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10. Mostra Internazionale di Architettura – Architetti e Ingegneri investono sul futuro con la Biennale
Un appello agli urbanisti, agli architetti e agli ingegneri, in altre parole a chi progetta la città attraverso il suo lavoro quotidiano, perché partecipino alla diffusione di una cultura in grado di creare centri urbani più vivibili, democratici e compatibili con l’ambiente
Comunicato stampa
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Un appello agli urbanisti, agli architetti e agli ingegneri, in altre parole a chi progetta la città attraverso il suo lavoro quotidiano, perché partecipino alla diffusione di una cultura in grado di creare centri urbani più vivibili, democratici e compatibili con l’ambiente.
Questo l’obiettivo del convegno “Ingegneri e architetti nel progetto della città futura”, che si svolge il 20 ottobre 2006 a Venezia, nel prestigioso spazio del Teatro dell’Arsenale. Il convegno, curato da Leonardo Fiori, si sviluppa lungo l’arco di una giornata, e mette a confronto durante la mattinata le relazioni di autorevoli esponenti della professione, della categoria, dell’università, della politica e delle associazioni. Segue nel pomeriggio una tavola rotonda coordinata dal critico d’arte Philippe Daverio.
Tema centrale del convegno è il ruolo che l’architetto e l’ingegnere assumeranno nel governare le interazioni tra architettura e società nel terzo millennio. Le grandi trasformazioni sociali, e il progressivo inurbamento della popolazione mondiale, incidono sugli interventi architettonici così come l’architettura può a sua volta trasformare il modo di vivere nelle metropoli.
Nelle politiche urbane delle città del futuro gli ingegneri e gli architetti sono chiamati ad assumersi il compito di lavorare insieme agli abitanti del territorio per operare le scelte migliori di intervento sull’ambiente urbano, non solo da un punto di vista estetico, ma anche sotto il profilo della qualità della vita e del benessere sociale.
Un impegno che non coinvolge tanto i grandi interventi di eccellenza - isole nella città - quanto l’insieme del tessuto urbano rappresentato anche da opere minori, che nel caso italiano fanno capo a 130 mila liberi professionisti iscritti a Inarcassa.
Segno di questo impegno è la stessa politica di investimento immobiliare portata avanti da Inarcassa, con l’acquisto di immobili di pregio situati nei centri storici, e la loro ristrutturazione mirata a restituire alle città l’aspetto e la funzione degli edifici originari. E’ il caso di palazzo Giovannelli a Venezia, o dei due edifici costruiti negli anni ’40 da Asnago e Vender a Milano, di fronte alla Torre Velasca, che rappresentano alcune tra le più tipiche testimonianze di architettura razionalista.
Il convegno si propone anche di indagare le contraddizioni che coinvolgono oggi molta parte dell’architettura, sempre più spesso portata a rispondere ai dettami commerciali dell’immagine, della velocità di realizzazione e del profitto, a scapito della qualità architettonica e del ruolo della progettazione nei processi di sviluppo e riqualificazione dell’ambiente urbano.
A questo tema si aggancia anche quello dei giovani come grande risorsa, che sarà approfondito sia sul versante delle carenze della formazione universitaria italiana, che su quello delle difficoltà di inserimento professionale e di ottenere incarichi di prestigio.
Infine, sarà affrontata una delle problematiche sempre più sentita come priorità: la salvaguardia, la valorizzazione, e il recupero dell’ambiente e del paesaggio, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Inarcassa partecipa in qualità di main partner alla 10. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia perché è convinta che occorre far crescere la professione di architetto e ingegnere non solo a suon di riforme economiche, pur necessarie, ma anche dando spazio alla cultura, alle idee dei giovani, al ruolo della progettazione come strumento per migliorare la qualità della vita urbana e il benessere sociale degli abitanti delle città.
“Fare assistenza e previdenza per i nostri iscritti non vuol dire solo offrire loro la garanzia economica di fare fronte alle necessità future e ai momenti di difficoltà, ma anche promuovere la professione ai più significativi livelli culturali e artistici”, sottolinea Paola Muratorio, presidente di Inarcassa.
Previdenza non significa, allora, solo salvaguardare i conti della Cassa nel lungo periodo per mettere al sicuro le pensioni dei giovani, chiedere con fermezza le riforme economiche in grado di innovare i nostri settori produttivi e svecchiare il sistema universitario, reclamare una disciplina dell’architettura e dell’urbanistica che rimettano al centro la progettazione e riformino i concorsi in modo da dare ai giovani una speranza di inserirsi stabilmente nella professione. Significa anche dare spazio alle idee, ai saperi, ai progetti più innovativi che arrivano dall’Italia e dall’Europa, per dare ai professionisti una visione di più ampio respiro della loro attività.
Al convegno intervengono Raffaele Sirica e Sergio Polese, presidenti dei consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri, Mario Bellini, architetto, Mario Botta, architetto, Manfredi Catella, Hines Italia, Francesco Dal Co, storico dell’architettura, Gabriele Del Mese ed Elaine Trimble, Arup Group, Gaetano Fontana, Ministero delle infrastrutture, Fulvio Irace, professore di storia e critica dell’architettura Politecnico di Milano, Paolo Portoghesi, architetto, Federico Oliva, presidente Inu (Istituto nazionale urbanistica), Cesare Stevan, prorettore Politecnico di Milano.
I lavori saranno introdotti da Leonardo Fiori, e preceduti dal saluto di Paola Muratorio, presidente Inarcassa, Pio Baldi, Ministero dei Beni culturali, Alberto Versace, Ministero per lo Sviluppo economico, Gianfranco Vecchiato, assessore all’urbanistica Comune di Venezia.
