Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Hans Hartung – Opere
La mostra realizzata direttamente in collaborazione con la Fondation Hans Hartung et Anna – Eva Bergman di Antibes, propone una selezione di carte – un superbo corpus omogeneo risalente agli anni 1955/58 – e un’importante rassegna di dipinti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Folini Arte Contemporanea - dopo una serie di prestigiose esposizioni di maestri storici quali “Emilio Vedova“, “Achille Perilli da Forma 1 agli anni Novanta”, “De Dominicis”, “Paolo Gioli”, “Sandro Martini”, “Vittorio Matino” – presenta ora un’eccezionale evento culturale proponendo una rilevante rassegna di opere di Hans Hartung.
La mostra realizzata direttamente in collaborazione con la Fondation Hans Hartung et Anna - Eva Bergman di Antibes, propone una selezione di carte - un superbo corpus omogeneo risalente agli anni 1955/58 – e un’importante rassegna di dipinti, anche di grandi dimensioni, dell’estremo ed ancora meravigliosamente sorprendente Hartung, realizzati negli anni 1987/89.
Scrivono in catalogo:
“... Ove le linee, i segni, via via, accumulandosi costruiscono una serie di correlazioni risultanti da una continua processualità, da un costante soppesare e reagire della mente e dell’emozione, che sviluppa così un complesso di connessioni, dipendenze e corrispondenze, di forze, dove, dandosi in un insieme unitario, è impossibile distinguere quanto è reso dall’istintività e quanto è dovuto al raziocinio. Esse, nella loro atmosferica profondità, nell’instancabile indagare del gesto nelle sue differenti determinazioni segniche, instaurano e rispondono a forme di consapevolezza intuitiva, sorta di conoscenza organica, immediata affermazione dell’Essere…” Domenico D’Oora
“…Ma H.H., ed è ciò che più conta, oltre che ad essere un “astrattista” è soprattutto un pittore con tre “A” : Ahnung-Aufklarung-Aufhebung, attenzione-chiarezza-ripensamento. E’ questa la “tripla A” che fa di ogni ‘capacità trasformatrice’, di ogni forma di ‘creatività’, in ogni ambito, una capacità autentica e di qualità; senza ‘attenzione’ e ‘chiarezza’ non si fa ‘ripensamento’, trasformazione, ma solo epigona e inane manipolazione, citazionismo, scopiazzatura-spazzatura…” Maurizio Medaglia
“…Alcune carte di Hartung evocano le piume di un corvo nero, l’effige stilizzata di un segno-corvo, la visitazione notturna di un volatile maledetto evocato in una celebre lirica di Edgar Allan Poe. Il segno è un visitatore non invitato, una forza sinistra che bussa alla porta, un’ombra dietro la tenda, il presagio oscuro che annuncia con la sua nuda presenza un ritornello sfingico di silenzio carico di ambiguo mistero, una potenza diabolica dell’avvenire in uno specchio nero. L’ombra di un segno, un segno d’ombra.” Vittorio Raschetti
La mostra realizzata direttamente in collaborazione con la Fondation Hans Hartung et Anna - Eva Bergman di Antibes, propone una selezione di carte - un superbo corpus omogeneo risalente agli anni 1955/58 – e un’importante rassegna di dipinti, anche di grandi dimensioni, dell’estremo ed ancora meravigliosamente sorprendente Hartung, realizzati negli anni 1987/89.
Scrivono in catalogo:
“... Ove le linee, i segni, via via, accumulandosi costruiscono una serie di correlazioni risultanti da una continua processualità, da un costante soppesare e reagire della mente e dell’emozione, che sviluppa così un complesso di connessioni, dipendenze e corrispondenze, di forze, dove, dandosi in un insieme unitario, è impossibile distinguere quanto è reso dall’istintività e quanto è dovuto al raziocinio. Esse, nella loro atmosferica profondità, nell’instancabile indagare del gesto nelle sue differenti determinazioni segniche, instaurano e rispondono a forme di consapevolezza intuitiva, sorta di conoscenza organica, immediata affermazione dell’Essere…” Domenico D’Oora
“…Ma H.H., ed è ciò che più conta, oltre che ad essere un “astrattista” è soprattutto un pittore con tre “A” : Ahnung-Aufklarung-Aufhebung, attenzione-chiarezza-ripensamento. E’ questa la “tripla A” che fa di ogni ‘capacità trasformatrice’, di ogni forma di ‘creatività’, in ogni ambito, una capacità autentica e di qualità; senza ‘attenzione’ e ‘chiarezza’ non si fa ‘ripensamento’, trasformazione, ma solo epigona e inane manipolazione, citazionismo, scopiazzatura-spazzatura…” Maurizio Medaglia
“…Alcune carte di Hartung evocano le piume di un corvo nero, l’effige stilizzata di un segno-corvo, la visitazione notturna di un volatile maledetto evocato in una celebre lirica di Edgar Allan Poe. Il segno è un visitatore non invitato, una forza sinistra che bussa alla porta, un’ombra dietro la tenda, il presagio oscuro che annuncia con la sua nuda presenza un ritornello sfingico di silenzio carico di ambiguo mistero, una potenza diabolica dell’avvenire in uno specchio nero. L’ombra di un segno, un segno d’ombra.” Vittorio Raschetti
29
settembre 2006
Hans Hartung – Opere
Dal 29 settembre al 26 novembre 2006
arte contemporanea
Location
FOLINI ARTE CONTEMPORANEA
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Orario di apertura
da martedì a venerdì h. 14 - 18.30, sabato 10- 12; 14 - 18.30 o su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2006, ore 18,30
Autore