Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bruno Sullo
La grande novità di Trasformare è l’inserimento di nomi di prestigio dell’arte legata al nostro territorio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un nuovo artista per il ciclo Trasformare – Arti nelle Albissole, il livornese Bruno Sullo con la mostra “Le Finestre della Luce”, accompagnata dalla performance “I Teli Si Sono Stesi” interpretata da Bruno Sullo, Enrico Mori e Gianni Bacino. Mori realizza dei grandi teli dipinti su cui imprime le forme delle cose (oggetti della più assoluta quotidianità rinvenuti sulle strade, sulle spiagge nelle discariche, ecc.), e che utilizza per arredare gli spazi, avvolgere mobili e oggetti, drappeggiare “l’arte” intorno alle persone.
La performance è un’ipotesi di integrazione tra i tre artisti , ed è basata sulla capacità dei teli dipinti di trasformare alcuni dei presenti in sculture viventi, e di suscitare in uno di essi un’illusione d’arte alla fine, dolorosamente, vanificata: come si vede, anche in questo lavoro il concetto di trasformazione (in entrambe le direzioni) è forte ed evidente. L’azione, ambientata tra le Finestre Della Luce, ha un notevole impatto emotivo.
La grande novità di Trasformare è l'inserimento di nomi di prestigio dell'arte legata al nostro territorio: Sandro Soravia, Enzo L'Acqua, Anna Maria Matola, Giuliana Marchesa, Sandro Lorenzini, Franco Bratta, Adriano Bocca, Carlos Carlè, Claudio Carrieri saranno partner dei 9 artisti “ospiti”, insieme ai laboratori artigiani che hanno aderito al progetto (Tortarolo Marco, Ceramiche Soravia, Ceramiche Pierluca, Ernan Ceramiche, Ceramiche San Giorgio), rafforzando la filosofia di osmosi e intercultura artisttica. L'attesa collettiva primaverile sarà quindi arricchita dalle opere e dalla presenza di artisti che da tempo tengono alto il nome di Albisola non solo in ambito nazionale.
Bruno Sullo
Bruno Sullo è nato a Pietradefusi (Avellino) il15 gennaio 1942. All'età di otto anni si è trasferito a Livorno, dove vive e opera. Ha iniziato a dipingere nel 1970.
Dopo un primo periodo dedicato a una interpretazione stilizzata e geometrizzata della realtà, è decisamente passato all'arte astratta di impianto classico-geometrico, esponendo in importanti città di tutto il Nord Italia.
Dal 1984 Sullo sviluppa, prima intrecciandolo con i precedenti, poi in modo del tutto preponderante, il tema del confine, espresso dall'oggetto Finestra. Intorno a questo tema organizza un universo del significato che è tuttora in fase di evoluzione.
Contemporaneamente Sullo ha percorso e percorre le strade della performance e dell'arte comportamentale (azioni eseguite in pubblico e, video), parallelamente all'attività espositiva classica.
Con il Gruppo Portofranco (di cui è Presidente dal 1990) Sullo ha gestito lo spazio espositivo del Centro di Promozione Attività Espressive Asilo Notturno, in collaborazione della Circoscrizione 1 del Comune di Livorno. In tale spazio sono stati ospitati 120 artisti operanti nell'ambito della Ricerca, per 48 mostre. Con il Gruppo La Casa dell'Arte è impegnato in un progetto similare a Rosignano Marittimo (Livorno).Sullo è impegnato anche nell'attività di critico d'arte: come tale ha collaborato al Quotidiano IL Telegrafo di Livorno, a varie altre riviste con articoli d'arte, ed è autore di numerose presentazioni in catalogo di artisti ed eventi culturali. Ha tenuto varie conferenze sui temi dell'arte e della cultura. È stato Commissario del Progetto II Labirinto dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno.
È attualmente membro dei Gruppi artistici Portofranco di Livorno e La Casa dell'Arte di Rosignano Marittimo (Livorno). È stato membro del Gruppo Zoo 21-23 di Bologna dal 1995 al 30 novembre 1996.
