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Luciano Crisostomi – Socialismo rivisitato
“Socialismo rivisitato” è un nuovo ciclo pittorico ideato da Luciano Crisostomi ed ispirato da una fotografia d’epoca, databile agli anni Venti del Novecento, in cui sono ritratti i fratelli Rosselli insieme a Traquandi, Ramorino, Emery e Rossi, che sono stati gli animatori della rivista “Quarto Stato” (1926)
Comunicato stampa
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“Socialismo rivisitato” è un nuovo ciclo pittorico ideato da Luciano Crisostomi ed ispirato da una fotografia d’epoca, databile agli anni Venti del Novecento, in cui sono ritratti i fratelli Rosselli insieme a Traquandi, Ramorino, Emery e Rossi, che sono stati gli animatori della rivista “Quarto Stato” (1926).
Nella denominazione di questa serie pittorica, composta da circa cinquanta dipinti, si pone l’accento sulla rivisitazione ironica, e soprattutto multiforme nelle molteplici varianti linguistiche e formali, proposta da Crisostomi partendo da un’immagine precostituita. È altresì chiaro il richiamo al “Futurismo rivisitato” di Mario Schifano, che negli anni Sessanta in una serie di celeberrime tele aveva riprodotto le figure e le sagome dei protagonisti del movimento d’avanguardia d’inizio secolo. Come l’artista della Scuola di Piazza del Popolo, così anche il pittore ternano riconosce nell’immagine-icona, nel caso specifico un’antica fotografia, un elemento su cui imperniare le sue indagini pittoriche. Crisostomi interviene su questa figurazione donandole una più attuale e vivifica forza evocativa: trasforma le sagome dei personaggi raccolti in gruppo in un segno riprodotto e iterato sulle superfici pittoriche; un segno dai marcati contorni lineari che viene impressionato sulla tela e si staglia nitido nei monocromi, o che diviene elemento integrante dei collages polimaterici. Altri riferimenti culturali e stilistici propri delle correnti artistiche italiane degli anni Cinquanta-Sessanta sono ravvisabili nelle opere proposte da Crisostomi: le grumose ruvidezze di certe pellicole pittoriche, ad esempio, oppure le lacerazioni presenti su alcune tele, le accese cromie, l’inserimento di materiali eterocliti oltre ai pigmenti, e l’esaltazione del valore materico degli stessi elementi (tela, colori, legno, plastica, ritagli di giornale, sabbia).
È indubbio che le opere del “Socialismo rivisitato” abbiano anche un profondo valore ideologico. Luciano Crisostomi, infatti, è un artista coraggiosamente coerente che non ha mai celato le sue idee, né ha mai temuto di schierarsi apertamente e di trasmettere dei forti messaggi veicolati e sublimati dall’attività artistica. Le immagini di questi personaggi, intellettuali e uomini d’azione che hanno scritto un’importante pagina della nostra storia nazionale, ne sono un’ulteriore conferma.
Come emblema di quest’ultimo ciclo potremmo prendere il quadro in cui l’artista ha ritratto solamente i fratelli Rosselli, Carlo e Nello, uccisi in Francia nel giugno del 1937 a causa del loro impegno culturale e socio-politico di chiara matrice antifascista. Il doppio ritratto, inquadrato in una cornice tricolore, al di là delle differenti convinzioni politiche, non può non scuotere il nostro senso civico e nazionalistico, poiché costituisce un omaggio a due uomini che hanno vissuto per un Ideale e hanno dato la vita per difendere la Libertà di un popolo.
Nella denominazione di questa serie pittorica, composta da circa cinquanta dipinti, si pone l’accento sulla rivisitazione ironica, e soprattutto multiforme nelle molteplici varianti linguistiche e formali, proposta da Crisostomi partendo da un’immagine precostituita. È altresì chiaro il richiamo al “Futurismo rivisitato” di Mario Schifano, che negli anni Sessanta in una serie di celeberrime tele aveva riprodotto le figure e le sagome dei protagonisti del movimento d’avanguardia d’inizio secolo. Come l’artista della Scuola di Piazza del Popolo, così anche il pittore ternano riconosce nell’immagine-icona, nel caso specifico un’antica fotografia, un elemento su cui imperniare le sue indagini pittoriche. Crisostomi interviene su questa figurazione donandole una più attuale e vivifica forza evocativa: trasforma le sagome dei personaggi raccolti in gruppo in un segno riprodotto e iterato sulle superfici pittoriche; un segno dai marcati contorni lineari che viene impressionato sulla tela e si staglia nitido nei monocromi, o che diviene elemento integrante dei collages polimaterici. Altri riferimenti culturali e stilistici propri delle correnti artistiche italiane degli anni Cinquanta-Sessanta sono ravvisabili nelle opere proposte da Crisostomi: le grumose ruvidezze di certe pellicole pittoriche, ad esempio, oppure le lacerazioni presenti su alcune tele, le accese cromie, l’inserimento di materiali eterocliti oltre ai pigmenti, e l’esaltazione del valore materico degli stessi elementi (tela, colori, legno, plastica, ritagli di giornale, sabbia).
È indubbio che le opere del “Socialismo rivisitato” abbiano anche un profondo valore ideologico. Luciano Crisostomi, infatti, è un artista coraggiosamente coerente che non ha mai celato le sue idee, né ha mai temuto di schierarsi apertamente e di trasmettere dei forti messaggi veicolati e sublimati dall’attività artistica. Le immagini di questi personaggi, intellettuali e uomini d’azione che hanno scritto un’importante pagina della nostra storia nazionale, ne sono un’ulteriore conferma.
Come emblema di quest’ultimo ciclo potremmo prendere il quadro in cui l’artista ha ritratto solamente i fratelli Rosselli, Carlo e Nello, uccisi in Francia nel giugno del 1937 a causa del loro impegno culturale e socio-politico di chiara matrice antifascista. Il doppio ritratto, inquadrato in una cornice tricolore, al di là delle differenti convinzioni politiche, non può non scuotere il nostro senso civico e nazionalistico, poiché costituisce un omaggio a due uomini che hanno vissuto per un Ideale e hanno dato la vita per difendere la Libertà di un popolo.
07
ottobre 2006
Luciano Crisostomi – Socialismo rivisitato
Dal 07 al 25 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRIMAVERA
Terni, Via Giordano Bruno, 3, (Terni)
Terni, Via Giordano Bruno, 3, (Terni)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 10/13 – 16/19
Vernissage
7 Ottobre 2006, ore 17
Autore
Curatore