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Living/Waiting Room – Muna Mussie / Lum
LIVING ROOM – Muna Mussie (Er/I) – Madrepatria (performance) + WAITING ROOM – Lum (I) (ambiente sonoro parallelo)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedi 10 ottobre alle 22.00 riparte la programmazione di RAUM con la performance Madrepatria di Muna Mussie, una creazione per Living Room, a cui scorre parallelamente un'ambiente sonoro a cura di Lum per Waiting Room.
Madrepatria è l'occasione per un nuovo incontro produttivo nato dal tessuto artistico bolognese (di adozione) dell'ultima generazione. Raum ha proposto a Muna Mussie (performer negli spettacoli del Teatrino Clandestino, Teatro della Valdoca e Open) di misurarsi con una creazione di sua concezione e regia che mettesse a frutto la propria esperienza di attrice e artefice di immagini. Su questo progetto Muna Mussie ha coinvolto l'artista sonoro Lum, anche lui attivo a Bologna, in un processo creativo autonomo e parallelo.
Madrepatria. Uno spazio delineato da una striscia atto ad accogliere suoni, parole, corpi e immagini che pur convivendo dichiarano per la loro provenienza e natura un conflitto.
Quale reazione è possibile? "Sicuramente la tragedia è la forma più spettacolare".
Dopo aver lavorato su Medea con il Teatrino Clandestino ho avvertito l’esigenza, e il desiderio, di continuare uno studio individuale su questo personaggio. Ciò mi ha permesso di scoprire e praticare un mondo in cui strumenti e segni attinti da esperienza e immaginario personali si trasformano dimenticandosi la loro origine. Se da un lato, in questa dimensione sospesa, il discorso della performance si sviluppa lontano da ogni dichiarazione autobiografica e da ogni forma di identificazione; dall’altro, è proprio nel gioco con questi segni che si incontra il paradosso su cui spesso la tragedia poggia, quello che, in fondo, la alimenta. (M.Mussie)
Il tragico non consiste nel non sapere, il tragico consiste nel sapere. Ma la consapevolezza tragica non ha nulla di rassicurante e di acquietante, dal momento che essa si rapporta a una realtà di lutto e sofferenza. E' una "infelice verità". Ed è anche una consapevolezza che non ha nulla di uniforme e di unilineare, in quanto in via di principio si rapporta appunto alla conflittualità che è tipica della tragedia. La consapevolezza del personaggio tragico è cosa ben diversa dalla conoscenza filosofica e scientifica. E tuttavia il fatto che il personaggio tragico abbia consapevolezza della situazione reale (anche se luttuosa, anche se conflittuale) è un bene che non siamo autorizzati a disperdere.
(dall'introduzione di Vincenzo Di Benedetto per Medea di Euripide)
Muna Mussie (Eritrea 1978) inizia il suo percorso di attrice nel 1998 in seguito all’incontro con Teatrino Clandestino. Nel 2002, dopo aver frequentato la Scuola d’Attore curata dal Teatro Valdoca, prosegue la collaborazione nelle successive produzioni della compagnia. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open.
Ambiente Sonoro Parallelo. Oltre ogni progetto e previsione, Muna ed io abbiamo deciso di lavorare insieme ma individualmente. Ci ha unito soltanto l'intenzione di fare ciò. Il mio intervento sonoro sulla sua performance, sottolinea lo sradicamento culturale intrinseco alla sua azione, liberandola da ogni connotazione etnica a favore di un impulso più intimo ed interiore: come una radice che, anche se estirpata, rimane comunque tale. (Lum)
Lum (1980), ovvero Domenico Vaccaro, si occupa prevalentemente di collage in un'accezione molto ampia di questa tecnica, estendendone il campo d'azione dal visivo al sonoro: carta, plastica, negativi fotografici, o nastri magnetici vengono trattati allo stesso modo; ciò che li differenzia è il mezzo utilizzato. Come artista sonoro, mescola onde corte, acquisizioni ambientali, voce, strumenti più o meno convenzionali, feedbacks ed ogni sorta di residuo sonoro. Ha all'attivo diverse esecuzioni dal vivo per chitarra e nastri magnetici e collabora attivamente con ericailcane per la sonorizzazione dei suoi Stop-motion videos.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali. Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video e sonore.
