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Birgit Dieker – Headhunting
Al centro della ricerca artistica di Birgit Dieker vi è l’invenzione di sculture antropomorfe che si muovono nel campo minato tra esperienza personale e impronta sociale
Comunicato stampa
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Al centro della ricerca artistica di Birgit Dieker vi è l’invenzione di sculture antropomorfe che si muovono nel campo minato tra esperienza personale e impronta sociale, tra aspetti medico-biologici e storico-culturali. Spesso la sua opera ruota attorno a temi quali il rapporto tra sessi e le specificità dei sessi.
Nell’ambito del tema del corpo assumono un ruolo fondamentale la polarità tra interno ed esterno, il limite tra visibile e invisibile. Si tratta della corrispondenza tra anima e corpo, tra forma esterna e stato interiore. Questo confine può apparire labile, fragile e filigranato, grottescamente deformato oppure imbottito e tenace. I metodi artistici corrispondono qui a valori empirici corporei.
Tipico dell’opera di Birgit Dieker è l’utilizzo dei materiali più disparati. Oltre a tessuti, cuoio o pelli (guaine impermeabilizzanti in bitume per tetti), si possono trovare anche oggetti reali tratti dalla vita quotidiana, quali capelli, tute da motociclista o salvagente. Al di là della percezione sensibile dei diversi stimoli materiali, Birgit Dieker crea un percorso verso un intreccio di rapporti fondato sulle associazioni. Il materiale non crea solo sculture, ma esiste anche in sé ed assume funzioni contenutistiche. Può essere in linea con il tema affrontato, ma anche aggiungere dimensioni contenutistiche e contribuire al paradosso.
La mostra “Headhunting“, oltre che su disegni e un murale in cinque parti composto da crani di caprioli e bendaggi (“Heile, Heile“, 2006), è incentrata su una serie di sette teste: sculture di stoffa alte circa 50 cm, esposte su piedistalli.
Capi di abbigliamento indossati sono qui stati rielaborati. L’abito come materiale scultoreo e inteso come incarnazione della “seconda pelle” serve a proteggere, ma funge anche da maschera e messa in scena di sé. Simbolizza la tensione tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, tra avvolgere e svelare.
Analogamente alle bucce delle cipolle o agli anelli annuali di un albero, le teste sono composte da innumerevoli strati di stoffa. Intagli profondi, buchi e sbucciature mostrano la struttura sviluppata. Come strati della vita, poggiano l'uno sull'altro in modo che nel dopo si possa di nuovo ritrovare il prima, non come qualcosa di logorato ed eliminato, ma di attuale e vitale. Il principio dell'incrisalidamento del bozzolo si contrappone a quello dell’apertura e della messa a nudo. Gli incavi minano la predominanza dei gusci esterni e si creano punti aperti che appaiono fragili, vulnerabili e messi in pericolo. Tutti i tratti di un volto o di una personalità sembrano essere respinti nella densa massa della testa. Malgrado le denudazioni e le aperture verso l’esterno, l’intimo più profondo rimane protetto.
BIRGIT DIEKER
1969
Born in Gescher/Westfalen
Lives and works in Berlin.
