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Meditazione sulla realtà
Una rassegna d’arte contemporanea che susciterà molto interesse perché come dice subito il curatore: “Questa non è una mostra sull’arte ‘realista’, come sarà immediatamente confermato da alcune delle opere esposte. Invece è una mostra che invita lo spettatore a considerare quale sia veramente la propria visione della realtà”
Comunicato stampa
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Una rassegna d'arte contemporanea che susciterà molto interesse perché come dice subito il curatore: "Questa non è una mostra sull'arte 'realista', come sarà immediatamente confermato da alcune delle opere esposte. Invece è una mostra che invita lo spettatore a considerare quale sia veramente la propria visione della realtà".
Edward Lucie-Smith, il noto critico inglese di origine jamaicana che cura la mostra, parte infatti dalla premessa che è innato l' impulso umano a riconoscere e leggere immagini figurative in segni puramente accidentali - come sapeva bene già il grande Leonardo - per dimostrare che l'idea di realtà che ognuno porta con sé, sia artista o spettatore, è comunque problema attuale e ogni volta diverso, radicandosi nell'istinto assolutamente individuale di correlare ciò che osserviamo nel mondo fisico esterno con il nostro proprio stato psicologico interiore.
Incentrata su uno dei temi più affascinanti del percorso dell'uomo, presente se pur diversamente in tutte le culture, che potremmo definire "della impossibilità di resistere al potere simbolico dell'immagine", 'Meditazione sulla Realtà' - questo il titolo della rassegna - a Mantova chiama a rispondere a questo esercizio mentale, fino al 28 gennaio prossimo, 14 artisti di provenienza internazionale. Con l'aiuto delle loro opere si potrà esplorare, nonostante le diverse tematiche affrontate e i diversi mezzi artistici impiegati, un versante della figurazione abbastanza unitario che affida soprattutto alla possibilità del racconto onirico-visionario la nostra tangenza con il mondo reale.
Ecco allora che le grandi stampe digitali ma di ambiente mitologico-arcadico di Genia Chef (Russia) si legano alla pittura degli "anacronisti" italiani Alberto Abate e Ubaldo Bartolini portati alla ribalta da Italo Mussa agli inizi degli anni Ottanta. La forza visionaria dei corpi dipinti dell'argentino londinese Ricardo Cinalli dialoga con i lavori del franco-belga Jean Rustin che negli anni Settanta abbandonò radicalmente la pittura astratta per riprendere la figurazione e trattare soprattutto il tema della solitudine; contrastando fino a un certo punto l'ironia costruttiva-decostruttiva delle sculture movibili di Bruno Chersicla che implicano l'impossibilità dell'identità intera, o la declinazione tecnologica di un'identità non sostenibile uomo VS natura del videoartista Fabrizio Plessi. Ma gli stessi lavori hanno anche 'viscosità' con il senso di inanità che pervade le scene di realismo della statunitense Katherine Doyle o con gli inquietanti "ritratti dello spirito" a base fotografica dell'inglese Marc Wayland. Da questi ultimi si passa con grande coerenza ai film animati disegnati quasi monocromi da Qiu Anxiong, del movimento cinese Chengdu, che riassembla storia e realtà in paesaggi fantastici, o alle presenze luminose e sfocate dei paesaggi galleggianti nella tecnologia avanzata di Davide Coltro, mentre le magistrali transmigrazioni digitali del greco Viktor Koen, le metamorfosi scultoree policrome dell'italiano Paolo Borghi assieme alle tele dense di passato del grande bosniaco Mersad Berber tentano di ri-raccontare il fluido riflesso dell'archetipo, quasi in una visione che non ci appartiene più per la fretta della nostra inquieta superficialità quotidiana.
ALBERTO ABATE, nato a Roma nel 1946. Insegna Storia dell'arte contemporanea alla facoltà di Architettura dell'Università di Catania e Pittura presso l'Accademia di BBAA Nike di Catania.
UBALDO BARTOLINI, nato a Montappone (AP) nel 1944. Vive a lavora tra Macerata e Roma. Dagli anni Ottanta è uno dei protagonisti del recupero della tradizione pittorica paesistica e vedutistica italiana.
MERSAD BERBER, nato in Bosnia – Erzegovina nel 1949. Nel 1984 la Tate Gallery di Londra lo espone stabilmente tra gli artisti principali di questo prestigioso museo.
PAOLO BORGHI, nato a Como nel 1942. Dal 1980 realizza sculture anche in marmo e terracotta. E’ noto per i numerosi lavori pubblici in Italia e all’estero.
GENIA CHEF, nato in Russia nel 1954, vive tra Berlino e New York. E’ fra i principali artisti della Novia Akademia, nata a S.Pietroburgo ed ispirata dalle teorie di Timur Novikov.
