Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicolaj Pennestri – Il Cielo di Beslan
una installazione fotografica dal significato forte per rivelare e raccontare le sue emozioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A due anni di distanza dalla tragedia avvenuta nella scuola n°1 di Beslan, in Ossetia, nel sud della Russia, la Fondazione Pastificio Cerere presenta oggi un progetto di Nicolaj Pennestri dal titolo Il cielo di Beslan.
Nel luglio 2005 Nicolaj, insieme ad altri due artisti, a seguito di un’iniziativa della Protezione Civile Italiana e con il sostegno della Fondazione Pastificio Cerere stessa,è stato inviato in Olsezia Del Nord, per realizzare delle opere per l'ospedale Pediatrico di Vladikavkaz, (Beslan) ospedale ristrutturato in aiuto ai bambini superstiti.
Nicolaj Pennestri presenta una installazione fotografica dal significato forte per rivelare e raccontare le sue emozioni.
Il lavoro si divide in due parti concettuali.
Nel cortile della Fondazione viene presentata una installazione con dei fili elettrici sospesi in aria che alimentano 180 lampadine che rappresentano le vittime della tragedia. Soltanto alcune sono illuminate. Come le anime dei bambini volate in cielo. Altre lampadine sono legate a dei sacchi di plastica colmi d'acqua. Colmi di quella sostanza che ha fatto disidratare il futuro di un paese del bene più prolifico: i propri figli.
All’interno della Fondazione viene ricreato un percorso immaginario, una sorta di sentiero geoemotivo, costruito da foto del cielo che veste le montagne di Beslan, isolandola tra i boschi fino ad arrivare alla scuola N°1. E’ come se le mura della scuola fossero ancora in piedi a testimonianza del fatto, che una semplice foto, può essere più forte di tante parole effimere soffiate sul cielo di ogni paese del mondo.
Nel luglio 2005 Nicolaj, insieme ad altri due artisti, a seguito di un’iniziativa della Protezione Civile Italiana e con il sostegno della Fondazione Pastificio Cerere stessa,è stato inviato in Olsezia Del Nord, per realizzare delle opere per l'ospedale Pediatrico di Vladikavkaz, (Beslan) ospedale ristrutturato in aiuto ai bambini superstiti.
Nicolaj Pennestri presenta una installazione fotografica dal significato forte per rivelare e raccontare le sue emozioni.
Il lavoro si divide in due parti concettuali.
Nel cortile della Fondazione viene presentata una installazione con dei fili elettrici sospesi in aria che alimentano 180 lampadine che rappresentano le vittime della tragedia. Soltanto alcune sono illuminate. Come le anime dei bambini volate in cielo. Altre lampadine sono legate a dei sacchi di plastica colmi d'acqua. Colmi di quella sostanza che ha fatto disidratare il futuro di un paese del bene più prolifico: i propri figli.
All’interno della Fondazione viene ricreato un percorso immaginario, una sorta di sentiero geoemotivo, costruito da foto del cielo che veste le montagne di Beslan, isolandola tra i boschi fino ad arrivare alla scuola N°1. E’ come se le mura della scuola fossero ancora in piedi a testimonianza del fatto, che una semplice foto, può essere più forte di tante parole effimere soffiate sul cielo di ogni paese del mondo.
05
settembre 2006
Nicolaj Pennestri – Il Cielo di Beslan
Dal 05 al 20 settembre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE
Roma, Via Degli Ausoni, 7, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 7, (Roma)
Orario di apertura
Lunedi - Venerdi 15 - 19 o su appuntamento
Vernissage
5 Settembre 2006, ore 19
Autore