Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bean One – Breathe
una mostra di tele titolata Breathe, che incarna la naturale evoluzione del suo precedente periodo creativo e vede nelle raffinate o spinose geometrie della natura stessa una valida fonte d’ispirazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Biokip Gallery apre le sue porte dal 16-10 al 29-10 per ospitare i lavori di Bean One in una mostra di tele titolata Breathe, che incarna la naturale evoluzione del suo precedente periodo creativo e vede nelle raffinate o spinose geometrie della natura stessa una valida fonte d’ispirazione.
Se Luca nasce a Milano nel 1978 quello che tutti conoscono come Bean invece inizia a imporsi verso la metà degli anni ’90, così sui muri della città come anche sul metallo dei vagoni ferroviari. L’insana passione per lettere e colori lo porta a diventare uno dei nomi più conosciuti e influenti nell’ambiente del writing italiano. Più avanti la sua vera e propria ossessione per la calligrafia e il lettering soprattutto lo trascina verso il termine degli studi di grafica per poi condurlo nel 2003 a fondare con Rae Martini e Marco Klefisch il collettivo Rebel Ink, che basa il proprio lavoro su performance live dove writing, lettering e calligrafia s’intrecciano e si completano a vicenda. Bean scrive, disegna e dipinge quasi senza sosta, le sue mani sono sempre sporche d’inchiostro.
In “Breathe” Bean si serve delle particolari forme a cui la fauna naturale dà vita quotidianamente, le assimila e le rielabora regalandole e relegandole poi ai bordi della tela come design floreali dove imparano a convivere pistilli e petali di diverse specie. Anche le lettere compaiono, come sempre, nei suoi lavori ma s’impigliano tra i tanti fiori e rami, stridono o strisciano silenziose a volte e altre invece si scontrano tra loro in modo così rumoroso da arrivare anche a comporre parole sconvenienti.
“Breathe” come respiro della tela stessa. I colori aumentano di grado in grado, si scaldano appena posati, mentre la preferenza per un segno netto e pulito non lascia neanche un respiro a incertezze, neanche grafiche. Tutta l’attenzione di Bean si focalizza su una sola zona della tela, quasi a volerla studiare con ordinata compostezza, senza fretta. Così il resto può finalmente permettersi di respirare.
Se Luca nasce a Milano nel 1978 quello che tutti conoscono come Bean invece inizia a imporsi verso la metà degli anni ’90, così sui muri della città come anche sul metallo dei vagoni ferroviari. L’insana passione per lettere e colori lo porta a diventare uno dei nomi più conosciuti e influenti nell’ambiente del writing italiano. Più avanti la sua vera e propria ossessione per la calligrafia e il lettering soprattutto lo trascina verso il termine degli studi di grafica per poi condurlo nel 2003 a fondare con Rae Martini e Marco Klefisch il collettivo Rebel Ink, che basa il proprio lavoro su performance live dove writing, lettering e calligrafia s’intrecciano e si completano a vicenda. Bean scrive, disegna e dipinge quasi senza sosta, le sue mani sono sempre sporche d’inchiostro.
In “Breathe” Bean si serve delle particolari forme a cui la fauna naturale dà vita quotidianamente, le assimila e le rielabora regalandole e relegandole poi ai bordi della tela come design floreali dove imparano a convivere pistilli e petali di diverse specie. Anche le lettere compaiono, come sempre, nei suoi lavori ma s’impigliano tra i tanti fiori e rami, stridono o strisciano silenziose a volte e altre invece si scontrano tra loro in modo così rumoroso da arrivare anche a comporre parole sconvenienti.
“Breathe” come respiro della tela stessa. I colori aumentano di grado in grado, si scaldano appena posati, mentre la preferenza per un segno netto e pulito non lascia neanche un respiro a incertezze, neanche grafiche. Tutta l’attenzione di Bean si focalizza su una sola zona della tela, quasi a volerla studiare con ordinata compostezza, senza fretta. Così il resto può finalmente permettersi di respirare.
16
ottobre 2006
Bean One – Breathe
Dal 16 al 29 ottobre 2006
giovane arte
Location
RMX-SHOP – BIOKIP GALLERY
Milano, Via Angelo Della Pergola, 3, (Milano)
Milano, Via Angelo Della Pergola, 3, (Milano)
Autore