Col supporto di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
Madrepatria è l'occasione per un nuovo incontro produttivo nato dal tessuto artistico bolognese (di adozione) dell'ultima generazione. Raum ha proposto a Muna Mussie (performer negli spettacoli del Teatrino Clandestino, Teatro della Valdoca e Open) di misurarsi con una creazione di sua concezione e regia che mettesse a frutto la propria esperienza di attrice e artefice di immagini. Su questo progetto Muna Mussie ha coinvolto l'artista sonoro Lum, anche lui attivo a Bologna, in un processo creativo autonomo e parallelo.
Madrepatria. Uno spazio delineato da una striscia atto ad accogliere suoni, parole, corpi e immagini che pur convivendo dichiarano per la loro provenienza e natura un conflitto.
Quale reazione è possibile? "Sicuramente la tragedia è la forma più spettacolare".
Dopo aver lavorato su Medea con il Teatrino Clandestino ho avvertito l’esigenza, e il desiderio, di continuare uno studio individuale su questo personaggio. Ciò mi ha permesso di scoprire e praticare un mondo in cui strumenti e segni attinti da esperienza e immaginario personali si trasformano dimenticandosi la loro origine. Se da un lato, in questa dimensione sospesa, il discorso della performance si sviluppa lontano da ogni dichiarazione autobiografica e da ogni forma di identificazione; dall’altro, è proprio nel gioco con questi segni che si incontra il paradosso su cui spesso la tragedia poggia, quello che, in fondo, la alimenta. (M.Mussie)
Il tragico non consiste nel non sapere, il tragico consiste nel sapere. Ma la consapevolezza tragica non ha nulla di rassicurante e di acquietante, dal momento che essa si rapporta a una realtà di lutto e sofferenza. E' una "infelice verità". Ed è anche una consapevolezza che non ha nulla di uniforme e di unilineare, in quanto in via di principio si rapporta appunto alla conflittualità che è tipica della tragedia. La consapevolezza del personaggio tragico è cosa ben diversa dalla conoscenza filosofica e scientifica. E tuttavia il fatto che il personaggio tragico abbia consapevolezza della situazione reale (anche se luttuosa, anche se conflittuale) è un bene che non siamo autorizzati a disperdere.
(dall'introduzione di Vincenzo Di Benedetto per Medea di Euripide)
Muna Mussie (Eritrea 1978) inizia il suo percorso di attrice nel 1998 in seguito all’incontro con Teatrino Clandestino. Nel 2002, dopo aver frequentato la Scuola d’Attore curata dal Teatro Valdoca, prosegue la collaborazione nelle successive produzioni della compagnia. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open.
Ambiente Sonoro Parallelo. Oltre ogni progetto e previsione, Muna ed io abbiamo deciso di lavorare insieme ma individualmente. Ci ha unito soltanto l'intenzione di fare ciò. Il mio intervento sonoro sulla sua performance, sottolinea lo sradicamento culturale intrinseco alla sua azione, liberandola da ogni connotazione etnica a favore di un impulso più intimo ed interiore: come una radice che, anche se estirpata, rimane comunque tale. (Lum)
Lum (1980), ovvero Domenico Vaccaro, si occupa prevalentemente di collage in un'accezione molto ampia di questa tecnica, estendendone il campo d'azione dal visivo al sonoro: carta, plastica, negativi fotografici, o nastri magnetici vengono trattati allo stesso modo; ciò che li differenzia è il mezzo utilizzato. Come artista sonoro, mescola onde corte, acquisizioni ambientali, voce, strumenti più o meno convenzionali, feedbacks ed ogni sorta di residuo sonoro. Ha all'attivo diverse esecuzioni dal vivo per chitarra e nastri magnetici e collabora attivamente con ericailcane per la sonorizzazione dei suoi Stop-motion videos.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali. Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video e sonore.
Col supporto di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
10
ottobre 2006
Living/Waiting Room – Muna Mussie / Lum
10 ottobre 2006
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
10 Ottobre 2006, ore 22
Autore