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Nomad – The art of losing it…again
una mostra di opere a tecnica mista che incarnano il recente interesse dell’artista tedesco nei confronti della scultura
Comunicato stampa
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La Biokip Gallery apre le sue porte dal 2-12 al 14-12 per ospitare i lavori di Nomad in una mostra di opere a tecnica mista che incarnano il recente interesse dell’artista tedesco nei confronti della scultura.
Nomad vive e lavora a Berlino dove inizia a dipingere affascinato dai primi passi dei mondi di writing e street art, movimenti che lo portano a comparire sulle prime pagine di riviste di settore così come sulle mura della città e nei verbali della polizia locale. Esce presto dai confini tedeschi per esporre fino in Spagna, Islanda, e Giappone, anche se è in strada che si fa il nome e le ossa, e dove ancora oggi dipinge anche illegalmente. E’ proprio in strada infatti che Nomad abbandona le proprie creazioni lasciandole libere di seguire chiunque le volesse con sé, mentre si sono contati circa ottocento suoi lavori individuali in ogni angolo della metropoli da sei anni a questa parte.
“The art of losing it” può avere molteplici livelli di lettura, ma l’unico che interessa davvero a Nomad è il concetto di perdere inteso come abbandonare al contesto urbano, lasciare i frutti della propria ricerca espressiva in balìa degli agenti atmosferici, degli agenti in divisa o dei semplici appassionati che se ne approprieranno portandoseli via. L’artista tedesco sente ancora forte il richiamo della strada, è da lì che viene e da lì interagisce con il proprio pubblico.
Nomad si serve di svariate tecniche per assecondare il proprio estro creativo, molte delle quali vengono usate dalla maggioranza degli street artist, e quindi acrilici oltre a pennarelli, marker e collage vari.
Ma è soprattutto in strada che l’artista berlinese si trova a cercare la materia prima che darà poi vita alle sue opere, sculture di spazzatura e lavori realizzati con materiali spesso rapiti dal contesto urbano, così da portare la strada stessa in galleria.
Nomad vive e lavora a Berlino dove inizia a dipingere affascinato dai primi passi dei mondi di writing e street art, movimenti che lo portano a comparire sulle prime pagine di riviste di settore così come sulle mura della città e nei verbali della polizia locale. Esce presto dai confini tedeschi per esporre fino in Spagna, Islanda, e Giappone, anche se è in strada che si fa il nome e le ossa, e dove ancora oggi dipinge anche illegalmente. E’ proprio in strada infatti che Nomad abbandona le proprie creazioni lasciandole libere di seguire chiunque le volesse con sé, mentre si sono contati circa ottocento suoi lavori individuali in ogni angolo della metropoli da sei anni a questa parte.
“The art of losing it” può avere molteplici livelli di lettura, ma l’unico che interessa davvero a Nomad è il concetto di perdere inteso come abbandonare al contesto urbano, lasciare i frutti della propria ricerca espressiva in balìa degli agenti atmosferici, degli agenti in divisa o dei semplici appassionati che se ne approprieranno portandoseli via. L’artista tedesco sente ancora forte il richiamo della strada, è da lì che viene e da lì interagisce con il proprio pubblico.
Nomad si serve di svariate tecniche per assecondare il proprio estro creativo, molte delle quali vengono usate dalla maggioranza degli street artist, e quindi acrilici oltre a pennarelli, marker e collage vari.
Ma è soprattutto in strada che l’artista berlinese si trova a cercare la materia prima che darà poi vita alle sue opere, sculture di spazzatura e lavori realizzati con materiali spesso rapiti dal contesto urbano, così da portare la strada stessa in galleria.
02
dicembre 2006
Nomad – The art of losing it…again
Dal 02 al 14 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
RMX-SHOP – BIOKIP GALLERY
Milano, Via Angelo Della Pergola, 3, (Milano)
Milano, Via Angelo Della Pergola, 3, (Milano)
Autore