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Neo-Con
Contemporary Returns to Conceptual Art
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Contemporary Arts Programme di The British School at Rome inaugura lunedì 9 ottobre la mostra collettiva neo-con. Contemporary Returnes to Conceptual Art, che riunisce i lavori di Iain Forsyth and Jane Pollard, Jonathan Monk, Yoshua Okon, João Onofre, Mario Garcia Torres, Francesco Vezzoli.
La mostra è contemporaneamente in corso ad apexart, New York, dove si è inaugurata il 6 settembre e si chiuderà il 14 ottobre.
Gli artisti di neo-con propongono un personale remake di celebri opere degli anni Sessanta-Settanta, rileggendo attraverso il filtro dell’ironia e della distanza storica i principi-chiave del Concettuale come la preminenza dell’idea sull’oggetto, la dematerializzazione dell’opera, la problematizzazione della nozione di autore. Dietro l’apparente basso profilo o l’effetto umoristico nel rifare lavori di alcuni dei più noti protagonisti della recente storia dell’arte contemporanea come Acconci, Baldessari, Beuys, Boetti, Nauman, Ruscha, non manca da parte degli artisti di neo-con una seria riflessione sull’arte, sul suo stato attuale e il suo valore di mercato e un invito a ripensare al significato e alle potenzialità del Concettuale, all’ascendente che ha esercitato e che continua ad esercitare su generazioni di artisti.
Ciò che appare chiaro, anche attraverso la selezione ristretta dei lavori esposti, è che il neo-con è uno stato d’animo e certo non un termine per definire un procedimento codificato o un approccio univoco. Ci sono molti modi differenti di avvicinare ciò che è rimasto delle stimolanti potenzialità dell’arte Concettuale così come di riprenderne le questioni rimaste in sospeso. Nella loro diversità, però, con il creare una curva nel tempo, tutte opere neo-con, a differenza dell’omonima linea di pensiero politica, intendono proporre il confronto, la connessione e l’approccio dialettico come un’alternativa alla competizione nell’ambito della storia e della cultura. Ecco perchè questo è il solo neo-con che ci piace.
Durante l’inaugurazione della mostra nel Lecture Theatre della British School at Rome sarà proiettato in loop il film di Jonathan Monk Chinese Crackers, 2006, che prende le mosse dal libro d’artista di Ed Ruscha intitolato Crackers, del 1969.
La mostra è contemporaneamente in corso ad apexart, New York, dove si è inaugurata il 6 settembre e si chiuderà il 14 ottobre.
Gli artisti di neo-con propongono un personale remake di celebri opere degli anni Sessanta-Settanta, rileggendo attraverso il filtro dell’ironia e della distanza storica i principi-chiave del Concettuale come la preminenza dell’idea sull’oggetto, la dematerializzazione dell’opera, la problematizzazione della nozione di autore. Dietro l’apparente basso profilo o l’effetto umoristico nel rifare lavori di alcuni dei più noti protagonisti della recente storia dell’arte contemporanea come Acconci, Baldessari, Beuys, Boetti, Nauman, Ruscha, non manca da parte degli artisti di neo-con una seria riflessione sull’arte, sul suo stato attuale e il suo valore di mercato e un invito a ripensare al significato e alle potenzialità del Concettuale, all’ascendente che ha esercitato e che continua ad esercitare su generazioni di artisti.
Ciò che appare chiaro, anche attraverso la selezione ristretta dei lavori esposti, è che il neo-con è uno stato d’animo e certo non un termine per definire un procedimento codificato o un approccio univoco. Ci sono molti modi differenti di avvicinare ciò che è rimasto delle stimolanti potenzialità dell’arte Concettuale così come di riprenderne le questioni rimaste in sospeso. Nella loro diversità, però, con il creare una curva nel tempo, tutte opere neo-con, a differenza dell’omonima linea di pensiero politica, intendono proporre il confronto, la connessione e l’approccio dialettico come un’alternativa alla competizione nell’ambito della storia e della cultura. Ecco perchè questo è il solo neo-con che ci piace.
Durante l’inaugurazione della mostra nel Lecture Theatre della British School at Rome sarà proiettato in loop il film di Jonathan Monk Chinese Crackers, 2006, che prende le mosse dal libro d’artista di Ed Ruscha intitolato Crackers, del 1969.
10
ottobre 2006
Neo-Con
Dal 10 ottobre al 15 novembre 2006
arte contemporanea
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16-19.30
Vernissage
10 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore
Curatore