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Omaggio a Cesare Brandi
una selezione di venti di opere, provenienti dalle stesse collezioni museali
Comunicato stampa
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Tra le iniziative promosse nel corso del 2006 in occasione del centenario della nascita di Cesare Brandi (Siena 1906- Roma 1988), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, d’intesa con l’Associazione “Amici di Cesare Brandi”, inaugura la mostra, dal titolo Omaggio a Cesare Brandi a cura di Marcella Cossu, una selezione di venti di opere, provenienti dalle stesse collezioni museali.
Il fil rouge della mostra - consistente in un breve excursus sugli artisti frequentati e sostenuti da Brandi a partire dagli anni Trenta, punto d’inizio dei suoi innumerevoli e significativi studi sul contemporaneo, fino ai tardi Quaranta, in un’atmosfera ancora pesantemente influenzata dai postumi della guerra - ripercorre, limitatamente al periodo di cui sopra, e con opere di esclusiva appartenenza alla Galleria Nazionale, il percorso critico tracciato da Vittorio Rubiu, suo figlio adottivo, nella grande antologica di commemorazione L’immagine dell’arte, tenutasi a Siena nel 1989, ed inclusiva di artisti della generazione di Pino Pascali ed Eliseo Mattiacci.
Brandi, ventiseienne, nel 1932 dedica il suo primo saggio d’arte contemporanea a de Pisis dopo aver visitato lo studio parigino dell’artista, rappresentato poi nel disegno Interno nello studio di Rue Servandoni (1939), proveniente dalla Donazione del 2001 ed esposto nella presente mostra; Afro, Mafai, Manzù e Mirko, qui rappresentati da importanti opere dello stesso periodo ( come Canzone alla luna, di Afro, 1938; Testa di bambola, di Mafai, 1938; David, di Mirko, 1937), sono oggetto dello scritto Su alcuni giovani del 1939, testimonianza, come notava lo stesso Rubiu nel catalogo della retrospettiva senese, di “…un nuovo corso dell’arte italiana, una nuova attualità di cultura, di gusto, di orientamento…”; Giorgio Morandi, l’artista forse più amato da Brandi, è presente, in questo Omaggio a Cesare Brandi, con una Natura morta del 1946, ed un celeberrimo disegno, Fiori, del 1939, già riprodotto in Voce Sola, prima raccolta poetica di Brandi (1939-40’), e proveniente anch’esso dalla Donazione del 2001.
Tra gli artisti selezionati compaiono anche Renato Guttuso - con tre ritratti, rispettivamente di Eugenio Montale (1938), Cesare Brandi (1942), la moglie Mimise Dotti (1940) - Leoncillo Leonardi, con Ermafrodito (1939), Marino Marini e Mino Maccari. La conclusione spetta ai Quattro artisti fuori strada, titolo della presentazione di Brandi alla mostra collettiva di Toti Scialoja, Giovanni Stradone, Arnoldo Ciarrocchi e Piero Sadun presso la Galleria del Secolo (Roma, 1947). Rivendicando la libertà di non richiedere “…nessuna puntuale corrispondenza fra l’artista e il proprio tempo”, nelle opere di questi “sopravvissuti”, il critico individua la forte persistenza di un élan vital espressionista e romantico, tale da sfidare la dilagante moda delle poetiche dell’esistenzialismo.
Pare opportuno inoltre ricordare qui come nel 2001 la stessa Galleria Nazionale abbia beneficiato della Donazione di Vittorio e Pinella Rubiu in memoria di Cesare Brandi, importante nucleo di ottantanove fra dipinti, sculture, disegni e incisioni dei più noti artisti italiani dagli anni Trenta ai tardi Settanta, provenienti dalla collezione romana Brandi-Rubiu.
* Proiezioni di filmati – Sala Didattica 24 settembre ore 11.00
Nelle stesse Giornate Europee del Patrimonio è inoltre prevista, per la cura di Marina Gargiulo ed in collaborazione con “Rai Teche”, la proiezione di documentari storico-artistici tratti dalla celebre serie televisiva A tu per tu con l’opera d’arte, frutto della collaborazione tra lo stesso Brandi e Franco Simongini.