BRUNO CHERSICLA, nato a Trieste nel 1937. Fa parte del gruppo d'avanguardia "Raccordosei". Nel 1966, dopo una collaborazione con il Teatro Stabile di Trieste, si trasferisce a Milano, dove prosegue l'attività di scenografo al "Piccolo".
RICARDO CINALLI, nato in Argentina nel 1948, vive e lavora a Londra. E’ conosciuto per i grandi pastelli su carta velina a strati e affreschi in spazi pubblici. Fin dagli anni ’70 l’intensa attività espositiva lo vede presente in tutto il mondo.
DAVIDE COLTRO, nato a Verona nel 1967. Vive e lavora a Milano. Noto per le sue stampe lambda digitali su alluminio, dal 2004 ha iniziato ad applicare tecnologie multimediali avanzate per la realizzazione dei suoi System.
KATHERINE DOYLE, nata a San Francisco, vive e lavora nel New Hampshire. Ha studiato all’Università di Louvain in Belgio, poi all’American University di Washington.
VIKTOR KOEN, nato a Thessaloniki, Grecia, 1967. Docente alla Parsons School of Design e alla School of Visual Arts di New York.
FABRIZIO PLESSI, nato a Reggio Emilia, 1940. Nel 2002 le Scuderie del Quirinale di Roma gli dedicano ParadisoInferno, la più grande antologica di Plessi in Italia. Nel 2005 alla Biennale di Venezia realizza l’installazione Mare Verticale che emerge dall'acqua della laguna per 44 metri di altezza. Diventerà il simbolo della Biennale stessa.
JEAN RUSTIN, nato nel 1928 a Montigny-lès-Metz, in Francia. Le sue opere sono esposte in numerosi musei fra cui il British Museum di Londra, il Museo d’Arte Moderna di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam
QIU ANXIONG, nato a Sichuan, in Cina nel 1972. Noto esponente del movimento cinese Chengdu, dal 1998 studia all’Università di Kassel, in Germania nel “Frei Kunst” Department. Attualmente vive e lavora fra la Cina e Kassel.
MARC WAYLAND, nato a Brighton in Inghilterra, dopo essersi trasferito a Londra ha lavorato come sceneggiatore, art director e regista di varietà musicali. Dal 2004 espone regolarmente fra Inghilterra e Stati Uniti.
L'iniziativa nasce a cura della Galleria Planetario di Trieste da una collaborazione di Comune, Assessorato alla Cultura e Galleria Civica di Mantova.
Edward Lucie-Smith, il noto critico inglese di origine jamaicana che cura la mostra, parte infatti dalla premessa che è innato l' impulso umano a riconoscere e leggere immagini figurative in segni puramente accidentali - come sapeva bene già il grande Leonardo - per dimostrare che l'idea di realtà che ognuno porta con sé, sia artista o spettatore, è comunque problema attuale e ogni volta diverso, radicandosi nell'istinto assolutamente individuale di correlare ciò che osserviamo nel mondo fisico esterno con il nostro proprio stato psicologico interiore.
Incentrata su uno dei temi più affascinanti del percorso dell'uomo, presente se pur diversamente in tutte le culture, che potremmo definire "della impossibilità di resistere al potere simbolico dell'immagine", 'Meditazione sulla Realtà' - questo il titolo della rassegna - a Mantova chiama a rispondere a questo esercizio mentale, fino al 28 gennaio prossimo, 14 artisti di provenienza internazionale. Con l'aiuto delle loro opere si potrà esplorare, nonostante le diverse tematiche affrontate e i diversi mezzi artistici impiegati, un versante della figurazione abbastanza unitario che affida soprattutto alla possibilità del racconto onirico-visionario la nostra tangenza con il mondo reale.
Ecco allora che le grandi stampe digitali ma di ambiente mitologico-arcadico di Genia Chef (Russia) si legano alla pittura degli "anacronisti" italiani Alberto Abate e Ubaldo Bartolini portati alla ribalta da Italo Mussa agli inizi degli anni Ottanta. La forza visionaria dei corpi dipinti dell'argentino londinese Ricardo Cinalli dialoga con i lavori del franco-belga Jean Rustin che negli anni Settanta abbandonò radicalmente la pittura astratta per riprendere la figurazione e trattare soprattutto il tema della solitudine; contrastando fino a un certo punto l'ironia costruttiva-decostruttiva delle sculture movibili di Bruno Chersicla che implicano l'impossibilità dell'identità intera, o la declinazione tecnologica di un'identità non sostenibile uomo VS natura del videoartista Fabrizio Plessi. Ma gli stessi lavori hanno anche 'viscosità' con il senso di inanità che pervade le scene di realismo della statunitense Katherine Doyle o con gli inquietanti "ritratti dello spirito" a base fotografica dell'inglese Marc Wayland. Da questi ultimi si passa con grande coerenza ai film animati disegnati quasi monocromi da Qiu Anxiong, del movimento cinese Chengdu, che riassembla storia e realtà in paesaggi fantastici, o alle presenze luminose e sfocate dei paesaggi galleggianti nella tecnologia avanzata di Davide Coltro, mentre le magistrali transmigrazioni digitali del greco Viktor Koen, le metamorfosi scultoree policrome dell'italiano Paolo Borghi assieme alle tele dense di passato del grande bosniaco Mersad Berber tentano di ri-raccontare il fluido riflesso dell'archetipo, quasi in una visione che non ci appartiene più per la fretta della nostra inquieta superficialità quotidiana.
