e alle cose ridonando ad essi la loro naturale intimità.
09
dicembre 2006
Sight 06/07
Dal 09 dicembre 2006 al 20 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
MUSEOLABORATORIO
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 21; chiuso lunedì e festivi
Vernissage
9 Dicembre 2006, ore 19-24
Autore