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Francesco Canini
Le opere di Canini esprimono infinite dimensioni, spazi aperti “riempiti” da silenzi indecifrabili che rinviano all’immaginario linguistico dell’inconscio
Comunicato stampa
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Mercoledì 20 settembre 2006, alle ore 19:00, la galleria Horti Lamiani – Bettivò di Roma inaugura il nuovo spazio espositivo in Via Quattro Fontane con la mostra personale di Francesco Canini.
L'esposizione presenta al pubblico lavori recenti della serie La nuotatrice, da alcuni anni la vocazione esclusiva della pittura di Francesco Canini.
Nelle sue tele l'artista mette in primo piano il corpo femminile e il mare che sembrano essere impastati nella stessa materia. Una fusione, quindi, tra corpo e ambiente, così da ritrovare nell'incarnato della nuotatrice un po' del liquido turchese.
Le donne di Canini, dalle lunghe chiome, nuotano voluttuosamente nell'acqua di un azzurro intenso che si appropria dei loro corpi, divenendo con esse un tutt'uno, imprescindibile le une dall'altra. Le luci, ma soprattutto le ombre dei corpi che vanno a stagliarsi sui fondali marini, alludono ad una fisicità aggettante. Viene così tradotta sulla tela una particolare vibrazione cromatica che rimanda inevitabilmente alle prime esperienze impressioniste.
Le opere di Canini esprimono infinite dimensioni, spazi aperti "riempiti" da silenzi indecifrabili che rinviano all'immaginario linguistico dell'inconscio. Sono luoghi apparentemente riconducibili ad un'area geografica, ad un mare reale, magari quello del Litorale Pontino, dove l'artista vive da alcuni anni. Ed è in qui che Canini ha l'intuizione della potenza dell'azzurro, un colore che può esser considerato legato a tutte le nostalgie dell'infinito a partire da elementi naturali quali il cielo e il mare.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentato il catalogo della mostra, con testi critici di Giorgia Calò e Ruggero Savinio.
L'esposizione presenta al pubblico lavori recenti della serie La nuotatrice, da alcuni anni la vocazione esclusiva della pittura di Francesco Canini.
Nelle sue tele l'artista mette in primo piano il corpo femminile e il mare che sembrano essere impastati nella stessa materia. Una fusione, quindi, tra corpo e ambiente, così da ritrovare nell'incarnato della nuotatrice un po' del liquido turchese.
Le donne di Canini, dalle lunghe chiome, nuotano voluttuosamente nell'acqua di un azzurro intenso che si appropria dei loro corpi, divenendo con esse un tutt'uno, imprescindibile le une dall'altra. Le luci, ma soprattutto le ombre dei corpi che vanno a stagliarsi sui fondali marini, alludono ad una fisicità aggettante. Viene così tradotta sulla tela una particolare vibrazione cromatica che rimanda inevitabilmente alle prime esperienze impressioniste.
Le opere di Canini esprimono infinite dimensioni, spazi aperti "riempiti" da silenzi indecifrabili che rinviano all'immaginario linguistico dell'inconscio. Sono luoghi apparentemente riconducibili ad un'area geografica, ad un mare reale, magari quello del Litorale Pontino, dove l'artista vive da alcuni anni. Ed è in qui che Canini ha l'intuizione della potenza dell'azzurro, un colore che può esser considerato legato a tutte le nostalgie dell'infinito a partire da elementi naturali quali il cielo e il mare.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentato il catalogo della mostra, con testi critici di Giorgia Calò e Ruggero Savinio.
20
settembre 2006
Francesco Canini
Dal 20 settembre al 13 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DOMUS TALENTI
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Orario di apertura
lunedì/venerdì – 9:00/18:00
Vernissage
20 Settembre 2006, ore 19
Autore