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Annottarsi #3 – All’insegna del sogno
terza mostra della rassegna
Comunicato stampa
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Verrà inaugurata martedi 28 novembre 2006, alle 19.00, presso Il Pane e le Rose Spazio arte in Via Lorenzo Ghiberti, 29 nel Rione Testaccio, a Roma, la terza mostra che chiude la rassegna ANNOTTARSI.
Nella presentazione Carlo Fabrizio Carli evidenzia che: […] il terzo gruppo può aprirsi, seguendo sempre la cadenza alfabetica, con le singolari composizioni, fortemente rilevate e matericamente connotate, di Gilberto di Stazio, che opera utilizzando cordami di canapa, discerpati e combusti. Biagio Iadarola si ispira alla cultura contadina dl Mezzogiorno, sia operando sul mezzo ceramico che ottenendo misteriose impronte calcografiche da elementi di antichi utensili ormai abbandonati. Michele Melotta è invece propriamente scultore, legato alla tradizione della scultura anche dall'impiego del materiale nobile per antonomasia dell'esperienza plastica, il bronzo, e intento in un problematico recupero della figura umana. La presenza della fotografia è assicurata da due personalità di sicuro interesse: il teramano Fabrizio Sclocchini, capace di interpretare con straordinaria intensità sentimenti di cristiana e umana pietas, soprattutto per le vittime di antiche, silenziose tragedie: gli orfani nei brefotrofi, i malati di mente, gli ospiti dei sanatori. Aldo Vitturini, che si serve invece di immagini rigorosamente in bianco/nero, ci restituisce inquadrature di grande suggestione di margini metropolitani della città contemporanea, specie attivando il contrasto tra l'antico e il moderno.Carlo Fabrizio Carli nella presentazione sottolinea che: “E' sempre da salutare con calore la nascita di una nuova galleria d'arte, soprattutto quando - com'è appunto nel nostro caso - non si tratta di un'iniziativa strettamente e neppure prioritariamente commerciale, ma esito di una volontà di aggregazione, espressa da un gruppo di artisti. […]
La galleria ha sede nel quartiere di Testaccio, primo insediamento industriale di Roma capitale, oggi assurto, unitamente a San Lorenzo, nel novero dei luoghi preferiti in città dall'arte e dagli artisti. Il titolo "Il pane e le rose" evoca subito reminiscenze postsessantottesche (le omonime rivista e collana editoriale), titolo che credo però sia stato assunto dai promotori piuttosto per la felice allusione alla dimensione estetica, giusto all'intersezione tra le istanze dell'utilità e della gratuità, del funzionale e del bello, del necessario e del superfluo.
Uno spazio espositivo non di tendenza, ma aperto ad istanze e a linguaggi anche fortemente differenziati: eloquentemente per la sua inaugurazione è stato prescelto un evento suddiviso in tre momenti, un vero proprio trittico espositivo, uno dedicato alla pittura d'immagine, il secondo alla pittura aniconica, l'ultimo alla scultura (o comunque ad una espressività dal marcato materismo) e alla fotografia: in ciascuna sezione figurano cinque artisti, ciascuno presente con due opere. […]
Con questa rassegna l’AssociazioneArticoloNove inaugura la nuova galleria Il Pane e le Rose Spazio Arte.
“Con la creazione di uno spazio espositivo nuovo ed originale a Testaccio intendiamo intensificare - spiega la presidente dell’associazione, Simonetta Sorci - il nostro impegno per essere sempre più vicini al territorio, cercando di percepirne gli umori, le mutazioni e al tempo stesso stimolare altre realtà.
Pensiamo alla Galleria Il Pane e le Rose come “un'opera aperta”, disposta a recepire e sollecitare un ventaglio di linguaggi artistici e i relativi piani di comunicazione, cosicché da ogni proposta, possano scaturire itinerari decifrabili, anche se non esaustivi, del pensiero e del lavoro di artisti che operano attivamente e che desiderano confrontarsi in uno spazio, non solo espositivo, nel cuore di Roma.”
“ANNOTTARSI”, storico titolo di una mostra di Alberto Burri, vuole essere un omaggio al maestro e al tempo stesso un inizio ben augurante per uno spazio con vocazione serale. La rassegna si articola in tre mostre consecutive, a cura di Carlo Fabrizio Carli e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro Storico.
La serie di esposizioni, spaziando tra diversi linguaggi e tecniche, permette di riunire i lavori di 15 artisti; personalità di varia formazione e sensibilità che ci offrono l’opportunità di una significativa visione del panorama artistico contemporaneo.
