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Joseph Zicchinella – Pittura e Materia
una serie di personali riservate a giovani artisti emergenti
Comunicato stampa
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Con l’esposizione di Joseph Zicchinella il Circolo Culturale Bertolt Brecht in collaborazione con il comune di Milano, continua il ciclo di Arti Visive dello Spazio 1/Piazza San Giuseppe 10, con una serie di personali riservate a giovani artisti emergenti (under 35). Attraverso questo ciclo di mostre gli artisti possono proporre un proprio percorso di ricerca. Diciotto le opere presentate dall’ artista trentunenne Joseph Zicchinella nato a Somma Lombardo (VA) che vive e lavora in provincia di Catanzaro. Sono opere realizzate con una tecnica pittorica sperimentale che l’artista denomina “Transcollage”, una fusione di pittura e materia inglobata e fusa in sottilissime lastre di plexiglas.
L’affannosa ricerca di Zicchinella ha prodotto un mezzo espressivo unico nel suo genere, che sta suscitando sempre più interesse nella critica d’arte contemporanea. L’artista che da tempo é impegnato in mostre e manifestazioni nazionali ed internazionali, presenta il suo nuovo ciclo pittorico “Attraversamenti e Residui”. La mostra è curata da Lorenzo Argentino il testo critico è di Vera Maria Carminati. La Mostra sarà aperta al pubblico dal 24 ottobre al 04 Novembre, con ingresso libero.
“Nessuno scende due volte nelle acque dello stesso fiume. I lavori di Zicchinella fanno eco all’intuizione di Eraclito: tutto è attraversamento e divenire. E l’uomo? Attraversamento di pensiero e di emozione, non è una compiuta unità, ma flusso che si aggroviglia e condensa attorno a residui inattesi. Materia e colore, vibrazione e carne sono preziosi segni di un tempo in fuga e di una coscienza imprevedibile, già altrove quando lascia l’uomo a raccogliere le sue tracce. Frammenti e ritagli di un’identità da ricostruire: ogni volta che una sintesi si compie, nuovi attraversamenti rilanciano la sfida. L’effimero e il composto sono - per condanna essenziale - gettati nel divenire e da esso costituiti. La verità del mondo interiore oscilla così tra il miracolo di una compiutezza fugace e l’ironia del procedimento di costruzione e decostruzione del transcollage.
Nel paesaggio dell’anima e nelle geometrie del pensiero un’unità, piccola e residuale, vibra di vita autentica. Ma appena lo sguardo diventa analitico, questa unità rivela tagli, cesure, sovrapposizioni componibili in infiniti altri modi e tracce di altre identità. L’opera d’arte si fa carico del processo: cattura l’attraversamento e sigilla il fluire dinamico dei frammenti in uno spazio di cui non si percepisce conclusione e che, nell’accostamento delle sfumature e dei piani, si dilata oltre i limiti imposti. L’opera si fa carico anche della sintesi: accudisce il residuo, lo sottrae al fluire, conferendo una dimensione e uno spessore al pensiero e al sentimento. Un recinto sacrale che circoscrive il luogo in cui il senso accade, come ricostruzione e sintesi soggettiva. Tuttavia, quest’isola è in bilico sul nulla: piccola barca che palpita nel flusso delle cose. Il suo equilibrio è precario perché è sottoposta alla tensione del rinvio. È perfetta in quanto opera, incompiuta in quanto traccia. Tra sociale e soggettivo, l’opera d’arte è un paesaggio di frammenti che la coscienza ordina in una forma. Il massimo del soggettivo e dell’ideale, l’astrazione del pensiero e la profondità ineffabile dell’emozione trovano concretezza. Sono sedimento e iscrizione: l’opera d’arte come oggetto assoluto.” ( Vera Maria Carminati Milano 2006).
L’affannosa ricerca di Zicchinella ha prodotto un mezzo espressivo unico nel suo genere, che sta suscitando sempre più interesse nella critica d’arte contemporanea. L’artista che da tempo é impegnato in mostre e manifestazioni nazionali ed internazionali, presenta il suo nuovo ciclo pittorico “Attraversamenti e Residui”. La mostra è curata da Lorenzo Argentino il testo critico è di Vera Maria Carminati. La Mostra sarà aperta al pubblico dal 24 ottobre al 04 Novembre, con ingresso libero.
“Nessuno scende due volte nelle acque dello stesso fiume. I lavori di Zicchinella fanno eco all’intuizione di Eraclito: tutto è attraversamento e divenire. E l’uomo? Attraversamento di pensiero e di emozione, non è una compiuta unità, ma flusso che si aggroviglia e condensa attorno a residui inattesi. Materia e colore, vibrazione e carne sono preziosi segni di un tempo in fuga e di una coscienza imprevedibile, già altrove quando lascia l’uomo a raccogliere le sue tracce. Frammenti e ritagli di un’identità da ricostruire: ogni volta che una sintesi si compie, nuovi attraversamenti rilanciano la sfida. L’effimero e il composto sono - per condanna essenziale - gettati nel divenire e da esso costituiti. La verità del mondo interiore oscilla così tra il miracolo di una compiutezza fugace e l’ironia del procedimento di costruzione e decostruzione del transcollage.
Nel paesaggio dell’anima e nelle geometrie del pensiero un’unità, piccola e residuale, vibra di vita autentica. Ma appena lo sguardo diventa analitico, questa unità rivela tagli, cesure, sovrapposizioni componibili in infiniti altri modi e tracce di altre identità. L’opera d’arte si fa carico del processo: cattura l’attraversamento e sigilla il fluire dinamico dei frammenti in uno spazio di cui non si percepisce conclusione e che, nell’accostamento delle sfumature e dei piani, si dilata oltre i limiti imposti. L’opera si fa carico anche della sintesi: accudisce il residuo, lo sottrae al fluire, conferendo una dimensione e uno spessore al pensiero e al sentimento. Un recinto sacrale che circoscrive il luogo in cui il senso accade, come ricostruzione e sintesi soggettiva. Tuttavia, quest’isola è in bilico sul nulla: piccola barca che palpita nel flusso delle cose. Il suo equilibrio è precario perché è sottoposta alla tensione del rinvio. È perfetta in quanto opera, incompiuta in quanto traccia. Tra sociale e soggettivo, l’opera d’arte è un paesaggio di frammenti che la coscienza ordina in una forma. Il massimo del soggettivo e dell’ideale, l’astrazione del pensiero e la profondità ineffabile dell’emozione trovano concretezza. Sono sedimento e iscrizione: l’opera d’arte come oggetto assoluto.” ( Vera Maria Carminati Milano 2006).
24
ottobre 2006
Joseph Zicchinella – Pittura e Materia
Dal 24 ottobre al 04 novembre 2006
giovane arte
Location
BERTOLT BRECHT – SPAZIO 1
Milano, Piazza San Giuseppe, 10, (Milano)
Milano, Piazza San Giuseppe, 10, (Milano)
Orario di apertura
martedì e giovedì 17-19
Vernissage
24 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore
Curatore