Il concetto di confine
La finestra è oggetto trovato, pittura, installazione, performance e video: un mondo articolato di ipotesi concettuali ed operazioni linguistiche con cui l'artista attraversa molte tendenze dell'arte contemporanea senza perdere coerenza né identità. La sua investigazione riguarda quella linea sottile ma reale lungo la quale mondi contrastanti (dentro e fuori, privato e pubblico, conscio e inconscio) vengono in rapporto tra loro, non annullandosi ma traendo forza dalla loro compresenza. Spiega Bruno Sullo “Il mio tema è da sempre il Confine, linea distintiva (ma non divisoria) tra mondi diversi, talora opposti, lungo la quale le diverse presenze si fondono in un'unica nuova realtà. Il mio confine è espresso dalla finestra, oggetto di rigore geometrico, di forte fisicità, ricco d'esistenza, per sua natura posto a segnare il confine tra esterno ed interno. La finestra espone i due versanti, è attraversabile dallo sguardo, protegge, non preclude i rapporti. La finestra è il simbolo dell'adesione ai vari e contrari aspetti della vita .... il luogo in cui si celebra il rito della coincidenza degli opposti. La finestra è il vessillo da piantare sul versante vergine dell'esistenza, testimonianza di un lavoro artistico perseguito con inesaurito amore.
Scrive di lui Elisabetta Rota: “La soglia è uno dei temi simbolici più radicati dell'umanità. Varcare una soglia sconosciuta è uscire dalla caverna/madre, è il primo passo della nostra vita. È soprattutto l'ultimo. Tra le due, una serie infinita di soglie costella il nostro percorso: alcune sono porte, invito palese al passaggio, molte sono finestre, aperte allo sguardo, ostacolo per il corpo, ma non invalicabili. Bruno Sullo sceglie come oggetto principale della sua creazione artistica proprio la finestra, questa soglia difficilmente varcabile tra l'interno e l'esterno, il privato e il sociale, il conscio e l'inconscio, al limite tra il mondo visibile e quello invisibile. Questa soglia spesso ambigua, talvolta morbosa (La finestra sul cortile, le grate dei conventi di clausura, i matronei delle sinagoghe), talvolta pericolosa, come nell'emblematico racconto di H. P. Lovecraft. La finestra della soffitta, dove un vetro lattiginoso rivela un mondo di forze primordiali scatenate e incontrollabili Questa soglia è già anche metafora dell'opera d'arte, del quadro che apre sui muri delle nostre case, dei musei, delle gallerie una finestra sulla sensibilità, sull'intuito, sull'emozione, sulla vita del suo autore.
Bruno Sullo, ho detto, sceglie la finestra come tema, ma non, come tanti altri artisti, come pretesto per una serie pressoché infinita di varianti analoghe: piuttosto come trait-d'union per una ricerca che spazia con libertà espressiva tra le correnti e le tecniche. Nella sua produzione troviamo così tele propriamente dette dove il soggetto/finestra, giocato in bianco su bianco, disegna geometrie luminose di ascendenze costruttive e De Stijl, e troviamo oggetti/finestra dove trionfa il ready-made con vecchie cornici, fastigi di mobili, cose frutto di casuali incontri sul bagnasciuga, nelle discariche, nei cassonetti dei rifiuti.
Colpiscono particolarmente due finestre realizzate con cassette da tipografo dove, quasi filtro tra l'interno e l'esterno, modesti oggettini di recupero o d'affezione scandiscono ritmicamente la rigida geometria: una finestra sulla memoria in bilico tra Schwitters e Mondrian”.
Sullo dedica cure particolari ali' arte comportamentale alla realizzazione di video. In alcuni di questi egli resta aderente al tema della finestra, lungo un filo ininterrotto di coerenza ideologica (Requiem per una Finestra 1993, L'Approdo 1995, Funere Mersit 1999, Finestre di casa 2001); in altri affronta il problema generale della vita e delle possibilità dell'uomo di conoscere se stesso e di rapportarsi con gli altri attraverso l'arte. In questi ultimi (Cene in blu) egli esprime la sua visione problematica della vita sociale, e la sua fiducia nell'arte come strumento di conoscenza e di miglioramento della qualità di vita dell'uomo.
Dal 2000 Sullo collabora alla realizzazione i pièces teatrali con il gruppo Inguazzabuglio di Rosignano Solvay, Livorno, (con la guida della regista Patrizia Fantozzi), e organizza a Livorno, Rosignano, San Vincenzo serate di lettura di testi poetici.
Hanno scritto di lui: Andrea Bisicchia, Giancarlo Bertoncini, Edda Di Sacco, Luigi Valeria, Rinaldo Sandri, Antonella Capitanio, Gianni Pozzi, Fosco Monti, Giorgio Bartoli, Patrizia Pedri, Mario Michelucci, Paolo Bottari, Roberto Vitali, Paola Verratti, Angela Simini, Marilena Torrisi, Elisabetta Rota, Giuliana Matthieu Chiocchini.
