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Ringo of Dakar – Guerrieri
In questa personale alla Horti Lamiani – Bettivò l’artista presenta degli oli su tela ed un video che Dakar ha girato nei vicoli della vecchia Roma con l’intento di catturare l’anima del mondo
Comunicato stampa
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La galleria Horti Lamiani - Bettivò presenta dal prossimo 15 settembre la mostra Guerrieri dell’artista Ringo of Dakar a cura di Marta Massaioli coproduzione di Crudelia e Bettivò.
Ringo of Dakar è lo pseudonimo utilizzato dal giovane artista senegalese come elemento di sintesi che coniuga le sue origini africane con il nomadismo esistenziale e culturale della propria ricerca artistica.
In questa personale alla Horti Lamiani - Bettivò l’artista presenta degli oli su tela ed un video che Dakar ha girato nei vicoli della vecchia Roma con l’intento di catturare l’anima del mondo.
Guerrieri è un invito ad avventurarsi in un viaggio sciamanico ai confini spazio-temporali della percezione, è una password per accedere ad un approccio multidimensionale della realtà, per riconnettersi con il sacro fuoco della vita.
Una vecchia è la protagonista del video di Dakar; balla una danza, che il potere alchemico dell’artista trasforma in rituale sciamanico per accompagnare i visitatori in questo viaggio nei mondi paralleli, mentre le grandi tele raffiguranti guerrieri gloriosi si susseguono lungo le pareti della galleria cavalcando il ritmo del Drum, che amplifica i battiti del cuore e le vibrazioni della terra.
Le bombe dipinte dall’artista fanno deflagrare l’abito mentale, la maschera. Ora il nostro io giace a terra morto; sono teschi che Ringo of Dakar ha dipinto sulla tela, mescolando la controllata meditazione dell’olio con la lucente velocità dello spray, ricollegandosi alla tradizione Pop di Wharol, Schifano e Franco Angeli. Non c’è tempo, infatti, per una controllata lentezza, nel mondo contemporaneo dove i segni si sovrappongono l’un l’altro, l’immagine si autogenera, con prepotenza e lo spray ed il gesto carico di cromatismo sottolineano l’urgenza dell’essere. Anche l’oro, che emerge a sottolineare a volte i particolari di alcuni quadri, è usato nella sua valenza informale, sconnessa, con valore assolutamente simbolico ed alchemico. Nessun dramma, dunque, nessun tripudio d’angoscia neo-espressionista. Piuttosto, è necessario rompere gli argini innalzati dall’io per sfiorare la follia taumaturgica, lasciando fluire l’energia dell’universo attraverso gli infiniti rivoli dell’intuizione.
Quando ci sveglieremo dal trance la nostra coscienza sarà più ampia, i nostri spazi interni più estesi e lussureggianti.
La Horti Lamiani – Bettivò è situata in Via Giolitti, nel cuore multietnico di Roma, crocevia di mondi paralleli. Il Direttore Artistico Domenico Giglio, personaggio di spicco della cultura contemporanea, con questa mostra prosegue la linea d’impegno culturale, iniziata con le oramai notissime mostre “Inchiostro indelebile, Impronte a regola d’Arte” nella quale intellettuali da tutto il mondo ed anche personaggi politici, si sono schierati contro la legge Bossi Fini e “S/ago/me547” dedicata ai bambini che ogni giorno muoiono nel mondo per fame e guerre.
Guerrieri è la seconda personale di Ringo of Dakar in Italia, dopo quella che si è tenuta a Bologna presso l’Orfeo Hotel sempre nel 2006, e dopo la collettiva all’Una Tocque a cura di Federico Poletti
Ringo of Dakar è nato a Louga, figlio di un Imam, discende da una antica famiglia senegalese, lascia l’Africa all’età di 20 anni e si trasferisce a Parigi, dove conosce Malik Sibidè ed altri artisti ed intellettuali africani,con i quali intesse una profonda corrispondenza intellettuale. Dopo una breve parentesi a Berlino si trasferisce in Italia dove attualmente vive e lavora.
