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Dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: ritratti italiani
mostra fotografica
Comunicato stampa
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Tanti, tantissimi, sono i documenti fotografici che “giacciono” negli archivi, nelle biblioteche e nei musei delle nostre istituzioni pubbliche o private che siano, ma spesso accade, che anche il loro valore documentale e artistico “giaccia” insieme ad essi.
Conservare, in archivistica non vuol dire “stoccare” ma preservare dal degrado e dalla dispersione e significa pure “valorizzare” nel senso di veicolarne la conoscenza a futura memoria.
Questi principi – disciplinati con legge – assai spesso vengono disattesi, per i ben noti problemi legati alla carenza di risorse finanziarie ed altro ancora.
Noi dell’Antonino Paraggi, nel nostro piccolo, vorremmo contribuire alla valorizzazione di questi “tesori nascosti” aprendo il nostro spazio anche ad esperienze espositive come quella che oggi vi proponiamo.
La mostra: Dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: ritratti italiani, nasce da un incontro sinergico fra un’idea, generata dalla nostra Associazione e un progetto espositivo, proposto dal Museo di Cinisello Balsamo. Le fotografie, in b/n e a colori, datano dagli anni Cinquanta al Duemila e provengono da ben 7 fondi diversi: il Fondo Mario Cattaneo, il Fondo Attilio Del Comune, il Fondo Enzo Nocera, il Fondo Federico Patellani (Regione Lombardia), il Fondo Klaus Zaugg (Regione Lombardia), i quali sono costituiti dagli interi archivi dei fotografi; il Fondo Milano senza confini (Paolo Gioli, Guido Guidi), il Fondo Idea di metropoli (Francesco Jodice, Roberto Marossi, Roberta Orio, Marco Signorini, Cristina Zamagni).
L’insieme dei ritratti offre al pubblico una riflessione sulle molte modalità e sull’evoluzione del ritratto fotografico nell’arco di cinquanta anni: dal ritratto di studio impostato secondo canoni classici, alla sperimentazione sul volto umano, alla collocazione della figura umana nel contesto sociale, al rapporto fra uomo e ambiente urbano.
Il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo rappresenta un modello unico, esemplare, di come dovrebbe essere una Istituzione dalle molteplici funzioni: museale, di conservazione, seminariale, didattica, etc., alle quali assolve con puntualità, ponendosi come centro propulsivo e propositivo di iniziative legate al mondo dell’arte fotografica.
Esso conserva circa un milione di fotografie (negativi e positivi), organizzate in quattordici fondi fotografici comprendenti opere di più di trecento autori italiani e stranieri che hanno contribuito a modellare i linguaggi della fotografia contemporanea. Il patrimonio del museo comprende anche una biblioteca di dodicimila volumi sulla storia e la critica della fotografia.
Il Museo di Fotografia Contemporanea è una fondazione e ha sede nella secentesca Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo-Milano. E’un progetto della Provincia di Milano e del Comune di Cinisello Balsamo, che lo hanno ufficialmente fondato nel 2005, e durante gli anni della sua costruzione ha visto la collaborazione della Regione Lombardia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Fra le mostre organizzate finora, ricordiamo: Luoghi come Paesaggi, Candida Höfer, L’estasi delle cose, la riproposta, dopo venti anni, dello storico Viaggio in Italia di Luigi Ghirri e Alterazioni. Le materie della fotografia tra analogico e digitale, in corso fino al 4 febbraio 2007.
Le iniziative consolidate sono le seguenti: il Concorso Netshot, volto a verificare lo stato dell’arte nel rapporto fra fotografia e web e il Premio Paolo Costantini, finalizzato alla promozione della riflessione teorica e la ricerca storica e storiografica sulla fotografia.
Fra i seminari ad oggi realizzati, con conseguenti pubblicazioni, citiamo quelli sulla catalogazione del materiale fotografico, sul concetto di contemporaneità della fotografia, sulle alterazioni della materia e la trasformazione dei linguaggi fotografici. Numerosi i progetti di committenza, fra cui si distingue quello ancora in corso, Salviamo la luna, proposto da Jochen Gerz, che vede la partecipazione di migliaia di cittadini pronti a manifestare la loro “identità”.
Coinvolgimento e presa di coscienza da parte di una istituzione che si vuole “pubblica” in tutti i suoi molteplici aspetti e le diverse accezioni che questo termine convoglia.
