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Karin Andersen – Zoomanity
Le opere di Karin Andersen si caratterizzano per la presenza di futuribili ibridi zoomorfi che si aggirano spaesati, forse in cerca di casa, nei luoghi che noi uomini frequentiamo quotidianamente
Comunicato stampa
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Inaugura venerdì 15 settembre 2006 alle ore 18.30, presso la galleria PaggeriArte di Sassuolo, la personale di Karin Andersen intitolata Zoomanity. La mostra rientra nell'ambito del Festival Filosofia, dedicato quest’anno al tema dell’Umanità, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo il 15,16 e 17 settembre 2006 (www.festivalfilosofia.it).
Le opere di Karin Andersen si caratterizzano per la presenza di futuribili ibridi zoomorfi che si aggirano spaesati, forse in cerca di casa, nei luoghi che noi uomini frequentiamo quotidianamente. La volontà dell’artista è quella di uscire dalla logica antropocentrica, immaginando forme di vita teriomorfe, di natura o aspetto animale, ma anche vicine all’alieno, al diverso. L’impegno intellettuale che si cela dietro le belle immagini di Karin Andersen, è rivolto al riconoscimento del debito culturale che l’uomo ha maturato verso il mondo animale. L’uomo, infatti, nel corso della sua evoluzione, è stato culturalmente condizionato dagli animali, arricchendo così la propria conoscenza scientifica (imitando il volo degli uccelli o il nuoto dei pesci) e stimolando non poco l’immaginario artistico (dai demoni con le ali da chirotteri dipinti da Giotto ad Assisi, ai satiri che appaiono nei video e nelle foto dello statunitense Matthew Barney).
Karin Andersen è il testimone di una decisa propensione al teriomorfismo, in altre parole ad una fusione tra uomo e animale; e tra l’umano e il tecnologico, così come suggerito dal progetto post-umanistico. Come sostiene Marco Belpoliti (Crolli, Einaudi 2005), «lo scenario su cui si aprono gli anni Novanta nella cultura europea, ma anche americana, è quello di una definitiva messa in crisi dell’antropocentrismo», Karin Andersen ne è da tempo una delle più convinte e attive fautrici.
Note biografiche
Karin Andersen è nata a Burghausen (Germania) nel 1966. Vive e lavora a Bologna e Milano.
Esposizioni recenti: 2006 Placing Sense, MUU Gallery, Helsinki (a cura di Juha Van Ingen) - Stranger, con Christian Rainer, Galleria De Faveri Arte, Feltre (a cura di Gianluca Marziani) - Ars in Fabula, Palazzo Pretorio, Certaldo (a cura di Maurizio Sciaccaluga) - 2005 Imperfect Life, Studio d’Arte Cannaviello, Milano - Bologna Contemporanea, Galleria d’Arte Moderna, Bologna (a cura di Peter Weiermair) - Universi clonati, Galeria de Arte Contemporanea Università de Talca, Cile (a cura di Antonio Arevalo) - Premio Maretti, Valerio Riva Memorial, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino - Lastminute.bo, Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza, Roma
Pubblicazioni teoriche: Monstrorum Historia, biotech e teriomorfismo, in “Cluster” # 04, Torino 2004 - Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo (con Roberto Marchesini), Hybris edizioni, Bologna 2003 - Ibridazioni e arte contemporanea, in “Ibridazioni, nuovi territori della scienza e della tecnica, dell’arte, della mente”, a cura di Eleonora Fiorani e Jacqueline Ceresoli, Apèiron, Bologna 2000/2002
Le opere di Karin Andersen si caratterizzano per la presenza di futuribili ibridi zoomorfi che si aggirano spaesati, forse in cerca di casa, nei luoghi che noi uomini frequentiamo quotidianamente. La volontà dell’artista è quella di uscire dalla logica antropocentrica, immaginando forme di vita teriomorfe, di natura o aspetto animale, ma anche vicine all’alieno, al diverso. L’impegno intellettuale che si cela dietro le belle immagini di Karin Andersen, è rivolto al riconoscimento del debito culturale che l’uomo ha maturato verso il mondo animale. L’uomo, infatti, nel corso della sua evoluzione, è stato culturalmente condizionato dagli animali, arricchendo così la propria conoscenza scientifica (imitando il volo degli uccelli o il nuoto dei pesci) e stimolando non poco l’immaginario artistico (dai demoni con le ali da chirotteri dipinti da Giotto ad Assisi, ai satiri che appaiono nei video e nelle foto dello statunitense Matthew Barney).
Karin Andersen è il testimone di una decisa propensione al teriomorfismo, in altre parole ad una fusione tra uomo e animale; e tra l’umano e il tecnologico, così come suggerito dal progetto post-umanistico. Come sostiene Marco Belpoliti (Crolli, Einaudi 2005), «lo scenario su cui si aprono gli anni Novanta nella cultura europea, ma anche americana, è quello di una definitiva messa in crisi dell’antropocentrismo», Karin Andersen ne è da tempo una delle più convinte e attive fautrici.
Note biografiche
Karin Andersen è nata a Burghausen (Germania) nel 1966. Vive e lavora a Bologna e Milano.
Esposizioni recenti: 2006 Placing Sense, MUU Gallery, Helsinki (a cura di Juha Van Ingen) - Stranger, con Christian Rainer, Galleria De Faveri Arte, Feltre (a cura di Gianluca Marziani) - Ars in Fabula, Palazzo Pretorio, Certaldo (a cura di Maurizio Sciaccaluga) - 2005 Imperfect Life, Studio d’Arte Cannaviello, Milano - Bologna Contemporanea, Galleria d’Arte Moderna, Bologna (a cura di Peter Weiermair) - Universi clonati, Galeria de Arte Contemporanea Università de Talca, Cile (a cura di Antonio Arevalo) - Premio Maretti, Valerio Riva Memorial, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino - Lastminute.bo, Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza, Roma
Pubblicazioni teoriche: Monstrorum Historia, biotech e teriomorfismo, in “Cluster” # 04, Torino 2004 - Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo (con Roberto Marchesini), Hybris edizioni, Bologna 2003 - Ibridazioni e arte contemporanea, in “Ibridazioni, nuovi territori della scienza e della tecnica, dell’arte, della mente”, a cura di Eleonora Fiorani e Jacqueline Ceresoli, Apèiron, Bologna 2000/2002
15
settembre 2006
Karin Andersen – Zoomanity
Dal 15 settembre al 29 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
PAGGERIARTE
Sassuolo, Piazzale Della Rosa, (Modena)
Sassuolo, Piazzale Della Rosa, (Modena)
Orario di apertura
mercoledì e venerdì ore 16-20 / giovedì ore 21-23 / sabato e domenica ore 10-13 e 16-20
venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre orario continuato dalle 10 alle 23
Vernissage
15 Settembre 2006, ore 18.30
Sito web
www.festivalfilosofia.it
Autore
Curatore