Questo l’obiettivo del convegno “Ingegneri e architetti nel progetto della città futura”, che si svolge il 20 ottobre 2006 a Venezia, nel prestigioso spazio del Teatro dell’Arsenale. Il convegno, curato da Leonardo Fiori, si sviluppa lungo l’arco di una giornata, e mette a confronto durante la mattinata le relazioni di autorevoli esponenti della professione, della categoria, dell’università, della politica e delle associazioni. Segue nel pomeriggio una tavola rotonda coordinata dal critico d’arte Philippe Daverio.
Tema centrale del convegno è il ruolo che l’architetto e l’ingegnere assumeranno nel governare le interazioni tra architettura e società nel terzo millennio. Le grandi trasformazioni sociali, e il progressivo inurbamento della popolazione mondiale, incidono sugli interventi architettonici così come l’architettura può a sua volta trasformare il modo di vivere nelle metropoli.
Nelle politiche urbane delle città del futuro gli ingegneri e gli architetti sono chiamati ad assumersi il compito di lavorare insieme agli abitanti del territorio per operare le scelte migliori di intervento sull’ambiente urbano, non solo da un punto di vista estetico, ma anche sotto il profilo della qualità della vita e del benessere sociale.
Un impegno che non coinvolge tanto i grandi interventi di eccellenza - isole nella città - quanto l’insieme del tessuto urbano rappresentato anche da opere minori, che nel caso italiano fanno capo a 130 mila liberi professionisti iscritti a Inarcassa.
Segno di questo impegno è la stessa politica di investimento immobiliare portata avanti da Inarcassa, con l’acquisto di immobili di pregio situati nei centri storici, e la loro ristrutturazione mirata a restituire alle città l’aspetto e la funzione degli edifici originari. E’ il caso di palazzo Giovannelli a Venezia, o dei due edifici costruiti negli anni ’40 da Asnago e Vender a Milano, di fronte alla Torre Velasca, che rappresentano alcune tra le più tipiche testimonianze di architettura razionalista.
Il convegno si propone anche di indagare le contraddizioni che coinvolgono oggi molta parte dell’architettura, sempre più spesso portata a rispondere ai dettami commerciali dell’immagine, della velocità di realizzazione e del profitto, a scapito della qualità architettonica e del ruolo della progettazione nei processi di sviluppo e riqualificazione dell’ambiente urbano.
A questo tema si aggancia anche quello dei giovani come grande risorsa, che sarà approfondito sia sul versante delle carenze della formazione universitaria italiana, che su quello delle difficoltà di inserimento professionale e di ottenere incarichi di prestigio.
Infine, sarà affrontata una delle problematiche sempre più sentita come priorità: la salvaguardia, la valorizzazione, e il recupero dell’ambiente e del paesaggio, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Inarcassa partecipa in qualità di main partner alla 10. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia perché è convinta che occorre far crescere la professione di architetto e ingegnere non solo a suon di riforme economiche, pur necessarie, ma anche dando spazio alla cultura, alle idee dei giovani, al ruolo della progettazione come strumento per migliorare la qualità della vita urbana e il benessere sociale degli abitanti delle città.
“Fare assistenza e previdenza per i nostri iscritti non vuol dire solo offrire loro la garanzia economica di fare fronte alle necessità future e ai momenti di difficoltà, ma anche promuovere la professione ai più significativi livelli culturali e artistici”, sottolinea Paola Muratorio, presidente di Inarcassa.
Previdenza non significa, allora, solo salvaguardare i conti della Cassa nel lungo periodo per mettere al sicuro le pensioni dei giovani, chiedere con fermezza le riforme economiche in grado di innovare i nostri settori produttivi e svecchiare il sistema universitario, reclamare una disciplina dell’architettura e dell’urbanistica che rimettano al centro la progettazione e riformino i concorsi in modo da dare ai giovani una speranza di inserirsi stabilmente nella professione. Significa anche dare spazio alle idee, ai saperi, ai progetti più innovativi che arrivano dall’Italia e dall’Europa, per dare ai professionisti una visione di più ampio respiro della loro attività.
Al convegno intervengono Raffaele Sirica e Sergio Polese, presidenti dei consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri, Mario Bellini, architetto, Mario Botta, architetto, Manfredi Catella, Hines Italia, Francesco Dal Co, storico dell’architettura, Gabriele Del Mese ed Elaine Trimble, Arup Group, Gaetano Fontana, Ministero delle infrastrutture, Fulvio Irace, professore di storia e critica dell’architettura Politecnico di Milano, Paolo Portoghesi, architetto, Federico Oliva, presidente Inu (Istituto nazionale urbanistica), Cesare Stevan, prorettore Politecnico di Milano.
I lavori saranno introdotti da Leonardo Fiori, e preceduti dal saluto di Paola Muratorio, presidente Inarcassa, Pio Baldi, Ministero dei Beni culturali, Alberto Versace, Ministero per lo Sviluppo economico, Gianfranco Vecchiato, assessore all’urbanistica Comune di Venezia.
20
ottobre 2006
10. Mostra Internazionale di Architettura – Architetti e Ingegneri investono sul futuro con la Biennale
20 ottobre 2006
architettura
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
TEATRO PICCOLO ARSENALE
Venezia, Campo Della Tana, (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana, (Venezia)
Vernissage
20 Ottobre 2006, ore 9
Ufficio stampa
STUDIO DAL CERO
Curatore