Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Renate Bertlmann – Top U29
tre cicli fotografici di diverso formato realizzati tra il 2005 e il 2006 a Vienna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E’ un graditissimo ritorno quello di Renate Bertlmann allo Studio Tommaseo. Della celebre artista viennese, assente dallo spazio triestino da diversi anni, verrà infatti inaugurata, sabato 7 ottobre alle 18.30, una nuova installazione fotografica intitolata Top U29, comprendente tre cicli fotografici di diverso formato realizzati tra il 2005 e il 2006 a Vienna.
L’esposizione partecipa alla seconda edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa il 14 ottobre 2006 dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) e sostenuta dalla Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee (DARC) del Ministero per i beni e le attività culturali.
Organizzata da Trieste Contemporanea in co-produzione con lo Studio Tommaseo e in collaborazione con cyberlab.at, l’installazione della Bertlmann è il nuovo capitolo di un lavoro rigoroso ed appassionato che da tempo l’artista conduce indagando la tematica della sessualità e i suoi risvolti sociali e politici.
La vicenda della speciale coppia di bambole documentata dalle immagini fotografiche e narrata dall’artista con lucido distacco, ci conduce all’interno di un ambiente familiare che improvvisamente comincia a trasformarsi in altro da sé, assumendo i connotati stranianti di un incubo in cui convivono le paure, i sogni e i desideri dei personaggi. La metamorfosi che investe la coppia, i particolari oggetti che li circonda ed i cibi che vanno a comporsi sotto l’effetto di questo curioso “incantesimo” vengono filtrati con la consueta dose di ironia dall’occhio impietoso della Bertlmann. Nel registrare le fasi salienti di questo progressivo ed ineffabile mutamento e dirottando la normale routine della vita di tutti i giorni in una dimensione sospesa tra il sogno e la profonda inquietudine, l’artista riesce nel difficile compito di far affiorare la contraddizione insita in qualsivoglia pretesa di “normalità”.
Nata a Vienna nel 1943, Renate Bertlmann termina gli studi all’Accademia di Belle Arti di Vienna nel 1970. Parallelamente all’attività di docente all’interno della stessa Accademia, dai primi anni ’70 inizia una fervida attività espositiva che la porterà all’utilizzo di mezzi espressivi quali il disegno, la pittura, l’installazione, la fotografia, il video, la performance, l’evento multimediale e la scrittura. Nel 1982 abbandona la carriera di docente per dedicarsi esclusivamente a quella di artista. Tra le numerose esposizioni personali e collettive ricordiamo: St. Stephan, Vienna (1975) Galleria Tommaseo, Trieste (1976 e 1978), Kunsthalle, Düsseldorf (1978), Fotobiennale Secession, Vienna (1981), Museum of Modern Art, Vienna (1984), Museum Villa Stuck, München (1986), Austrian Kunstsalon, Graz (1988), AMO ERGO SUM, Secession, Vienna (1989), NGBK, Berlin (1991), Galerie Faber, Vienna (1994) Museum der Wahrnehmung, Graz (1997), Fotogalerie, Wien (2002), Museum Moderner Kunst Stiftung Wörlen, Passau (2004), Frauenbad, Baden (2005).
L’esposizione partecipa alla seconda edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa il 14 ottobre 2006 dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) e sostenuta dalla Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee (DARC) del Ministero per i beni e le attività culturali.
Organizzata da Trieste Contemporanea in co-produzione con lo Studio Tommaseo e in collaborazione con cyberlab.at, l’installazione della Bertlmann è il nuovo capitolo di un lavoro rigoroso ed appassionato che da tempo l’artista conduce indagando la tematica della sessualità e i suoi risvolti sociali e politici.
La vicenda della speciale coppia di bambole documentata dalle immagini fotografiche e narrata dall’artista con lucido distacco, ci conduce all’interno di un ambiente familiare che improvvisamente comincia a trasformarsi in altro da sé, assumendo i connotati stranianti di un incubo in cui convivono le paure, i sogni e i desideri dei personaggi. La metamorfosi che investe la coppia, i particolari oggetti che li circonda ed i cibi che vanno a comporsi sotto l’effetto di questo curioso “incantesimo” vengono filtrati con la consueta dose di ironia dall’occhio impietoso della Bertlmann. Nel registrare le fasi salienti di questo progressivo ed ineffabile mutamento e dirottando la normale routine della vita di tutti i giorni in una dimensione sospesa tra il sogno e la profonda inquietudine, l’artista riesce nel difficile compito di far affiorare la contraddizione insita in qualsivoglia pretesa di “normalità”.
Nata a Vienna nel 1943, Renate Bertlmann termina gli studi all’Accademia di Belle Arti di Vienna nel 1970. Parallelamente all’attività di docente all’interno della stessa Accademia, dai primi anni ’70 inizia una fervida attività espositiva che la porterà all’utilizzo di mezzi espressivi quali il disegno, la pittura, l’installazione, la fotografia, il video, la performance, l’evento multimediale e la scrittura. Nel 1982 abbandona la carriera di docente per dedicarsi esclusivamente a quella di artista. Tra le numerose esposizioni personali e collettive ricordiamo: St. Stephan, Vienna (1975) Galleria Tommaseo, Trieste (1976 e 1978), Kunsthalle, Düsseldorf (1978), Fotobiennale Secession, Vienna (1981), Museum of Modern Art, Vienna (1984), Museum Villa Stuck, München (1986), Austrian Kunstsalon, Graz (1988), AMO ERGO SUM, Secession, Vienna (1989), NGBK, Berlin (1991), Galerie Faber, Vienna (1994) Museum der Wahrnehmung, Graz (1997), Fotogalerie, Wien (2002), Museum Moderner Kunst Stiftung Wörlen, Passau (2004), Frauenbad, Baden (2005).
07
ottobre 2006
Renate Bertlmann – Top U29
Dal 07 ottobre al 03 dicembre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
STUDIO TOMMASEO
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 17-20
Vernissage
7 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore