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Arcipelaghi
Aspetti dell’arte del Novecento nelle collezioni dei falconaresi
Comunicato stampa
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Viene presentata, attraverso una ponderata scelta di opere, tra le più significative collezioni d’arte dei falconaresi, una panoramica, per quanto possibile esaustiva, dell‘arte italiana ed internazionale del Novecento.
E’, questa, per Falconara M. ed il territorio, un’iniziativa ambiziosa ed inedita e s'inquadra in quel genere di mostre non sempre praticato se non relativamente a grandi collezioni d'importanza internazionale spesso già musealizzate, ma che costituiscono da sempre una tra le principali fonti di riconoscibilità, conoscenza e studio degli aspetti e degli elementi più significativi della storia dell'arte: in questo caso l'arte contemporanea del Novecento, ancora tanto bisognosa di una corretta veicolazione per la maggior parte del pubblico e dei possibili fruitori.
L’obiettivo dell’iniziativa è particolarmente rivolto alla diffusione dell’arte del ‘900, analizzata e presentata per contribuire a realizzare, anche in una provincia come quella di Ancona, operazioni culturali di grande valore a beneficio del mondo dell’arte e, in funzione pedagogica, come risposta per quanti chiedono di affacciarsi a fruire di importanti occasioni di incontro e confronto con l’arte contemporanea.
La mostra costituisce uno spaccato sull'arte contemporanea particolarmente interessante perché visto nell’ottica che scaturisce dalle proprietà di una serie di piccoli collezionisti della provincia italiana, per la particolarità delle loro scelte e dei loro interessi in campo artistico sia relativamente agli autori che alle opere. L’opera di questi artisti, oramai diventata patrimonio culturale della società italiana e internazionale, si viene quindi non tanto a celebrare, quanto ad essere considerata come una occasione di studio e di confronto sia in termini di riconoscibilità che di rielaborazione culturale. La mostra viene a costituire come una tappa importante nel panorama storiografico contemporaneo secondo un momento di verifica che diventa allo stesso tempo di indubbia valenza propositiva.
Pertanto, in questo così tanto particolare spaccato sull'arte contemporanea, con la sua caratteristica di essere circoscritto ad una serie di “piccoli collezionisti” della provincia italiana, è riconoscibile, in maniera trasversale (nella peculiarità delle scelte e nel contesto privato e intimo per l’interesse verso alcuni artisti o per certe opere), quell’aspetto dell’affettività e della sensibilità che svela il lato più nascosto delle modalità del collezionismo, secondo una suggestiva ipotesi avanzata da Silvia Cuppini: quello legato alla meno frequentata ipotesi che non sia, tanto, il collezionista a scegliere l’opera, quanto questa, che “sceglie” colui che se ne “innamora”.
La mostra, che presenta opere pittoriche, grafica, incisione e fotografia, parte da autori a cavallo tra Otto e Novecento come Fattori e Renoir e percorre storicamente il XX secolo iniziando con opere di De Pisis e Picasso, per giungere, attraverso varie strade, ai tanti aspetti tecnici e poetici dei significativi movimenti del primo e del secondo Novecento: sono infatti presenti, tra le altre, toccando i modi dal figurativo all’astratto o degli stessi generi della pittura del Novecento, opere di artisti come Carla Accardi, Bartolini, Biggi, Boetti, Bonalumi, Castellani, Carrà, Chia, Cintoli, Dorazio, Gentilini, Giacomelli, Guccione, Klinger, Carlo Levi, Magnelli, Marino Marini, Mastrioianni, Melotti, Mirò, Morlotti, Omiccioli, Paolini, Paladino, Pascali, Perilli, Radice, Scanavino, Semeghini, Schifano, Sironi, Tamburi Tozzi, Veronesi, fino agli artisti del gruppo Cobra.
La mostra è articolata tra la Galleria Artemisia Arte Contemporanea, in cui viene presentata la corrispondente collezione di opere di Claudio Cintoli, e la Sala delle Arti del Comune di Falconara M., dove sono esposti tutti gli altri autori, con la pubblicazione di un catalogo con testi critici e schede, arricchito dalla documentazione di tutte le opere esposte.
L’allestimento della mostra, nella scelta e presentazione delle opere, è organizzato secondo un percorso filologico attendibile e direttamente fruibile che diventa storicamente e didatticamente esemplificativo della conoscenza e della riconoscibilità degli artisti e della loro opera. In evidenza anche la caratterizzazione territoriale e cittadina dei collezionisti e della città di Falconara M. presentata con particolari accorgimenti scenografici e decorativi nell’allestimento della Sala delle Arti di via Cavour.
Segreteria e all’allestimento: Associazione Artemisia e Comune di Falconara M.; Catalogo: coordinamento Stefano Tonti, testi di Roberto Cresti, Silvia Cuppini, Antonio Farchione e Stefano Tonti. Il Catalogo è pubblicato nella specifica collana delle Edizioni Artemisia con distribuzione editoriale nelle librerie.
L’iniziativa gode della compartecipazione della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Falconara M. Hanno collaborato: Banca Marche, Circolo Marinaro dell’Adriatico, Sapori Mediterranei.