1990 - 99 Studied German Language and Literature at the Technical University of Berlin and Art Pedagogy at the Hochschule der Künste (Academy of Arts), Berlin
2002 Prize awarded by the Ilse-Augustin-Foundation to support fine
2001 Bernhard-Heiliger-emerging artists scholarship, Berlin
1999 Georg-Meistermann-scholarship, Bonn
1998 1st prize Kunst-Wettbewerb im Europa-Center, Berlin (with J. Lange)
1997 Cusanuswerk scholarship, Bonn
1993 - 99 Sculpture studies in the class of Prof. Michael Schoenholtz,
Hochschule der Künste (Academy of Arts Berlin), master studies
1993 Participation in the exchange programme of the Hochschule der Künste Berlin (Academy of Arts Berlin) with the Central Saint Martins College of Art and Design London
Central Saint Martins College of Art and Design London
1990 - 99 Studied German Language and Literature at the Technical University of Berlin and Art Pedagogy at the Hochschule der Künste (Academy of Arts), Berlin
Exhibitions (selection)
2006 Galerie Nadine et Tom Verdier, Paris, France (solo exhibition)
Headhunting, AMT Gallery, Como, Italy (solo exhibition)
Medizin im Spiegel der zeitgenössischen Kunst, Kunst-Museum Ahlen
2005 Fraktale IV - tod, Palast der Republik, Berlin
Galerie Volker Diehl, Berlin (solo exhibition )
2004 Hair, The Tang Teaching Museum and Art Gallery at Skidmore College,
Saratoga Springs, NY
Junge Akademie 2004, Akademie der Künste (Academy of Arts), Berlin
2003- 04 Flexible 4, The Whitworth Art Gallery, Manchester,
Nederlands Textielmuseum, Tilburg,
Brandts Klaedefabrik, Odense (Denmark),
State Gallery at Oberösterreichischen Landesmuseum, Linz
2003 Beelden van Zee, Bergkerk Deventer,
from the collection of the Museum Beelden aan Zee, Scheveningen
Corporal Identity, 9th Triennale für Form und Inhalte,
Museum for Applied Arts, Frankfurt a.M., Klingspohr Museum, Offenbach,
Museum of Arts and Design, New York
Blutsbande, Märkisches Museum, Berlin (solo exhibiiton)
Stoffwechsel, Kunstverein Wolfenbüttel (solo exhibiiton)
2002 HICETNUNC - Rassegna di Arte Contemporanea,
Villa Manin Di Passariano, Italy
Die Autopsie des Schönen, Junge Kunst e.V., Wolfsburg (solo exhibiiton)
Fraktale III – Faktor Transzendenz, Rohbau U-Bahnhof Reichstag, Berlin
Kardio, Galerie Volker Diehl, Berlin (solo exhibiiton)
2001 Fraktale II – Mensch baut Mensch, Pfefferberg, Berlin
2000 Von Haus zu Haus, 29. exhibition of the West German Artist’s Association,
Lüdenscheid
Presentation 01 No5, Kunst und Mode, Galerie PICTURE show, Berlin
1999 Gruene Neune, Westfälischer Kunstverein, Münster
Junge Akademie in der Galerie Buch, Akademie der Künste
(Academy of Art), Berlin
Garde-Robe, Busche Galerie, Berlin (solo exhibition)
1998 Madonna & Co, Female Icons, Galerie Christa Burger, Munich
Nell’ambito del tema del corpo assumono un ruolo fondamentale la polarità tra interno ed esterno, il limite tra visibile e invisibile. Si tratta della corrispondenza tra anima e corpo, tra forma esterna e stato interiore. Questo confine può apparire labile, fragile e filigranato, grottescamente deformato oppure imbottito e tenace. I metodi artistici corrispondono qui a valori empirici corporei.
Tipico dell’opera di Birgit Dieker è l’utilizzo dei materiali più disparati. Oltre a tessuti, cuoio o pelli (guaine impermeabilizzanti in bitume per tetti), si possono trovare anche oggetti reali tratti dalla vita quotidiana, quali capelli, tute da motociclista o salvagente. Al di là della percezione sensibile dei diversi stimoli materiali, Birgit Dieker crea un percorso verso un intreccio di rapporti fondato sulle associazioni. Il materiale non crea solo sculture, ma esiste anche in sé ed assume funzioni contenutistiche. Può essere in linea con il tema affrontato, ma anche aggiungere dimensioni contenutistiche e contribuire al paradosso.
La mostra “Headhunting“, oltre che su disegni e un murale in cinque parti composto da crani di caprioli e bendaggi (“Heile, Heile“, 2006), è incentrata su una serie di sette teste: sculture di stoffa alte circa 50 cm, esposte su piedistalli.
Capi di abbigliamento indossati sono qui stati rielaborati. L’abito come materiale scultoreo e inteso come incarnazione della “seconda pelle” serve a proteggere, ma funge anche da maschera e messa in scena di sé. Simbolizza la tensione tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, tra avvolgere e svelare.
Analogamente alle bucce delle cipolle o agli anelli annuali di un albero, le teste sono composte da innumerevoli strati di stoffa. Intagli profondi, buchi e sbucciature mostrano la struttura sviluppata. Come strati della vita, poggiano l'uno sull'altro in modo che nel dopo si possa di nuovo ritrovare il prima, non come qualcosa di logorato ed eliminato, ma di attuale e vitale. Il principio dell'incrisalidamento del bozzolo si contrappone a quello dell’apertura e della messa a nudo. Gli incavi minano la predominanza dei gusci esterni e si creano punti aperti che appaiono fragili, vulnerabili e messi in pericolo. Tutti i tratti di un volto o di una personalità sembrano essere respinti nella densa massa della testa. Malgrado le denudazioni e le aperture verso l’esterno, l’intimo più profondo rimane protetto.