Ringo of Dakar è lo pseudonimo utilizzato dal giovane artista senegalese come elemento di sintesi che coniuga le sue origini africane con il nomadismo esistenziale e culturale della propria ricerca artistica.
In questa personale alla Horti Lamiani - Bettivò l’artista presenta degli oli su tela ed un video che Dakar ha girato nei vicoli della vecchia Roma con l’intento di catturare l’anima del mondo.
Guerrieri è un invito ad avventurarsi in un viaggio sciamanico ai confini spazio-temporali della percezione, è una password per accedere ad un approccio multidimensionale della realtà, per riconnettersi con il sacro fuoco della vita.
Una vecchia è la protagonista del video di Dakar; balla una danza, che il potere alchemico dell’artista trasforma in rituale sciamanico per accompagnare i visitatori in questo viaggio nei mondi paralleli, mentre le grandi tele raffiguranti guerrieri gloriosi si susseguono lungo le pareti della galleria cavalcando il ritmo del Drum, che amplifica i battiti del cuore e le vibrazioni della terra.
Le bombe dipinte dall’artista fanno deflagrare l’abito mentale, la maschera. Ora il nostro io giace a terra morto; sono teschi che Ringo of Dakar ha dipinto sulla tela, mescolando la controllata meditazione dell’olio con la lucente velocità dello spray, ricollegandosi alla tradizione Pop di Wharol, Schifano e Franco Angeli. Non c’è tempo, infatti, per una controllata lentezza, nel mondo contemporaneo dove i segni si sovrappongono l’un l’altro, l’immagine si autogenera, con prepotenza e lo spray ed il gesto carico di cromatismo sottolineano l’urgenza dell’essere. Anche l’oro, che emerge a sottolineare a volte i particolari di alcuni quadri, è usato nella sua valenza informale, sconnessa, con valore assolutamente simbolico ed alchemico. Nessun dramma, dunque, nessun tripudio d’angoscia neo-espressionista. Piuttosto, è necessario rompere gli argini innalzati dall’io per sfiorare la follia taumaturgica, lasciando fluire l’energia dell’universo attraverso gli infiniti rivoli dell’intuizione.
Quando ci sveglieremo dal trance la nostra coscienza sarà più ampia, i nostri spazi interni più estesi e lussureggianti.
La Horti Lamiani – Bettivò è situata in Via Giolitti, nel cuore multietnico di Roma, crocevia di mondi paralleli. Il Direttore Artistico Domenico Giglio, personaggio di spicco della cultura contemporanea, con questa mostra prosegue la linea d’impegno culturale, iniziata con le oramai notissime mostre “Inchiostro indelebile, Impronte a regola d’Arte” nella quale intellettuali da tutto il mondo ed anche personaggi politici, si sono schierati contro la legge Bossi Fini e “S/ago/me547” dedicata ai bambini che ogni giorno muoiono nel mondo per fame e guerre.
Guerrieri è la seconda personale di Ringo of Dakar in Italia, dopo quella che si è tenuta a Bologna presso l’Orfeo Hotel sempre nel 2006, e dopo la collettiva all’Una Tocque a cura di Federico Poletti
Ringo of Dakar è nato a Louga, figlio di un Imam, discende da una antica famiglia senegalese, lascia l’Africa all’età di 20 anni e si trasferisce a Parigi, dove conosce Malik Sibidè ed altri artisti ed intellettuali africani,con i quali intesse una profonda corrispondenza intellettuale. Dopo una breve parentesi a Berlino si trasferisce in Italia dove attualmente vive e lavora.
15
settembre 2006
Ringo of Dakar – Guerrieri
Dal 15 al 22 settembre 2006
giovane arte
Location
HORTI LAMIANI BETTIVO’
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19
Vernissage
15 Settembre 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
BIANCA CASADEI
Autore
Curatore