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Giangiacomo Merli – Un Maestro a Milano
Questa mostra dal titolo “Giangiacomo Merli.Un Maestro a Milano” è la quinta del nuovo percorso, ed è già una novità in quanto si veicolano a Roma nomi dell’arte contemporanea di significativo rilievo, ma essi evidenziano e mettono in luce gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio
Comunicato stampa
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Ha preso il via , all’interno dell’Anfiteatro della Cultura del “CENTRALE” di Roma il nuovo progetto,annata 2006, dal titolo ICONE CONTEMPORANEE, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre storico dell’arte Prof. Carlo Franza,che segue i precedenti progetti “ Strade d‘Europa “ (2004) e “Belvedere” (2005) Questa mostra dal titolo “Giangiacomo Merli.Un Maestro a Milano” è la quinta del nuovo percorso, ed è già una novità in quanto si veicolano a Roma nomi dell’arte contemporanea di significativo rilievo, ma essi evidenziano e mettono in luce gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio.
L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo”Giangiacomo Merli.Un Maestro a Milano ” , riunisce quaranta opere dell’artista italiano, maestro indiscusso, che irrompe sulla scena artistica europea tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi del Sessanta del Novecento, sotto la spinta di un linguaggio pittorico fortemente nuovo, tra realtà e impressione , divenendone figura miliare nel panorama contemporaneo.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza degli eredi che firmeranno i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali.
Scrive Carlo Franza:” Merli non ha mai tradito la pittura,vi è rimasto fedele , mosso solo da emozioni e occasioni neoromantiche con talune punte di realismo esistenziale(si osservino“ i suonatori di fisarmonica”), lasciandoci ritratti , nature morte e paesaggi di grande valore. Maestro nel disegno e nel colore; dai bellissimi disegni di nudi, capaci di raccontarci, come “Matilde” del ’34 e “Ines” del 1968 ,volumetrie e classicità,fino ai ritratti dove perviene a uno schema psicologico di forte commozione. Nei suoi quadri si leggono i sentimenti delle cose raffigurate. Quando dipingeva non aveva ripensamenti, la pennellata scendeva leggera a segnare un farfallio di colori che costruivano poi il paesaggio. Paesaggi d’Italia , eppoi Milano, la sua città che adorava e che ha colto in mille dipinti ad olio,specie nei parchi cittadini,nei giardini in fiore,dove il variare delle stagioni gli dettava quell’universo di colori. Giardini,fiori e grandi alberi hanno trovato in Merli un poeta assoluto. Pochi a Milano hanno saputo descrivere nei paesaggi, che sembrano finestre catturate dall’occhio, una vibrazione cromatica così carica di accensioni,e coloriture di luce capaci di portare la realtà verso un traguardo di sogno”.
Biografia
Giangiacomo Merli(Reggio Emilia 1914 - Milano 1998) è stato uno dei più delicati maestri della pittura lombarda,avendo studiato a Brera con Aldo Carpi e frequentato lo studio di C. Carrà e di A. Funi. Ha respirato il “realismo esistenziale”, prima di volgersi a una pittura di matrice francese. Pittore di chiara fama, ricordato soprattutto come il pittore dei giardini di Milano, dopo la seconda guerra mondiale,tornato dall’internamento nel cantone svizzero tedesco, ha inventato un’agenzia di pubblicità ,prima di svolgere relazioni per l’Alemagna.E’ stato giornalista professionista ed amico di W. Molino, di P.Annigoni,dei Colla. Dalla prima personale alla galleria Gussoni di Milano nel 1952 ,fino all’ultima che si è tenuta alla San Vidal di Venezia nel 1992,l’intero percorso scandisce una poetica singolare,una serie di temi dove figure e paesaggio sentono il variare delle stagioni.
L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo”Giangiacomo Merli.Un Maestro a Milano ” , riunisce quaranta opere dell’artista italiano, maestro indiscusso, che irrompe sulla scena artistica europea tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi del Sessanta del Novecento, sotto la spinta di un linguaggio pittorico fortemente nuovo, tra realtà e impressione , divenendone figura miliare nel panorama contemporaneo.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza degli eredi che firmeranno i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali.
Scrive Carlo Franza:” Merli non ha mai tradito la pittura,vi è rimasto fedele , mosso solo da emozioni e occasioni neoromantiche con talune punte di realismo esistenziale(si osservino“ i suonatori di fisarmonica”), lasciandoci ritratti , nature morte e paesaggi di grande valore. Maestro nel disegno e nel colore; dai bellissimi disegni di nudi, capaci di raccontarci, come “Matilde” del ’34 e “Ines” del 1968 ,volumetrie e classicità,fino ai ritratti dove perviene a uno schema psicologico di forte commozione. Nei suoi quadri si leggono i sentimenti delle cose raffigurate. Quando dipingeva non aveva ripensamenti, la pennellata scendeva leggera a segnare un farfallio di colori che costruivano poi il paesaggio. Paesaggi d’Italia , eppoi Milano, la sua città che adorava e che ha colto in mille dipinti ad olio,specie nei parchi cittadini,nei giardini in fiore,dove il variare delle stagioni gli dettava quell’universo di colori. Giardini,fiori e grandi alberi hanno trovato in Merli un poeta assoluto. Pochi a Milano hanno saputo descrivere nei paesaggi, che sembrano finestre catturate dall’occhio, una vibrazione cromatica così carica di accensioni,e coloriture di luce capaci di portare la realtà verso un traguardo di sogno”.
Biografia
Giangiacomo Merli(Reggio Emilia 1914 - Milano 1998) è stato uno dei più delicati maestri della pittura lombarda,avendo studiato a Brera con Aldo Carpi e frequentato lo studio di C. Carrà e di A. Funi. Ha respirato il “realismo esistenziale”, prima di volgersi a una pittura di matrice francese. Pittore di chiara fama, ricordato soprattutto come il pittore dei giardini di Milano, dopo la seconda guerra mondiale,tornato dall’internamento nel cantone svizzero tedesco, ha inventato un’agenzia di pubblicità ,prima di svolgere relazioni per l’Alemagna.E’ stato giornalista professionista ed amico di W. Molino, di P.Annigoni,dei Colla. Dalla prima personale alla galleria Gussoni di Milano nel 1952 ,fino all’ultima che si è tenuta alla San Vidal di Venezia nel 1992,l’intero percorso scandisce una poetica singolare,una serie di temi dove figure e paesaggio sentono il variare delle stagioni.
30
settembre 2006
Giangiacomo Merli – Un Maestro a Milano
Dal 30 settembre al 07 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
TEATRO RICCARDI
Roma, Via Celsa, 6, (Roma)
Roma, Via Celsa, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica dalle ore 18 alle 2
Vernissage
30 Settembre 2006, ore 19-22
Autore
Curatore