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Pino Lauria – Arketipos
personale
Comunicato stampa
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Sabato 21 ottobre 2006 alle ore 19’00 presso lo spazio RA comunicazionetotale (coordinamento di Paolo De Santoli) a Terlizzi (Bari) Via P. Fiore 35, si inaugura la mostra “ARKETIPOS” dell’artista lucano Pino Lauria, con interventi artistici di Claudio Vino e Nicola Liberatore
L’esposizione rimarrà aperta fino al 23 novembre 2006, tutti i giorni, tranne i festivi, dalle ore 19 alle 22 .
Su appuntamento: prenotare contattando cell. 338.76.74.491.
da un testo di Franco Palumbo:
“Si avverte nei lavori di Pino Lauria una sorta di lotta tesa alla ricerca di un concreto linguaggio espressivo: una vocazione che si consolida nella conoscenza dei materiali. Alcune volte trova, nell’irrealtà della composizione, la formula per meglio concepire un’idea; una poesia immaginativa, che esalta e conduce al compimento del reale. La realizzazione della sua arte esprime la convivenza con l’intimo, in un rapporto emozionale che non colora la luce, perché luce esiste nel momento in cui concepisce l’opera. Il suo è un rapporto mistico: nel cielo nerofumo un’ala diventa luna e gli trafigge con il colore un cuore di latta, divenuto voto, il suo fare arte è un vero conflitto materico: è come voler tramandare l’anima di un essere vivente attraverso la pelle animale, imprimendo un sogno nel riflesso del rame sbalzato.
Il modo di fare arte di Lauria è un po’ come intraprendere un viaggio nell’inconscio, ignorando gli stilemi per poi approdare alla purificazione del pensiero.”
da un testo di Rino Cardone:
“Continuando ancor più la nostra carrellata dentro le diverse espressioni del sacro che sollecitano oggi, la fantasia di Pino Lauria, come non citare (guardando con dovuta attenzione le sue più recenti opere, performance ed installazioni) le asiatiche Stupa di Pietra che nella loro forma primigenia, d’immensi reliquiari a cielo aperto, descrivono l’umano risveglio dell’individuo dal “vuoto universale”.
E ad esse seguono pure (con eguale rigore ieratico e trascendentale) le fragili sculture di burro di yak dei monaci di Lhasa, i Sandpainting (ovvero sia i disegni di terra destinati a scomparire col vento) dei nativi del sud della California, le calligrafie craniche dell’arte musiva islamica e le danze del sole che le tribù dei Sioux e dei Crow tributano ancora oggi a Wakan Tanka, al Grande Spirito (che governa sia il regno sottile dell’anima e sia la realtà evanescente della materia). Pino Lauria si muove in ogni caso, in un ambito parallelo a questo, in una dimensione cioè un po’ meno a/temporale e più vicina per certi versi, sia agli ex voto e sia alla struttura geometrica delle Stupa orientali.”
L’esposizione rimarrà aperta fino al 23 novembre 2006, tutti i giorni, tranne i festivi, dalle ore 19 alle 22 .
Su appuntamento: prenotare contattando cell. 338.76.74.491.
da un testo di Franco Palumbo:
“Si avverte nei lavori di Pino Lauria una sorta di lotta tesa alla ricerca di un concreto linguaggio espressivo: una vocazione che si consolida nella conoscenza dei materiali. Alcune volte trova, nell’irrealtà della composizione, la formula per meglio concepire un’idea; una poesia immaginativa, che esalta e conduce al compimento del reale. La realizzazione della sua arte esprime la convivenza con l’intimo, in un rapporto emozionale che non colora la luce, perché luce esiste nel momento in cui concepisce l’opera. Il suo è un rapporto mistico: nel cielo nerofumo un’ala diventa luna e gli trafigge con il colore un cuore di latta, divenuto voto, il suo fare arte è un vero conflitto materico: è come voler tramandare l’anima di un essere vivente attraverso la pelle animale, imprimendo un sogno nel riflesso del rame sbalzato.
Il modo di fare arte di Lauria è un po’ come intraprendere un viaggio nell’inconscio, ignorando gli stilemi per poi approdare alla purificazione del pensiero.”
da un testo di Rino Cardone:
“Continuando ancor più la nostra carrellata dentro le diverse espressioni del sacro che sollecitano oggi, la fantasia di Pino Lauria, come non citare (guardando con dovuta attenzione le sue più recenti opere, performance ed installazioni) le asiatiche Stupa di Pietra che nella loro forma primigenia, d’immensi reliquiari a cielo aperto, descrivono l’umano risveglio dell’individuo dal “vuoto universale”.
E ad esse seguono pure (con eguale rigore ieratico e trascendentale) le fragili sculture di burro di yak dei monaci di Lhasa, i Sandpainting (ovvero sia i disegni di terra destinati a scomparire col vento) dei nativi del sud della California, le calligrafie craniche dell’arte musiva islamica e le danze del sole che le tribù dei Sioux e dei Crow tributano ancora oggi a Wakan Tanka, al Grande Spirito (che governa sia il regno sottile dell’anima e sia la realtà evanescente della materia). Pino Lauria si muove in ogni caso, in un ambito parallelo a questo, in una dimensione cioè un po’ meno a/temporale e più vicina per certi versi, sia agli ex voto e sia alla struttura geometrica delle Stupa orientali.”
21
ottobre 2006
Pino Lauria – Arketipos
Dal 21 ottobre al 23 novembre 2006
arte contemporanea
Location
RA CONTEMPORARY ART
Terlizzi, Via Pasquale Fiore, 35, (Bari)
Terlizzi, Via Pasquale Fiore, 35, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni, tranne i festivi, dalle ore 19 alle 22
Su appuntamento: prenotare contattando cell. 338.76.74.491
Vernissage
21 Ottobre 2006, ore 19
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