Conservare, in archivistica non vuol dire “stoccare” ma preservare dal degrado e dalla dispersione e significa pure “valorizzare” nel senso di veicolarne la conoscenza a futura memoria.
Questi principi – disciplinati con legge – assai spesso vengono disattesi, per i ben noti problemi legati alla carenza di risorse finanziarie ed altro ancora.
Noi dell’Antonino Paraggi, nel nostro piccolo, vorremmo contribuire alla valorizzazione di questi “tesori nascosti” aprendo il nostro spazio anche ad esperienze espositive come quella che oggi vi proponiamo.
La mostra: Dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: ritratti italiani, nasce da un incontro sinergico fra un’idea, generata dalla nostra Associazione e un progetto espositivo, proposto dal Museo di Cinisello Balsamo. Le fotografie, in b/n e a colori, datano dagli anni Cinquanta al Duemila e provengono da ben 7 fondi diversi: il Fondo Mario Cattaneo, il Fondo Attilio Del Comune, il Fondo Enzo Nocera, il Fondo Federico Patellani (Regione Lombardia), il Fondo Klaus Zaugg (Regione Lombardia), i quali sono costituiti dagli interi archivi dei fotografi; il Fondo Milano senza confini (Paolo Gioli, Guido Guidi), il Fondo Idea di metropoli (Francesco Jodice, Roberto Marossi, Roberta Orio, Marco Signorini, Cristina Zamagni).
L’insieme dei ritratti offre al pubblico una riflessione sulle molte modalità e sull’evoluzione del ritratto fotografico nell’arco di cinquanta anni: dal ritratto di studio impostato secondo canoni classici, alla sperimentazione sul volto umano, alla collocazione della figura umana nel contesto sociale, al rapporto fra uomo e ambiente urbano.
Il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo rappresenta un modello unico, esemplare, di come dovrebbe essere una Istituzione dalle molteplici funzioni: museale, di conservazione, seminariale, didattica, etc., alle quali assolve con puntualità, ponendosi come centro propulsivo e propositivo di iniziative legate al mondo dell’arte fotografica.
Esso conserva circa un milione di fotografie (negativi e positivi), organizzate in quattordici fondi fotografici comprendenti opere di più di trecento autori italiani e stranieri che hanno contribuito a modellare i linguaggi della fotografia contemporanea. Il patrimonio del museo comprende anche una biblioteca di dodicimila volumi sulla storia e la critica della fotografia.
Il Museo di Fotografia Contemporanea è una fondazione e ha sede nella secentesca Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo-Milano. E’un progetto della Provincia di Milano e del Comune di Cinisello Balsamo, che lo hanno ufficialmente fondato nel 2005, e durante gli anni della sua costruzione ha visto la collaborazione della Regione Lombardia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Fra le mostre organizzate finora, ricordiamo: Luoghi come Paesaggi, Candida Höfer, L’estasi delle cose, la riproposta, dopo venti anni, dello storico Viaggio in Italia di Luigi Ghirri e Alterazioni. Le materie della fotografia tra analogico e digitale, in corso fino al 4 febbraio 2007.
Le iniziative consolidate sono le seguenti: il Concorso Netshot, volto a verificare lo stato dell’arte nel rapporto fra fotografia e web e il Premio Paolo Costantini, finalizzato alla promozione della riflessione teorica e la ricerca storica e storiografica sulla fotografia.
Fra i seminari ad oggi realizzati, con conseguenti pubblicazioni, citiamo quelli sulla catalogazione del materiale fotografico, sul concetto di contemporaneità della fotografia, sulle alterazioni della materia e la trasformazione dei linguaggi fotografici. Numerosi i progetti di committenza, fra cui si distingue quello ancora in corso, Salviamo la luna, proposto da Jochen Gerz, che vede la partecipazione di migliaia di cittadini pronti a manifestare la loro “identità”.
Coinvolgimento e presa di coscienza da parte di una istituzione che si vuole “pubblica” in tutti i suoi molteplici aspetti e le diverse accezioni che questo termine convoglia.
02
dicembre 2006
Dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: ritratti italiani
Dal 02 al 30 dicembre 2006
fotografia
Location
SPAZIO PARAGGI
Treviso, Via Pescatori, 23, (Treviso)
Treviso, Via Pescatori, 23, (Treviso)
Orario di apertura
dal merc. alla dom. dalle 16.00 alle 20.00
(24 dicembre chiuso)
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 18.30
Autore