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Daniel Gustav Cramer – Trilogy
La ricerca del giovane fotografo tedesco Daniel Gustav Cramer è incentrata sul paesaggio naturale, riprodotto attraverso immagini evocative di grande valenza simbolica
Comunicato stampa
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La ricerca del giovane fotografo tedesco Daniel Gustav Cramer è incentrata sul paesaggio naturale, riprodotto attraverso immagini evocative di grande valenza simbolica.
La mostra Trilogy, presentata per la prima volta nella sua interezza, consiste di tre serie: Woodland (Foreste), Underwater (Abissi) e Mountain (Montagne). In ciascuna serie Cramer esplora ambienti apparentemente incontaminati, in cui la presenza umana sembra scomparire restituendo alla Natura una sua forza primordiale, inquietante e suggestiva al tempo stesso. I paesaggi presentati, privi di elementi che ne permettano un’identificazione geografica, non sono più reali e riconoscibili: diventano luoghi dotati di una forza atavica e potente. L’effetto è reso ancora più misterioso dall’uso della luce volutamente attenuato, con prevalenza di toni scuri e zone d’ombra, tipico di ambienti estremi ritratti senza l’ausilio di luce artificiale.
La serie Woodland presenta immagini di foreste in cui la luce penetra appena, una foresta archetipica e densa di vita vegetale, rigogliosa, ma anche soffocante, in cui tutto lo spazio dell’inquadratura è occupato dal verde scuro e brillante delle foglie e dalle sfumature brune delle cortecce.
In Underwater Cramer si misura con il mondo sottomarino senza usare filtri professionali, ma semplicemente utilizzando la poca luce che penetra dalla superficie. Le immagini attenuate, in penombra, appaiono in qualche modo impenetrabili e minacciose nel loro freddo isolamento.
Infine con Mountain Cramer percorre il movimento inverso, non più verso le profondità del mare ma verso le estremità della terra. Le montagne ritratte appaiono ammantate di vapore bianco, come generate da una visione. Percepibili solo in parte, sembrano distanti e intoccabili come idoli di pietra, indifferenti alla transitorietà della vita umana.
La mancanza di un elemento umano di qualsiasi tipo e la struttura dell’immagine, che sembra contenuta a fatica nel formato di stampa, rende ancora più difficile per chi osserva stabilire proporzioni e immaginare dimensioni, ampiezza e respiro dei paesaggi inquadrati.
Per questo stile evocativo Cramer è stato accostato ai poeti del Romanticismo tedesco, la cui ispirazione era in parte sostenuta proprio dalla ricerca di una Natura non addomesticata, potente, capace di contrapporsi all’ordine e alla simmetria del paesaggio urbanizzato.
Quella di Cramer è una ricerca, sia interiore che esteriore, di quelle zone d’ombra che caratterizzano i dubbi e le ansie della modernità, il dissenso nei confronti di tutto ciò che è artificiale unito alla consapevolezza che è proprio quell’artificio a permettere di penetrare il buio e di rivelarlo, per quanto solo in parte.
Biografia
Daniel Gustav Cramer è nato a Neuss, in Germania, il 9 giugno 1975.
Nel 2003 ha conseguito la laurea presso il Royal College of Art di Londra.
Nel novembre 2005 ha ricevuto, per le foto della serie Woodland, il prestigioso Jerwood Photography Award, assegnato dalla Jerwood Foundation di Londra.
Attualmente vive e lavora tra Berlino e Londra.
La serie Woodland è stata presentata per la prima volta nel 2004 a Londra alla galleria Domobaal e a Colonia alla Van der Grinten Galerie, mentre Underwater è stata esposta per la prima volta a Londra nel 2006, sempre alla galleria Domobaal. Mountain, che completa la trilogia, è qui presentata in anteprima.
La mostra Trilogy, presentata per la prima volta nella sua interezza, consiste di tre serie: Woodland (Foreste), Underwater (Abissi) e Mountain (Montagne). In ciascuna serie Cramer esplora ambienti apparentemente incontaminati, in cui la presenza umana sembra scomparire restituendo alla Natura una sua forza primordiale, inquietante e suggestiva al tempo stesso. I paesaggi presentati, privi di elementi che ne permettano un’identificazione geografica, non sono più reali e riconoscibili: diventano luoghi dotati di una forza atavica e potente. L’effetto è reso ancora più misterioso dall’uso della luce volutamente attenuato, con prevalenza di toni scuri e zone d’ombra, tipico di ambienti estremi ritratti senza l’ausilio di luce artificiale.
La serie Woodland presenta immagini di foreste in cui la luce penetra appena, una foresta archetipica e densa di vita vegetale, rigogliosa, ma anche soffocante, in cui tutto lo spazio dell’inquadratura è occupato dal verde scuro e brillante delle foglie e dalle sfumature brune delle cortecce.
In Underwater Cramer si misura con il mondo sottomarino senza usare filtri professionali, ma semplicemente utilizzando la poca luce che penetra dalla superficie. Le immagini attenuate, in penombra, appaiono in qualche modo impenetrabili e minacciose nel loro freddo isolamento.
Infine con Mountain Cramer percorre il movimento inverso, non più verso le profondità del mare ma verso le estremità della terra. Le montagne ritratte appaiono ammantate di vapore bianco, come generate da una visione. Percepibili solo in parte, sembrano distanti e intoccabili come idoli di pietra, indifferenti alla transitorietà della vita umana.
La mancanza di un elemento umano di qualsiasi tipo e la struttura dell’immagine, che sembra contenuta a fatica nel formato di stampa, rende ancora più difficile per chi osserva stabilire proporzioni e immaginare dimensioni, ampiezza e respiro dei paesaggi inquadrati.
Per questo stile evocativo Cramer è stato accostato ai poeti del Romanticismo tedesco, la cui ispirazione era in parte sostenuta proprio dalla ricerca di una Natura non addomesticata, potente, capace di contrapporsi all’ordine e alla simmetria del paesaggio urbanizzato.
Quella di Cramer è una ricerca, sia interiore che esteriore, di quelle zone d’ombra che caratterizzano i dubbi e le ansie della modernità, il dissenso nei confronti di tutto ciò che è artificiale unito alla consapevolezza che è proprio quell’artificio a permettere di penetrare il buio e di rivelarlo, per quanto solo in parte.
Biografia
Daniel Gustav Cramer è nato a Neuss, in Germania, il 9 giugno 1975.
Nel 2003 ha conseguito la laurea presso il Royal College of Art di Londra.
Nel novembre 2005 ha ricevuto, per le foto della serie Woodland, il prestigioso Jerwood Photography Award, assegnato dalla Jerwood Foundation di Londra.
Attualmente vive e lavora tra Berlino e Londra.
La serie Woodland è stata presentata per la prima volta nel 2004 a Londra alla galleria Domobaal e a Colonia alla Van der Grinten Galerie, mentre Underwater è stata esposta per la prima volta a Londra nel 2006, sempre alla galleria Domobaal. Mountain, che completa la trilogia, è qui presentata in anteprima.
09
dicembre 2006
Daniel Gustav Cramer – Trilogy
Dal 09 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007
fotografia
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
Martedì, venerdì, sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30
Mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00
Lunedì, ore 15.30 – 19.30
Vernissage
9 Dicembre 2006, ore 15-20
Autore