Il fil rouge della mostra - consistente in un breve excursus sugli artisti frequentati e sostenuti da Brandi a partire dagli anni Trenta, punto d’inizio dei suoi innumerevoli e significativi studi sul contemporaneo, fino ai tardi Quaranta, in un’atmosfera ancora pesantemente influenzata dai postumi della guerra - ripercorre, limitatamente al periodo di cui sopra, e con opere di esclusiva appartenenza alla Galleria Nazionale, il percorso critico tracciato da Vittorio Rubiu, suo figlio adottivo, nella grande antologica di commemorazione L’immagine dell’arte, tenutasi a Siena nel 1989, ed inclusiva di artisti della generazione di Pino Pascali ed Eliseo Mattiacci.
Brandi, ventiseienne, nel 1932 dedica il suo primo saggio d’arte contemporanea a de Pisis dopo aver visitato lo studio parigino dell’artista, rappresentato poi nel disegno Interno nello studio di Rue Servandoni (1939), proveniente dalla Donazione del 2001 ed esposto nella presente mostra; Afro, Mafai, Manzù e Mirko, qui rappresentati da importanti opere dello stesso periodo ( come Canzone alla luna, di Afro, 1938; Testa di bambola, di Mafai, 1938; David, di Mirko, 1937), sono oggetto dello scritto Su alcuni giovani del 1939, testimonianza, come notava lo stesso Rubiu nel catalogo della retrospettiva senese, di “…un nuovo corso dell’arte italiana, una nuova attualità di cultura, di gusto, di orientamento…”; Giorgio Morandi, l’artista forse più amato da Brandi, è presente, in questo Omaggio a Cesare Brandi, con una Natura morta del 1946, ed un celeberrimo disegno, Fiori, del 1939, già riprodotto in Voce Sola, prima raccolta poetica di Brandi (1939-40’), e proveniente anch’esso dalla Donazione del 2001.
Tra gli artisti selezionati compaiono anche Renato Guttuso - con tre ritratti, rispettivamente di Eugenio Montale (1938), Cesare Brandi (1942), la moglie Mimise Dotti (1940) - Leoncillo Leonardi, con Ermafrodito (1939), Marino Marini e Mino Maccari. La conclusione spetta ai Quattro artisti fuori strada, titolo della presentazione di Brandi alla mostra collettiva di Toti Scialoja, Giovanni Stradone, Arnoldo Ciarrocchi e Piero Sadun presso la Galleria del Secolo (Roma, 1947). Rivendicando la libertà di non richiedere “…nessuna puntuale corrispondenza fra l’artista e il proprio tempo”, nelle opere di questi “sopravvissuti”, il critico individua la forte persistenza di un élan vital espressionista e romantico, tale da sfidare la dilagante moda delle poetiche dell’esistenzialismo.
Pare opportuno inoltre ricordare qui come nel 2001 la stessa Galleria Nazionale abbia beneficiato della Donazione di Vittorio e Pinella Rubiu in memoria di Cesare Brandi, importante nucleo di ottantanove fra dipinti, sculture, disegni e incisioni dei più noti artisti italiani dagli anni Trenta ai tardi Settanta, provenienti dalla collezione romana Brandi-Rubiu.
* Proiezioni di filmati – Sala Didattica 24 settembre ore 11.00
Nelle stesse Giornate Europee del Patrimonio è inoltre prevista, per la cura di Marina Gargiulo ed in collaborazione con “Rai Teche”, la proiezione di documentari storico-artistici tratti dalla celebre serie televisiva A tu per tu con l’opera d’arte, frutto della collaborazione tra lo stesso Brandi e Franco Simongini.
23
settembre 2006
Omaggio a Cesare Brandi
Dal 23 settembre al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
Biglietti
Museo + Mostra: Euro 9,00
Orario di apertura
8,30 – 19,30 lunedì chiuso
Autore
Curatore