E’, questa, per Falconara M. ed il territorio, un’iniziativa ambiziosa ed inedita e s'inquadra in quel genere di mostre non sempre praticato se non relativamente a grandi collezioni d'importanza internazionale spesso già musealizzate, ma che costituiscono da sempre una tra le principali fonti di riconoscibilità, conoscenza e studio degli aspetti e degli elementi più significativi della storia dell'arte: in questo caso l'arte contemporanea del Novecento, ancora tanto bisognosa di una corretta veicolazione per la maggior parte del pubblico e dei possibili fruitori.
L’obiettivo dell’iniziativa è particolarmente rivolto alla diffusione dell’arte del ‘900, analizzata e presentata per contribuire a realizzare, anche in una provincia come quella di Ancona, operazioni culturali di grande valore a beneficio del mondo dell’arte e, in funzione pedagogica, come risposta per quanti chiedono di affacciarsi a fruire di importanti occasioni di incontro e confronto con l’arte contemporanea.
La mostra costituisce uno spaccato sull'arte contemporanea particolarmente interessante perché visto nell’ottica che scaturisce dalle proprietà di una serie di piccoli collezionisti della provincia italiana, per la particolarità delle loro scelte e dei loro interessi in campo artistico sia relativamente agli autori che alle opere. L’opera di questi artisti, oramai diventata patrimonio culturale della società italiana e internazionale, si viene quindi non tanto a celebrare, quanto ad essere considerata come una occasione di studio e di confronto sia in termini di riconoscibilità che di rielaborazione culturale. La mostra viene a costituire come una tappa importante nel panorama storiografico contemporaneo secondo un momento di verifica che diventa allo stesso tempo di indubbia valenza propositiva.
Pertanto, in questo così tanto particolare spaccato sull'arte contemporanea, con la sua caratteristica di essere circoscritto ad una serie di “piccoli collezionisti” della provincia italiana, è riconoscibile, in maniera trasversale (nella peculiarità delle scelte e nel contesto privato e intimo per l’interesse verso alcuni artisti o per certe opere), quell’aspetto dell’affettività e della sensibilità che svela il lato più nascosto delle modalità del collezionismo, secondo una suggestiva ipotesi avanzata da Silvia Cuppini: quello legato alla meno frequentata ipotesi che non sia, tanto, il collezionista a scegliere l’opera, quanto questa, che “sceglie” colui che se ne “innamora”.
La mostra, che presenta opere pittoriche, grafica, incisione e fotografia, parte da autori a cavallo tra Otto e Novecento come Fattori e Renoir e percorre storicamente il XX secolo iniziando con opere di De Pisis e Picasso, per giungere, attraverso varie strade, ai tanti aspetti tecnici e poetici dei significativi movimenti del primo e del secondo Novecento: sono infatti presenti, tra le altre, toccando i modi dal figurativo all’astratto o degli stessi generi della pittura del Novecento, opere di artisti come Carla Accardi, Bartolini, Biggi, Boetti, Bonalumi, Castellani, Carrà, Chia, Cintoli, Dorazio, Gentilini, Giacomelli, Guccione, Klinger, Carlo Levi, Magnelli, Marino Marini, Mastrioianni, Melotti, Mirò, Morlotti, Omiccioli, Paolini, Paladino, Pascali, Perilli, Radice, Scanavino, Semeghini, Schifano, Sironi, Tamburi Tozzi, Veronesi, fino agli artisti del gruppo Cobra.
La mostra è articolata tra la Galleria Artemisia Arte Contemporanea, in cui viene presentata la corrispondente collezione di opere di Claudio Cintoli, e la Sala delle Arti del Comune di Falconara M., dove sono esposti tutti gli altri autori, con la pubblicazione di un catalogo con testi critici e schede, arricchito dalla documentazione di tutte le opere esposte.
L’allestimento della mostra, nella scelta e presentazione delle opere, è organizzato secondo un percorso filologico attendibile e direttamente fruibile che diventa storicamente e didatticamente esemplificativo della conoscenza e della riconoscibilità degli artisti e della loro opera. In evidenza anche la caratterizzazione territoriale e cittadina dei collezionisti e della città di Falconara M. presentata con particolari accorgimenti scenografici e decorativi nell’allestimento della Sala delle Arti di via Cavour.
Segreteria e all’allestimento: Associazione Artemisia e Comune di Falconara M.; Catalogo: coordinamento Stefano Tonti, testi di Roberto Cresti, Silvia Cuppini, Antonio Farchione e Stefano Tonti. Il Catalogo è pubblicato nella specifica collana delle Edizioni Artemisia con distribuzione editoriale nelle librerie.
L’iniziativa gode della compartecipazione della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Falconara M. Hanno collaborato: Banca Marche, Circolo Marinaro dell’Adriatico, Sapori Mediterranei.
28
ottobre 2006
Arcipelaghi
Dal 28 ottobre al 25 novembre 2006
arte moderna e contemporanea
Location
SALA DELLE ARTI
Falconara Marittima, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, (Ancona)
Falconara Marittima, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, (Ancona)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 19,30
domenica pomeriggio e lunedì chiuso
Vernissage
28 Ottobre 2006, ore 17.30
Autore
Curatore