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Agnese Marcassoli – Donne e madonne
Il titolo è un tema caro alla Marcassoli…le donne, …fino alla sublimazione della femminilità con la Madonna
Comunicato stampa
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La mostra itinerante “Donne e Madonne” di Agnese Marcassoli, iniziata ad Urbino in aprile, a luglio ad Annone Brianza, si conclude a settembre nella città di Biella. Il titolo è un tema caro alla Marcassoli…le donne, ...fino alla sublimazione della femminilità con la Madonna.
Un concetto cattolico inscrivibile alla cultura di cui facciamo parte, ma sicuramente legato ad un'esigenza, ad un rapporto spirituale che unisce la pittrice a questa figura, al suo desiderio di rappresentarne una tutta sua, dolce e regale allo stesso tempo. Di fronte alle sue figure ognuno può rimanere colpito, incuriosito, perché no, emozionato: vuoi per la minuziosità delle decorazioni, o per il riconoscersi e riconoscere nelle forme morbide l'idea più vera della femminilità, il richiamo alla maternità. Soprattutto nell'ultimo periodo, Agnese gioca con le sue donne, usando colori a volte sgargianti, accesi, nella composizione grafica dei suoi quadri, con tagli d'impostazione dell'opera pensati ed equilibrati. I particolari dei corpi, i visi tagliati, non sono una violenza, anzi lasciano all'immaginazione dello spettatore la possibilità di completare l'opera. Nella sua parzialità c'è tutta la completezza della figura.
Co-protagonisti delle opere sono gli sfondi che accompagnano queste figure: molto ricchi, d'oro e di decorazioni particolari e dettagliate rese grazie all'utilizzo di una tecnica finissima; il richiamano ai broccati, per certi versi barocchi, di estrema raffinatezza. La conoscenza dei grandi dell' arte è fondamentale, ma interessante è riconoscere che i suoi quadri non sono Giotto, non sono Gauguin e nemmeno Klimt, il suo modo di dipingere è unico e personale anche di fronte a questi geni.
Un concetto cattolico inscrivibile alla cultura di cui facciamo parte, ma sicuramente legato ad un'esigenza, ad un rapporto spirituale che unisce la pittrice a questa figura, al suo desiderio di rappresentarne una tutta sua, dolce e regale allo stesso tempo. Di fronte alle sue figure ognuno può rimanere colpito, incuriosito, perché no, emozionato: vuoi per la minuziosità delle decorazioni, o per il riconoscersi e riconoscere nelle forme morbide l'idea più vera della femminilità, il richiamo alla maternità. Soprattutto nell'ultimo periodo, Agnese gioca con le sue donne, usando colori a volte sgargianti, accesi, nella composizione grafica dei suoi quadri, con tagli d'impostazione dell'opera pensati ed equilibrati. I particolari dei corpi, i visi tagliati, non sono una violenza, anzi lasciano all'immaginazione dello spettatore la possibilità di completare l'opera. Nella sua parzialità c'è tutta la completezza della figura.
Co-protagonisti delle opere sono gli sfondi che accompagnano queste figure: molto ricchi, d'oro e di decorazioni particolari e dettagliate rese grazie all'utilizzo di una tecnica finissima; il richiamano ai broccati, per certi versi barocchi, di estrema raffinatezza. La conoscenza dei grandi dell' arte è fondamentale, ma interessante è riconoscere che i suoi quadri non sono Giotto, non sono Gauguin e nemmeno Klimt, il suo modo di dipingere è unico e personale anche di fronte a questi geni.
16
settembre 2006
Agnese Marcassoli – Donne e madonne
Dal 16 al 30 settembre 2006
arte contemporanea
Location
CIRCOLO CULTURALE ORTO DEGLI ANGELI
Biella, Via Orfanotrofio, 23a, (Biella)
Biella, Via Orfanotrofio, 23a, (Biella)
Vernissage
16 Settembre 2006, ore 18
Autore
Curatore