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Frank Stella
La galleria Rizziero Arte presenta due grandi sculture dell’artista americano Frank Stella
Comunicato stampa
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Le opere esposte appartengono a una fase recente del percorso di Stella: la produzione di elementi scultorei di grandi proporzioni. Le sculture in mostra sono delle creazioni in bambù, fibra di carbonio e resina, montate su una struttura di metallo.
*******
Frank Stella è l’unico artista americano vivente, insieme a Jasper Jones, ad essere stato celebrato per ben due volte, con una retrospettiva, dal Museum of Modern Art di New York.
Nato a Malden (Massachussetts) nel 1936, ha studiato storia dell’arte e pittura presso la Phillips Academy di Andover, proseguendo i suoi studi alla Princeton University, dove si è laureato nel 1958.
Dopo essere stato riconosciuto, come uno dei più grandi pittori astratti d’America, grazie alla serie dei suoi black paintings, precursore e anticipatore della corrente minimalista; Stella esplora nel corso degli anni ’60, una dimensione che sfonda il piano della piatta pittura geometrica, per essere risucchiata in sculture e tele tridimensionali.
Il successivo ventennio, ‘70-80, lo vedrà abbandonare in maniera definitiva l’estetica minimalista, a favore di un linguaggio drammatico, più improvvisato e dinamico, reso manifesto dall’utilizzo contemporaneo di tecniche differenti.
Ricerca e sperimentazione proseguono lungo gli anni ’90, durante i quali l’artista si impegna nella creazione di sculture tridimensionali, e nella scelta di materiali industriali, come l’alluminio, il rame, e la fibra di carbonio.
La dimensione dello spazio è argomento centrale, nella genesi di queste sculture, la cui immagine astratta suggerisce movimento e volume, ma anche leggerezza e luminosità. Esse possiedono l’intrinseca qualità del disegno, lineare e spontaneo, così come di uno schizzo leggero, sospeso nello spazio.
L’artista dichiara, esplicitamente, l’importanza della componente spaziale, nel suo lavoro: “…. dopo tutto, lo scopo dell’arte è di creare spazio, uno spazio che non venga compromesso dalla decorazione o dall’illustrazione, uno spazio nel quale l’oggetto dipinto possa vivere”.
E’ così che Stella manipola il piano delle sue tele, per liberare lo spazio che è in loro, dando vita a delle tele sagomate. Installazioni enormi che sezionano lo spazio, rendendolo parte integrante della scultura, in un dialogo intimo serratissimo.
La scultura è semplicemente un quadro scolpito.
Questi lavori, di diversa grandezza, vengono montati ad anello; accorgimento tecnico, che permette di renderli visibili da ogni angolazione, generando un potente effetto di continuità spaziale, fra il proprio corpo artistico e quello del fruitore.
I lavori recenti rivelano le passioni, non solo artistiche, di Stella, dispiegando l’importanza che storia e mito hanno sempre avuto nella sua formazione, e soprattutto rivelando, l’intenso rapporto tra arte e architettura, che permea tutta la sua estetica. Relazione che, in particolare nelle sculture recenti, mostra appieno tutta la sua intimità, quasi a narrare come l’una non potrebbe esistere senza l’altra.
L’imponente tridimensionalità, e le molteplici fughe volumetriche di queste opere, sprigionano un’energia magnetica, una prepotente forza primitiva, in grado di rimandare, seppur in maniera indotta, a spazi e tempi archeologici.
I lavori di Frank Stella, privati della componente temporale, hanno il gusto dell’infinito.
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Frank Stella è l’unico artista americano vivente, insieme a Jasper Jones, ad essere stato celebrato per ben due volte, con una retrospettiva, dal Museum of Modern Art di New York.
Nato a Malden (Massachussetts) nel 1936, ha studiato storia dell’arte e pittura presso la Phillips Academy di Andover, proseguendo i suoi studi alla Princeton University, dove si è laureato nel 1958.
Dopo essere stato riconosciuto, come uno dei più grandi pittori astratti d’America, grazie alla serie dei suoi black paintings, precursore e anticipatore della corrente minimalista; Stella esplora nel corso degli anni ’60, una dimensione che sfonda il piano della piatta pittura geometrica, per essere risucchiata in sculture e tele tridimensionali.
Il successivo ventennio, ‘70-80, lo vedrà abbandonare in maniera definitiva l’estetica minimalista, a favore di un linguaggio drammatico, più improvvisato e dinamico, reso manifesto dall’utilizzo contemporaneo di tecniche differenti.
Ricerca e sperimentazione proseguono lungo gli anni ’90, durante i quali l’artista si impegna nella creazione di sculture tridimensionali, e nella scelta di materiali industriali, come l’alluminio, il rame, e la fibra di carbonio.
La dimensione dello spazio è argomento centrale, nella genesi di queste sculture, la cui immagine astratta suggerisce movimento e volume, ma anche leggerezza e luminosità. Esse possiedono l’intrinseca qualità del disegno, lineare e spontaneo, così come di uno schizzo leggero, sospeso nello spazio.
L’artista dichiara, esplicitamente, l’importanza della componente spaziale, nel suo lavoro: “…. dopo tutto, lo scopo dell’arte è di creare spazio, uno spazio che non venga compromesso dalla decorazione o dall’illustrazione, uno spazio nel quale l’oggetto dipinto possa vivere”.
E’ così che Stella manipola il piano delle sue tele, per liberare lo spazio che è in loro, dando vita a delle tele sagomate. Installazioni enormi che sezionano lo spazio, rendendolo parte integrante della scultura, in un dialogo intimo serratissimo.
La scultura è semplicemente un quadro scolpito.
Questi lavori, di diversa grandezza, vengono montati ad anello; accorgimento tecnico, che permette di renderli visibili da ogni angolazione, generando un potente effetto di continuità spaziale, fra il proprio corpo artistico e quello del fruitore.
I lavori recenti rivelano le passioni, non solo artistiche, di Stella, dispiegando l’importanza che storia e mito hanno sempre avuto nella sua formazione, e soprattutto rivelando, l’intenso rapporto tra arte e architettura, che permea tutta la sua estetica. Relazione che, in particolare nelle sculture recenti, mostra appieno tutta la sua intimità, quasi a narrare come l’una non potrebbe esistere senza l’altra.
L’imponente tridimensionalità, e le molteplici fughe volumetriche di queste opere, sprigionano un’energia magnetica, una prepotente forza primitiva, in grado di rimandare, seppur in maniera indotta, a spazi e tempi archeologici.
I lavori di Frank Stella, privati della componente temporale, hanno il gusto dell’infinito.
30
settembre 2006
Frank Stella
Dal 30 settembre all'undici novembre 2006
arte contemporanea
Location
RIZZIERO ARTE
Pescara, Viale Regina Margherita, 44, (Pescara)
Pescara, Viale Regina Margherita, 44, (Pescara)
Orario di apertura
10.30-12.30 16.00-19.30; chiusura Giovedì pomeriggio e Domenica
Vernissage
30 Settembre 2006, ore 18.30
Autore