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Giuseppe Chiari e Piero Mottola – Opere ed emissioni
Un abbinamento inedito, questo proposto dallo Studio Miscetti, che vede collaborativamente in scena un artista storico, fra i più affermati e significativi espressi dalla ricerca contemporanea, con un giovane autore che può essere considerato esempio emblematico di “artista-scienziato”
Comunicato stampa
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Entrambi gli artisti operano in campo sonoro-visivo, con un ricerca fondata sul riconoscimento della natura dell’operazione artistica come stimolo e mezzo di comunicazione mentale, sensibile fra autore e osservatore, che in veste attiva dà significato all’opera.
Se l’esperienza del ben più giovane Mottola, formatosi alla scuola “eventualista” di Sergio Lombardo, inizia a rivolgersi al suono-rumore a partire dai primi anni Novanta, l’esperienza di Giuseppe Chiari rimonta già ai primi Cinquanta e negli anni Sessanta e successivi trova il suo riconoscimento in sede mondiale, acclamato come protagonista fra i più prestigiosi di Fluxus, movimento internazionale nel quale si colloca accanto a John Cage, Maciunas, Vautier, La Monte Young, Henry Flint, Nam June Paik, Wolf Vostell…..
Un abbinamento inedito, questo proposto dallo Studio Miscetti, che vede collaborativamente in scena un artista storico, fra i più affermati e significativi espressi dalla ricerca contemporanea, con un giovane autore che può essere considerato esempio emblematico di “artista-scienziato”.
Il lavoro di entrambi costituisce una piattaforma di sperimentazione tra linguaggi e sensi intesa dai due artisti attraverso modalità sostanzialmente differenti.
Da una parte Giuseppe Chiari che reinventa inedite relazioni e associazioni interne al materico Caos indifferenziato attraverso un non-sistema dal profilo poetico-esistenziale legato all’improvvisazione, al gesto casuale e insieme autorevole, minimalista e potente, il cui obiettivo può essere individuato in una volontà trasgressiva ed anche di aggressione del sistema dell’arte, della comunicazione, delle istituzioni.
Dall’altra Piero Mottola che ricerca un sistema di relazioni acustiche, misurate sulla base di una mappa emozionale, e lavora alla definizione di un metodo compositivo alternativo a quello tradizionale, eseguendo dal 1998 brani per concerti. Pezzi in cui l’artista usa le nuove tecnologie applicate alla sperimentazione musicale utilizzando il patrimonio di informazioni elaborate in una serie infinita di possibili combinazioni, in cui il suono-rumore perdendo progressivamente referenzialità diviene sempre più enigmatico.
L’operato di entrambi rappresenta un insostituibile contributo alla cultura artistica interdisciplinare contemporanea, per la strenua disciplina, la capacità di gestire le dinamiche processuali, la coinvolgente complessità dell’esito finale come intreccio indissolubile con l’altro e nella condivisione di una dimensione di assoluta e consapevole libertà.
Se l’esperienza del ben più giovane Mottola, formatosi alla scuola “eventualista” di Sergio Lombardo, inizia a rivolgersi al suono-rumore a partire dai primi anni Novanta, l’esperienza di Giuseppe Chiari rimonta già ai primi Cinquanta e negli anni Sessanta e successivi trova il suo riconoscimento in sede mondiale, acclamato come protagonista fra i più prestigiosi di Fluxus, movimento internazionale nel quale si colloca accanto a John Cage, Maciunas, Vautier, La Monte Young, Henry Flint, Nam June Paik, Wolf Vostell…..
Un abbinamento inedito, questo proposto dallo Studio Miscetti, che vede collaborativamente in scena un artista storico, fra i più affermati e significativi espressi dalla ricerca contemporanea, con un giovane autore che può essere considerato esempio emblematico di “artista-scienziato”.
Il lavoro di entrambi costituisce una piattaforma di sperimentazione tra linguaggi e sensi intesa dai due artisti attraverso modalità sostanzialmente differenti.
Da una parte Giuseppe Chiari che reinventa inedite relazioni e associazioni interne al materico Caos indifferenziato attraverso un non-sistema dal profilo poetico-esistenziale legato all’improvvisazione, al gesto casuale e insieme autorevole, minimalista e potente, il cui obiettivo può essere individuato in una volontà trasgressiva ed anche di aggressione del sistema dell’arte, della comunicazione, delle istituzioni.
Dall’altra Piero Mottola che ricerca un sistema di relazioni acustiche, misurate sulla base di una mappa emozionale, e lavora alla definizione di un metodo compositivo alternativo a quello tradizionale, eseguendo dal 1998 brani per concerti. Pezzi in cui l’artista usa le nuove tecnologie applicate alla sperimentazione musicale utilizzando il patrimonio di informazioni elaborate in una serie infinita di possibili combinazioni, in cui il suono-rumore perdendo progressivamente referenzialità diviene sempre più enigmatico.
L’operato di entrambi rappresenta un insostituibile contributo alla cultura artistica interdisciplinare contemporanea, per la strenua disciplina, la capacità di gestire le dinamiche processuali, la coinvolgente complessità dell’esito finale come intreccio indissolubile con l’altro e nella condivisione di una dimensione di assoluta e consapevole libertà.
09
settembre 2006
Giuseppe Chiari e Piero Mottola – Opere ed emissioni
Dal 09 settembre al 17 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20
Vernissage
9 Settembre 2006, dalle ore 20.00 alle ore 24.00
Autore
Curatore