Articoli e citazioni sul suo lavoro compaiono su: La Nazione Livorno, Il Tirreno Livorno, Settimanale della Brianzia) Desio, AdigeTrento, II Resto del Carlino Bologna, II Tempo Roma, Catania Sera Catania, Mongolfiera Bologna.
La performance è un’ipotesi di integrazione tra i tre artisti , ed è basata sulla capacità dei teli dipinti di trasformare alcuni dei presenti in sculture viventi, e di suscitare in uno di essi un’illusione d’arte alla fine, dolorosamente, vanificata: come si vede, anche in questo lavoro il concetto di trasformazione (in entrambe le direzioni) è forte ed evidente. L’azione, ambientata tra le Finestre Della Luce, ha un notevole impatto emotivo.
La grande novità di Trasformare è l'inserimento di nomi di prestigio dell'arte legata al nostro territorio: Sandro Soravia, Enzo L'Acqua, Anna Maria Matola, Giuliana Marchesa, Sandro Lorenzini, Franco Bratta, Adriano Bocca, Carlos Carlè, Claudio Carrieri saranno partner dei 9 artisti “ospiti”, insieme ai laboratori artigiani che hanno aderito al progetto (Tortarolo Marco, Ceramiche Soravia, Ceramiche Pierluca, Ernan Ceramiche, Ceramiche San Giorgio), rafforzando la filosofia di osmosi e intercultura artisttica. L'attesa collettiva primaverile sarà quindi arricchita dalle opere e dalla presenza di artisti che da tempo tengono alto il nome di Albisola non solo in ambito nazionale.
Bruno Sullo
Bruno Sullo è nato a Pietradefusi (Avellino) il15 gennaio 1942. All'età di otto anni si è trasferito a Livorno, dove vive e opera. Ha iniziato a dipingere nel 1970.
Dopo un primo periodo dedicato a una interpretazione stilizzata e geometrizzata della realtà, è decisamente passato all'arte astratta di impianto classico-geometrico, esponendo in importanti città di tutto il Nord Italia.
Dal 1984 Sullo sviluppa, prima intrecciandolo con i precedenti, poi in modo del tutto preponderante, il tema del confine, espresso dall'oggetto Finestra. Intorno a questo tema organizza un universo del significato che è tuttora in fase di evoluzione.
Contemporaneamente Sullo ha percorso e percorre le strade della performance e dell'arte comportamentale (azioni eseguite in pubblico e, video), parallelamente all'attività espositiva classica.
Con il Gruppo Portofranco (di cui è Presidente dal 1990) Sullo ha gestito lo spazio espositivo del Centro di Promozione Attività Espressive Asilo Notturno, in collaborazione della Circoscrizione 1 del Comune di Livorno. In tale spazio sono stati ospitati 120 artisti operanti nell'ambito della Ricerca, per 48 mostre. Con il Gruppo La Casa dell'Arte è impegnato in un progetto similare a Rosignano Marittimo (Livorno).Sullo è impegnato anche nell'attività di critico d'arte: come tale ha collaborato al Quotidiano IL Telegrafo di Livorno, a varie altre riviste con articoli d'arte, ed è autore di numerose presentazioni in catalogo di artisti ed eventi culturali. Ha tenuto varie conferenze sui temi dell'arte e della cultura. È stato Commissario del Progetto II Labirinto dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno.
È attualmente membro dei Gruppi artistici Portofranco di Livorno e La Casa dell'Arte di Rosignano Marittimo (Livorno). È stato membro del Gruppo Zoo 21-23 di Bologna dal 1995 al 30 novembre 1996.
Il concetto di confine
La finestra è oggetto trovato, pittura, installazione, performance e video: un mondo articolato di ipotesi concettuali ed operazioni linguistiche con cui l'artista attraversa molte tendenze dell'arte contemporanea senza perdere coerenza né identità. La sua investigazione riguarda quella linea sottile ma reale lungo la quale mondi contrastanti (dentro e fuori, privato e pubblico, conscio e inconscio) vengono in rapporto tra loro, non annullandosi ma traendo forza dalla loro compresenza. Spiega Bruno Sullo “Il mio tema è da sempre il Confine, linea distintiva (ma non divisoria) tra mondi diversi, talora opposti, lungo la quale le diverse presenze si fondono in un'unica nuova realtà. Il mio confine è espresso dalla finestra, oggetto di rigore geometrico, di forte fisicità, ricco d'esistenza, per sua natura posto a segnare il confine tra esterno ed interno. La finestra espone i due versanti, è attraversabile dallo sguardo, protegge, non preclude i rapporti. La finestra è il simbolo dell'adesione ai vari e contrari aspetti della vita .... il luogo in cui si celebra il rito della coincidenza degli opposti. La finestra è il vessillo da piantare sul versante vergine dell'esistenza, testimonianza di un lavoro artistico perseguito con inesaurito amore.
