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Interno di ritratti
La seconda mostra della Fondazione Pippa Bacca sarà in uno spazio quanto mai anomalo: in un edificio privato abbiamo allestito tre mostre in tre appartamenti collocati a civici differenti, ma collegati tra loro dai cortili
Comunicato stampa
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Delegare, delegare, delegare.
Ho imparato tante cose dall’ultima mostra che ho curato, che poi era la prima.
Anzitutto ho capito che sono brava, poi ho scoperto che la vera abilità di chi svolge un lavoro organizzativo consiste nel trovarsi validi collaboratori. E, dovendo affrontare immediatamente un’altra fatica, non da poco, ho deciso di esercitare questa capacità.
La seconda mostra della Fondazione Pippa Bacca sarà in uno spazio quanto mai anomalo: in un edificio privato abbiamo allestito tre mostre in tre appartamenti collocati a civici differenti, ma collegati tra loro dai cortili.
Ho scelto il tema del ritratto, partita dalla constatazione del fatto che le piccole abitazioni che ci ospitano costituiscono già una finestra molto intima sulla vita privata di chi le abita. La mostra è dunque leggibile su due livelli: il ritratto di chi ospita, che ha anche
collaborato fattivamente all’organizzazione dell’iniziativa, e di chi è ospitato, gli artisti.
Per cominciare la struttura degli spazi ci impone di fare un’analisi di questo tema partendo da tre diversi punti di vista:
a casa di Andrea (un delizioso monolocale munito di caffettiera elettrica) potremo ammirare la mostra personale di Theodoros Kanon, l’autore greco che abbiamo scoperto grazie ai continui viaggi della responsabile ai progetti, Rosmary Grosswein.
A casa di Antonella (un bilocale coloratissimo, anche troppo) portiamo i ritratti dell’uomo più bello di Milano, che preferisce restare anonimo (ma ha un nome che comincia con F e finisce con O ed il cognome comincia con M e finisce con L), eseguiti da autori diversi nel corso degli anni. Sguardi diversi si alternano sullo stesso soggetto. Costituisce un vero e proprio vanto, l’essere riuscita ad avere, in occasione di questa mostra, anche un ritratto musicale, opera di un compositore di rilievo quale Philippe Partridge, la cui esecuzione dal vivo verrà proposta alla chiusura della mostra in un concerto sul pianerottolo, eseguito dall’uomo della nuova vita di Pippa Bacca (vita non ancora cominciata).
A casa di Luisa e Rossella (un bilocale meno colorato, per fortuna, e ricco di lucine) va in scena l’autoritratto; sarà la Galleria Gusmano Kornitz FineArt Bologna a presentare qui i suoi due migliori autori, Simone Parisi e Antonia Marasi, con due grandi tele. Con questa mostra inauguriamo la collaborazione con la Galleria che realizza progetti simili a quello della Fondazione PB.
Ho imparato tante cose dall’ultima mostra che ho curato, che poi era la prima.
Anzitutto ho capito che sono brava, poi ho scoperto che la vera abilità di chi svolge un lavoro organizzativo consiste nel trovarsi validi collaboratori. E, dovendo affrontare immediatamente un’altra fatica, non da poco, ho deciso di esercitare questa capacità.
La seconda mostra della Fondazione Pippa Bacca sarà in uno spazio quanto mai anomalo: in un edificio privato abbiamo allestito tre mostre in tre appartamenti collocati a civici differenti, ma collegati tra loro dai cortili.
Ho scelto il tema del ritratto, partita dalla constatazione del fatto che le piccole abitazioni che ci ospitano costituiscono già una finestra molto intima sulla vita privata di chi le abita. La mostra è dunque leggibile su due livelli: il ritratto di chi ospita, che ha anche
collaborato fattivamente all’organizzazione dell’iniziativa, e di chi è ospitato, gli artisti.
Per cominciare la struttura degli spazi ci impone di fare un’analisi di questo tema partendo da tre diversi punti di vista:
a casa di Andrea (un delizioso monolocale munito di caffettiera elettrica) potremo ammirare la mostra personale di Theodoros Kanon, l’autore greco che abbiamo scoperto grazie ai continui viaggi della responsabile ai progetti, Rosmary Grosswein.
A casa di Antonella (un bilocale coloratissimo, anche troppo) portiamo i ritratti dell’uomo più bello di Milano, che preferisce restare anonimo (ma ha un nome che comincia con F e finisce con O ed il cognome comincia con M e finisce con L), eseguiti da autori diversi nel corso degli anni. Sguardi diversi si alternano sullo stesso soggetto. Costituisce un vero e proprio vanto, l’essere riuscita ad avere, in occasione di questa mostra, anche un ritratto musicale, opera di un compositore di rilievo quale Philippe Partridge, la cui esecuzione dal vivo verrà proposta alla chiusura della mostra in un concerto sul pianerottolo, eseguito dall’uomo della nuova vita di Pippa Bacca (vita non ancora cominciata).
A casa di Luisa e Rossella (un bilocale meno colorato, per fortuna, e ricco di lucine) va in scena l’autoritratto; sarà la Galleria Gusmano Kornitz FineArt Bologna a presentare qui i suoi due migliori autori, Simone Parisi e Antonia Marasi, con due grandi tele. Con questa mostra inauguriamo la collaborazione con la Galleria che realizza progetti simili a quello della Fondazione PB.
30
ottobre 2006
Interno di ritratti
Dal 30 ottobre al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
CASA DI ANDREA
Milano, Via Laura Ciceri Visconti, 4, (Milano)
Milano, Via Laura Ciceri Visconti, 4, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento, telefonando al numero 380/7951740
Vernissage
30 Ottobre 2006, ore 18.30 nelle case di Andrea, Antonella, Luisa e Rossella in via Ciceri Visconti 4 e 6 a Milano
Autore
Curatore