BIRGIT DIEKER
1969
Born in Gescher/Westfalen
Lives and works in Berlin.
1990 - 99 Studied German Language and Literature at the Technical University of Berlin and Art Pedagogy at the Hochschule der Künste (Academy of Arts), Berlin
2002 Prize awarded by the Ilse-Augustin-Foundation to support fine
2001 Bernhard-Heiliger-emerging artists scholarship, Berlin
1999 Georg-Meistermann-scholarship, Bonn
1998 1st prize Kunst-Wettbewerb im Europa-Center, Berlin (with J. Lange)
1997 Cusanuswerk scholarship, Bonn
1993 - 99 Sculpture studies in the class of Prof. Michael Schoenholtz,
Hochschule der Künste (Academy of Arts Berlin), master studies
1993 Participation in the exchange programme of the Hochschule der Künste Berlin (Academy of Arts Berlin) with the Central Saint Martins College of Art and Design London
Central Saint Martins College of Art and Design London
1990 - 99 Studied German Language and Literature at the Technical University of Berlin and Art Pedagogy at the Hochschule der Künste (Academy of Arts), Berlin
Exhibitions (selection)
2006 Galerie Nadine et Tom Verdier, Paris, France (solo exhibition)
Headhunting, AMT Gallery, Como, Italy (solo exhibition)
Medizin im Spiegel der zeitgenössischen Kunst, Kunst-Museum Ahlen
2005 Fraktale IV - tod, Palast der Republik, Berlin
Galerie Volker Diehl, Berlin (solo exhibition )
2004 Hair, The Tang Teaching Museum and Art Gallery at Skidmore College,
Saratoga Springs, NY
Junge Akademie 2004, Akademie der Künste (Academy of Arts), Berlin
2003- 04 Flexible 4, The Whitworth Art Gallery, Manchester,
Nederlands Textielmuseum, Tilburg,
Brandts Klaedefabrik, Odense (Denmark),
State Gallery at Oberösterreichischen Landesmuseum, Linz
2003 Beelden van Zee, Bergkerk Deventer,
from the collection of the Museum Beelden aan Zee, Scheveningen
Corporal Identity, 9th Triennale für Form und Inhalte,
Museum for Applied Arts, Frankfurt a.M., Klingspohr Museum, Offenbach,
Museum of Arts and Design, New York
Blutsbande, Märkisches Museum, Berlin (solo exhibiiton)
Stoffwechsel, Kunstverein Wolfenbüttel (solo exhibiiton)
2002 HICETNUNC - Rassegna di Arte Contemporanea,
Villa Manin Di Passariano, Italy
Die Autopsie des Schönen, Junge Kunst e.V., Wolfsburg (solo exhibiiton)
Fraktale III – Faktor Transzendenz, Rohbau U-Bahnhof Reichstag, Berlin
Kardio, Galerie Volker Diehl, Berlin (solo exhibiiton)
2001 Fraktale II – Mensch baut Mensch, Pfefferberg, Berlin
2000 Von Haus zu Haus, 29. exhibition of the West German Artist’s Association,
Lüdenscheid
Presentation 01 No5, Kunst und Mode, Galerie PICTURE show, Berlin
1999 Gruene Neune, Westfälischer Kunstverein, Münster
Junge Akademie in der Galerie Buch, Akademie der Künste
(Academy of Art), Berlin
Garde-Robe, Busche Galerie, Berlin (solo exhibition)
1998 Madonna & Co, Female Icons, Galerie Christa Burger, Munich
16
settembre 2006
Birgit Dieker – Headhunting
Dal 16 settembre al 21 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
AMT | TORRI & GEMINIAN
Milano, Via Fratelli Bressan, 15, (Milano)
Milano, Via Fratelli Bressan, 15, (Milano)
Orario di apertura
mart-sab 15-19
Vernissage
16 Settembre 2006, ore 17-21
Autore