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Luciano Lattanzi – Tra significato e significanti
Luciano Lattanzi rappresenta un caso unico e esemplare nella storia moderna dell’arte occidentale. Con la sua pittura anticipa le questioni e le modalità di produzione estetiche che stavano per irrompere con l’avvento delle nuove tecnologie elettroniche
Comunicato stampa
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“Noi non siamo esseri unici, irripetibili
come il lato presuntuoso sosterrebbe,
ma ridimensionamenti d’un’eguale dimensione”
Luciano Lattanzi
Si inaugura sabato 21 ottobre alle ore 18.30 la mostra “LUCIANO LATTANZI Tra significato e significanti” a cura di Mario Costa, organizzata dall’associazione Caleidoscopio in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e il patrocinio del Comune di Carrara. La mostra sarà ospitata fino al 12 novembre nei bellissimi spazi della Chiesa del Suffragio di Carrara, costruita alla fine del 1600 e recentemente restaurata per essere utilizzata come sede di mostre e concerti.
La Chiesa, nel suggestivo effetto scenografico dei suoi interni barocchi, accoglie quindici grandi tele dell’artista, della dimensione di circa due metri per tre metri, oltre ad alcuni lavori grafici e una parte delle sue sculture. Le opere esposte nella mostra rappresentano una interessante testimonianza dell’arte di Lattanzi attraverso i tre periodi che caratterizzano le fasi del suo lavoro: semantico, ornamentale, schematismo.
Lattanzi, artista ma anche teorico della pittura, è nato a Carrara, nel 1925; molto apprezzato in ambito nazionale ed internazionale, ha vissuto quasi sempre fuori Toscana, dividendosi fra Minnesota, Parigi, Berlino, Milano e Londra. È proprio a Londra, nel 1957 che pubblica il Manifesto della Pittura Semantica e con le sue teorie getta scompiglio nel campo della critica d’arte difendendo l’espressione comunicativa dei segni.
Luciano Lattanzi rappresenta un caso unico e esemplare nella storia moderna dell’arte occidentale. Con la sua pittura anticipa le questioni e le modalità di produzione estetiche che stavano per irrompere con l’avvento delle nuove tecnologie elettroniche.
Con una formazione culturale internazionale, maturata fra confronti, diverse sperimentazioni e audaci iniziative, l’inquieto artista carrarese fa parte di quella schiera di maestri che faticosamente, ma con forza, riescono ad affermare l’autenticità e la validità della loro pittura; una pittura che vuole raggiungere le sfere dell’arte attraverso l’uso di elementi strutturali anonimi ma significanti perché scaturiti dal mondo primigenio degli archetipi. Ed è pittura, e non concetto o materiale; non happening o comportamento. Una pittura con una antica carica di emozioni, costituita da elementi significanti in un legame ininterrotto con l’espressività dell’arte dei primordi. Una pittura che si avvale di un bagaglio di segni che, per la loro primarietà, appartengono allo stesso patrimonio anonimo - collettivo, da cui hanno avuto origine gli alfabeti e le scritture.
Lattanzi vive il suo periodo artistico fra U.S.A., Milano, Parigi lasciando ampie testimonianze in collezioni sia private che museali. Attualmente risiede in Carrara.
La mostra sarà documentata da un catalogo di circa 160 pagine su cui saranno riprodotte le immagini delle opere in esposizione e con vari contributi critici e documentazioni testimoniali, fra le quali compaiono quelle di Argan, Dorfles, Garroni.
come il lato presuntuoso sosterrebbe,
ma ridimensionamenti d’un’eguale dimensione”
Luciano Lattanzi
Si inaugura sabato 21 ottobre alle ore 18.30 la mostra “LUCIANO LATTANZI Tra significato e significanti” a cura di Mario Costa, organizzata dall’associazione Caleidoscopio in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e il patrocinio del Comune di Carrara. La mostra sarà ospitata fino al 12 novembre nei bellissimi spazi della Chiesa del Suffragio di Carrara, costruita alla fine del 1600 e recentemente restaurata per essere utilizzata come sede di mostre e concerti.
La Chiesa, nel suggestivo effetto scenografico dei suoi interni barocchi, accoglie quindici grandi tele dell’artista, della dimensione di circa due metri per tre metri, oltre ad alcuni lavori grafici e una parte delle sue sculture. Le opere esposte nella mostra rappresentano una interessante testimonianza dell’arte di Lattanzi attraverso i tre periodi che caratterizzano le fasi del suo lavoro: semantico, ornamentale, schematismo.
Lattanzi, artista ma anche teorico della pittura, è nato a Carrara, nel 1925; molto apprezzato in ambito nazionale ed internazionale, ha vissuto quasi sempre fuori Toscana, dividendosi fra Minnesota, Parigi, Berlino, Milano e Londra. È proprio a Londra, nel 1957 che pubblica il Manifesto della Pittura Semantica e con le sue teorie getta scompiglio nel campo della critica d’arte difendendo l’espressione comunicativa dei segni.
Luciano Lattanzi rappresenta un caso unico e esemplare nella storia moderna dell’arte occidentale. Con la sua pittura anticipa le questioni e le modalità di produzione estetiche che stavano per irrompere con l’avvento delle nuove tecnologie elettroniche.
Con una formazione culturale internazionale, maturata fra confronti, diverse sperimentazioni e audaci iniziative, l’inquieto artista carrarese fa parte di quella schiera di maestri che faticosamente, ma con forza, riescono ad affermare l’autenticità e la validità della loro pittura; una pittura che vuole raggiungere le sfere dell’arte attraverso l’uso di elementi strutturali anonimi ma significanti perché scaturiti dal mondo primigenio degli archetipi. Ed è pittura, e non concetto o materiale; non happening o comportamento. Una pittura con una antica carica di emozioni, costituita da elementi significanti in un legame ininterrotto con l’espressività dell’arte dei primordi. Una pittura che si avvale di un bagaglio di segni che, per la loro primarietà, appartengono allo stesso patrimonio anonimo - collettivo, da cui hanno avuto origine gli alfabeti e le scritture.
Lattanzi vive il suo periodo artistico fra U.S.A., Milano, Parigi lasciando ampie testimonianze in collezioni sia private che museali. Attualmente risiede in Carrara.
La mostra sarà documentata da un catalogo di circa 160 pagine su cui saranno riprodotte le immagini delle opere in esposizione e con vari contributi critici e documentazioni testimoniali, fra le quali compaiono quelle di Argan, Dorfles, Garroni.
21
ottobre 2006
Luciano Lattanzi – Tra significato e significanti
Dal 21 ottobre al 12 novembre 2006
arte contemporanea
Location
CHIESA DEL SUFFRAGIO
Carrara, Via Plebiscito, (Massa-carrara)
Carrara, Via Plebiscito, (Massa-carrara)
Orario di apertura
10-12/16-19,30 Chiusa il lunedì
Vernissage
21 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore
Curatore