ALBERTO ABATE, nato a Roma nel 1946. Insegna Storia dell'arte contemporanea alla facoltà di Architettura dell'Università di Catania e Pittura presso l'Accademia di BBAA Nike di Catania.
UBALDO BARTOLINI, nato a Montappone (AP) nel 1944. Vive a lavora tra Macerata e Roma. Dagli anni Ottanta è uno dei protagonisti del recupero della tradizione pittorica paesistica e vedutistica italiana.
MERSAD BERBER, nato in Bosnia – Erzegovina nel 1949. Nel 1984 la Tate Gallery di Londra lo espone stabilmente tra gli artisti principali di questo prestigioso museo.
PAOLO BORGHI, nato a Como nel 1942. Dal 1980 realizza sculture anche in marmo e terracotta. E’ noto per i numerosi lavori pubblici in Italia e all’estero.
GENIA CHEF, nato in Russia nel 1954, vive tra Berlino e New York. E’ fra i principali artisti della Novia Akademia, nata a S.Pietroburgo ed ispirata dalle teorie di Timur Novikov.
BRUNO CHERSICLA, nato a Trieste nel 1937. Fa parte del gruppo d'avanguardia "Raccordosei". Nel 1966, dopo una collaborazione con il Teatro Stabile di Trieste, si trasferisce a Milano, dove prosegue l'attività di scenografo al "Piccolo".
RICARDO CINALLI, nato in Argentina nel 1948, vive e lavora a Londra. E’ conosciuto per i grandi pastelli su carta velina a strati e affreschi in spazi pubblici. Fin dagli anni ’70 l’intensa attività espositiva lo vede presente in tutto il mondo.
DAVIDE COLTRO, nato a Verona nel 1967. Vive e lavora a Milano. Noto per le sue stampe lambda digitali su alluminio, dal 2004 ha iniziato ad applicare tecnologie multimediali avanzate per la realizzazione dei suoi System.
KATHERINE DOYLE, nata a San Francisco, vive e lavora nel New Hampshire. Ha studiato all’Università di Louvain in Belgio, poi all’American University di Washington.
VIKTOR KOEN, nato a Thessaloniki, Grecia, 1967. Docente alla Parsons School of Design e alla School of Visual Arts di New York.
FABRIZIO PLESSI, nato a Reggio Emilia, 1940. Nel 2002 le Scuderie del Quirinale di Roma gli dedicano ParadisoInferno, la più grande antologica di Plessi in Italia. Nel 2005 alla Biennale di Venezia realizza l’installazione Mare Verticale che emerge dall'acqua della laguna per 44 metri di altezza. Diventerà il simbolo della Biennale stessa.
JEAN RUSTIN, nato nel 1928 a Montigny-lès-Metz, in Francia. Le sue opere sono esposte in numerosi musei fra cui il British Museum di Londra, il Museo d’Arte Moderna di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam
QIU ANXIONG, nato a Sichuan, in Cina nel 1972. Noto esponente del movimento cinese Chengdu, dal 1998 studia all’Università di Kassel, in Germania nel “Frei Kunst” Department. Attualmente vive e lavora fra la Cina e Kassel.
MARC WAYLAND, nato a Brighton in Inghilterra, dopo essersi trasferito a Londra ha lavorato come sceneggiatore, art director e regista di varietà musicali. Dal 2004 espone regolarmente fra Inghilterra e Stati Uniti.
L'iniziativa nasce a cura della Galleria Planetario di Trieste da una collaborazione di Comune, Assessorato alla Cultura e Galleria Civica di Mantova.
16
dicembre 2006
Meditazione sulla realtà
Dal 16 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA RAGIONE
Mantova, Piazza Erbe, (Mantova)
Mantova, Piazza Erbe, (Mantova)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.00-13.00 16.00-19.00; lunedì chiuso
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 18-20
Autore
Curatore