Scrive di lui Elisabetta Rota: “La soglia è uno dei temi simbolici più radicati dell'umanità. Varcare una soglia sconosciuta è uscire dalla caverna/madre, è il primo passo della nostra vita. È soprattutto l'ultimo. Tra le due, una serie infinita di soglie costella il nostro percorso: alcune sono porte, invito palese al passaggio, molte sono finestre, aperte allo sguardo, ostacolo per il corpo, ma non invalicabili. Bruno Sullo sceglie come oggetto principale della sua creazione artistica proprio la finestra, questa soglia difficilmente varcabile tra l'interno e l'esterno, il privato e il sociale, il conscio e l'inconscio, al limite tra il mondo visibile e quello invisibile. Questa soglia spesso ambigua, talvolta morbosa (La finestra sul cortile, le grate dei conventi di clausura, i matronei delle sinagoghe), talvolta pericolosa, come nell'emblematico racconto di H. P. Lovecraft. La finestra della soffitta, dove un vetro lattiginoso rivela un mondo di forze primordiali scatenate e incontrollabili Questa soglia è già anche metafora dell'opera d'arte, del quadro che apre sui muri delle nostre case, dei musei, delle gallerie una finestra sulla sensibilità, sull'intuito, sull'emozione, sulla vita del suo autore.
Bruno Sullo, ho detto, sceglie la finestra come tema, ma non, come tanti altri artisti, come pretesto per una serie pressoché infinita di varianti analoghe: piuttosto come trait-d'union per una ricerca che spazia con libertà espressiva tra le correnti e le tecniche. Nella sua produzione troviamo così tele propriamente dette dove il soggetto/finestra, giocato in bianco su bianco, disegna geometrie luminose di ascendenze costruttive e De Stijl, e troviamo oggetti/finestra dove trionfa il ready-made con vecchie cornici, fastigi di mobili, cose frutto di casuali incontri sul bagnasciuga, nelle discariche, nei cassonetti dei rifiuti.
Colpiscono particolarmente due finestre realizzate con cassette da tipografo dove, quasi filtro tra l'interno e l'esterno, modesti oggettini di recupero o d'affezione scandiscono ritmicamente la rigida geometria: una finestra sulla memoria in bilico tra Schwitters e Mondrian”.
Sullo dedica cure particolari ali' arte comportamentale alla realizzazione di video. In alcuni di questi egli resta aderente al tema della finestra, lungo un filo ininterrotto di coerenza ideologica (Requiem per una Finestra 1993, L'Approdo 1995, Funere Mersit 1999, Finestre di casa 2001); in altri affronta il problema generale della vita e delle possibilità dell'uomo di conoscere se stesso e di rapportarsi con gli altri attraverso l'arte. In questi ultimi (Cene in blu) egli esprime la sua visione problematica della vita sociale, e la sua fiducia nell'arte come strumento di conoscenza e di miglioramento della qualità di vita dell'uomo.
Dal 2000 Sullo collabora alla realizzazione i pièces teatrali con il gruppo Inguazzabuglio di Rosignano Solvay, Livorno, (con la guida della regista Patrizia Fantozzi), e organizza a Livorno, Rosignano, San Vincenzo serate di lettura di testi poetici.
Hanno scritto di lui: Andrea Bisicchia, Giancarlo Bertoncini, Edda Di Sacco, Luigi Valeria, Rinaldo Sandri, Antonella Capitanio, Gianni Pozzi, Fosco Monti, Giorgio Bartoli, Patrizia Pedri, Mario Michelucci, Paolo Bottari, Roberto Vitali, Paola Verratti, Angela Simini, Marilena Torrisi, Elisabetta Rota, Giuliana Matthieu Chiocchini.
Articoli e citazioni sul suo lavoro compaiono su: La Nazione Livorno, Il Tirreno Livorno, Settimanale della Brianzia) Desio, AdigeTrento, II Resto del Carlino Bologna, II Tempo Roma, Catania Sera Catania, Mongolfiera Bologna.
16
ottobre 2006
Bruno Sullo
Dal 16 ottobre al 17 novembre 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
BAR TESTA
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni
Vernissage
16 Ottobre 2006, ore 18
ore 19 SMS Cafè – Albisola Superiore
Autore
Curatore