Nella presentazione Carlo Fabrizio Carli evidenzia che: […] il terzo gruppo può aprirsi, seguendo sempre la cadenza alfabetica, con le singolari composizioni, fortemente rilevate e matericamente connotate, di Gilberto di Stazio, che opera utilizzando cordami di canapa, discerpati e combusti. Biagio Iadarola si ispira alla cultura contadina dl Mezzogiorno, sia operando sul mezzo ceramico che ottenendo misteriose impronte calcografiche da elementi di antichi utensili ormai abbandonati. Michele Melotta è invece propriamente scultore, legato alla tradizione della scultura anche dall'impiego del materiale nobile per antonomasia dell'esperienza plastica, il bronzo, e intento in un problematico recupero della figura umana. La presenza della fotografia è assicurata da due personalità di sicuro interesse: il teramano Fabrizio Sclocchini, capace di interpretare con straordinaria intensità sentimenti di cristiana e umana pietas, soprattutto per le vittime di antiche, silenziose tragedie: gli orfani nei brefotrofi, i malati di mente, gli ospiti dei sanatori. Aldo Vitturini, che si serve invece di immagini rigorosamente in bianco/nero, ci restituisce inquadrature di grande suggestione di margini metropolitani della città contemporanea, specie attivando il contrasto tra l'antico e il moderno.Carlo Fabrizio Carli nella presentazione sottolinea che: “E' sempre da salutare con calore la nascita di una nuova galleria d'arte, soprattutto quando - com'è appunto nel nostro caso - non si tratta di un'iniziativa strettamente e neppure prioritariamente commerciale, ma esito di una volontà di aggregazione, espressa da un gruppo di artisti. […]
La galleria ha sede nel quartiere di Testaccio, primo insediamento industriale di Roma capitale, oggi assurto, unitamente a San Lorenzo, nel novero dei luoghi preferiti in città dall'arte e dagli artisti. Il titolo "Il pane e le rose" evoca subito reminiscenze postsessantottesche (le omonime rivista e collana editoriale), titolo che credo però sia stato assunto dai promotori piuttosto per la felice allusione alla dimensione estetica, giusto all'intersezione tra le istanze dell'utilità e della gratuità, del funzionale e del bello, del necessario e del superfluo.
Uno spazio espositivo non di tendenza, ma aperto ad istanze e a linguaggi anche fortemente differenziati: eloquentemente per la sua inaugurazione è stato prescelto un evento suddiviso in tre momenti, un vero proprio trittico espositivo, uno dedicato alla pittura d'immagine, il secondo alla pittura aniconica, l'ultimo alla scultura (o comunque ad una espressività dal marcato materismo) e alla fotografia: in ciascuna sezione figurano cinque artisti, ciascuno presente con due opere. […]
Con questa rassegna l’AssociazioneArticoloNove inaugura la nuova galleria Il Pane e le Rose Spazio Arte.
“Con la creazione di uno spazio espositivo nuovo ed originale a Testaccio intendiamo intensificare - spiega la presidente dell’associazione, Simonetta Sorci - il nostro impegno per essere sempre più vicini al territorio, cercando di percepirne gli umori, le mutazioni e al tempo stesso stimolare altre realtà.
Pensiamo alla Galleria Il Pane e le Rose come “un'opera aperta”, disposta a recepire e sollecitare un ventaglio di linguaggi artistici e i relativi piani di comunicazione, cosicché da ogni proposta, possano scaturire itinerari decifrabili, anche se non esaustivi, del pensiero e del lavoro di artisti che operano attivamente e che desiderano confrontarsi in uno spazio, non solo espositivo, nel cuore di Roma.”
“ANNOTTARSI”, storico titolo di una mostra di Alberto Burri, vuole essere un omaggio al maestro e al tempo stesso un inizio ben augurante per uno spazio con vocazione serale. La rassegna si articola in tre mostre consecutive, a cura di Carlo Fabrizio Carli e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro Storico.
La serie di esposizioni, spaziando tra diversi linguaggi e tecniche, permette di riunire i lavori di 15 artisti; personalità di varia formazione e sensibilità che ci offrono l’opportunità di una significativa visione del panorama artistico contemporaneo.
28
novembre 2006
Annottarsi #3 – All’insegna del sogno
Dal 28 novembre al 03 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
IL PANE & LE ROSE SPAZIO ARTE
Roma, Via Lorenzo Ghiberti, 19, (Roma)
Roma, Via Lorenzo Ghiberti, 19, (Roma)
Orario di apertura
20.00-23.00 (dal martedì alla domenica)
Vernissage
28 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore