Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pietro Sormani – Pre-Testi
Con questa mostra Pietro Sormani avverte la necessità di fare marcia indietro, dal testo alla pagina scritta, dalla pagina scritta alla parola, dalla parola alla lettera e infine dalla lettera al segno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria d’Arte Contemporanea Undergallery di Daverio, in provincia di Varese, si qualifica per un’attività espositiva che, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla grafica all’installazione, privilegia le ricerche più attuali, in un confronto serrato tra artisti di qualunque contesto geografico, uniti da professionalità e serietà d’intenti: tecniche vecchie e nuove, materiali nobili e non, per un’attività che dalla figurazione giunge all’astrazione, al collage, alla performance, alla scrittura.
Sotto la direzione di Raffaella Silbernagl, già titolare della Galleria Silbernagl, sita a Daverio (Va) e a Milano, hanno esposto qualificati artisti tra i quali: Bruno Ceccobelli, Gianmarco Montesano, Silvio Monti, Luca Lischetti, Michelangelo Galliani, Giovanni Giannini, Silvio Merlino, Gianluigi Bellorini.
L’esposizione che s’inaugura sabato 16 settembre vuole focalizzare la posizione artistica di PIETRO SORMANI all’interno di quella corrente artistica che privilegia la scrittura e il segno.
Nato a Milano nel 1933, Pietro Sormani ha avuto nella vita due passioni: la scrittura e la pittura. Diventato giornalista, ha soggiornato per molti anni all’estero, lavorando come corrispondente e inviato speciale di un grande quotidiano. Soltanto più tardi, rientrato in Italia, si è dedicato completamente alla pittura. Ha preso parte a numerose mostre personali e collettive, a Milano
( Studio D’Ars 1997, Avida Dollars 1998, Galleria Vinciana 2000), a Torino ( Artissima 1999 e 2000), a New York ( Cast Iron Gallery 1999), a Varese ( Galleria Arte +), al Chiostro di Voltorre (Va) nel contesto della mostra L’Oroblu nel 2003, alla Galleria Vinciana nel 2004 (personale), alla Galleria Cortina nel 2005 (personale) e nel contesto della mostra “Vizi e Virtù, omaggio a Piero Chiara”, allestita alle Serre di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese.
Difficile dire se Pietro Sormani è più giornalista o più artista. La parola e la pittura lo hanno accompagnato nelle sue esperienze e nei suoi viaggi con diversa intensità: se la pittura è stata un sogno fin dall’infanzia, messo nel cassetto all’età di 15 anni e tirato fuori a 50. A un certo punto, gli è sembrato che la pittura che, avvalendosi di segni elementari, di scritte e immagini, potesse diventare racconto, narrazione di azioni ed emozioni, di fatti e di misfatti, di violenze e di utopie.
Con questa mostra Pietro Sormani avverte la necessità di fare marcia indietro, dal testo alla pagina scritta, dalla pagina scritta alla parola, dalla parola alla lettera e infine dalla lettera al segno.
Un processo a ritroso che vede un uomo colto e maturo impegnato in una ricognizione dei germi dell’espressione, dopo anni di accumulo di esperienze, di parole, di frasi e di immagini. Una riconquista, da adulti, di una dimensione semplice e originaria, all’insegna della massima libertà e della massima spontaneità. “Un’esplorazione del mondo interiore, alla ricerca di quella primaria freschezza” – scrive Luciana Schiroli nel testo critico-“ una volontà di abbandonare l’estroversione verso il mondo e le persone per guardarsi dentro, per trovare, nel silenzio del sé, altre sinfonie, di segno e colore, ancora immuni da usi e abusi, di contaminazioni e condizionamenti: perché nell’essenza della parola c’è l’essenza della libertà”.
Sotto la direzione di Raffaella Silbernagl, già titolare della Galleria Silbernagl, sita a Daverio (Va) e a Milano, hanno esposto qualificati artisti tra i quali: Bruno Ceccobelli, Gianmarco Montesano, Silvio Monti, Luca Lischetti, Michelangelo Galliani, Giovanni Giannini, Silvio Merlino, Gianluigi Bellorini.
L’esposizione che s’inaugura sabato 16 settembre vuole focalizzare la posizione artistica di PIETRO SORMANI all’interno di quella corrente artistica che privilegia la scrittura e il segno.
Nato a Milano nel 1933, Pietro Sormani ha avuto nella vita due passioni: la scrittura e la pittura. Diventato giornalista, ha soggiornato per molti anni all’estero, lavorando come corrispondente e inviato speciale di un grande quotidiano. Soltanto più tardi, rientrato in Italia, si è dedicato completamente alla pittura. Ha preso parte a numerose mostre personali e collettive, a Milano
( Studio D’Ars 1997, Avida Dollars 1998, Galleria Vinciana 2000), a Torino ( Artissima 1999 e 2000), a New York ( Cast Iron Gallery 1999), a Varese ( Galleria Arte +), al Chiostro di Voltorre (Va) nel contesto della mostra L’Oroblu nel 2003, alla Galleria Vinciana nel 2004 (personale), alla Galleria Cortina nel 2005 (personale) e nel contesto della mostra “Vizi e Virtù, omaggio a Piero Chiara”, allestita alle Serre di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese.
Difficile dire se Pietro Sormani è più giornalista o più artista. La parola e la pittura lo hanno accompagnato nelle sue esperienze e nei suoi viaggi con diversa intensità: se la pittura è stata un sogno fin dall’infanzia, messo nel cassetto all’età di 15 anni e tirato fuori a 50. A un certo punto, gli è sembrato che la pittura che, avvalendosi di segni elementari, di scritte e immagini, potesse diventare racconto, narrazione di azioni ed emozioni, di fatti e di misfatti, di violenze e di utopie.
Con questa mostra Pietro Sormani avverte la necessità di fare marcia indietro, dal testo alla pagina scritta, dalla pagina scritta alla parola, dalla parola alla lettera e infine dalla lettera al segno.
Un processo a ritroso che vede un uomo colto e maturo impegnato in una ricognizione dei germi dell’espressione, dopo anni di accumulo di esperienze, di parole, di frasi e di immagini. Una riconquista, da adulti, di una dimensione semplice e originaria, all’insegna della massima libertà e della massima spontaneità. “Un’esplorazione del mondo interiore, alla ricerca di quella primaria freschezza” – scrive Luciana Schiroli nel testo critico-“ una volontà di abbandonare l’estroversione verso il mondo e le persone per guardarsi dentro, per trovare, nel silenzio del sé, altre sinfonie, di segno e colore, ancora immuni da usi e abusi, di contaminazioni e condizionamenti: perché nell’essenza della parola c’è l’essenza della libertà”.
16
settembre 2006
Pietro Sormani – Pre-Testi
Dal 16 al 24 settembre 2006
arte contemporanea
Location
UNDERGALLERY
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Orario di apertura
sabato e domenica 15-19
Vernissage
16 Settembre 2006, ore 16.30
Autore