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Antonella Piro – Doppio spazio
sessanta opere, dipinte su tela, legno, tavola, carta e plexiglas, che rappresentano una selezione significativa dell’intera produzione dell’artista con una speciale attenzione per le ricerche più recenti, all’insegna della sperimentazione di materiali, tecniche ed effetti nuovissimi
Comunicato stampa
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Il 30 settembre, alle ore 18 presso gli Spazi espositivi della Galleria Civica d’Arte Moderna -Palazzo Collicola (via Loreto Vittori, 11) a Spoleto verrà inaugurata la mostra personale di Antonella Piro “DOPPIO SPAZIO”, a cura di Martina Corgnati.
In questa importante occasione saranno presentate circa sessanta opere, dipinte su tela, legno, tavola, carta e plexiglas, che rappresentano una selezione significativa dell’intera produzione dell’artista (dopo un lungo periodo trascorso all’estero, Antonella Piro oggi vive e lavora a Torino), con una speciale attenzione per le ricerche più recenti, all’insegna della sperimentazione di materiali, tecniche ed effetti nuovissimi.
Infatti, dopo una lunga stagione caratterizzata dall’esplorazione di linguaggi riconducibili all’antica matrice dell’informale, Antonella Piro ha elaborato nel corso degli anni Novanta un proprio codice fortemente dinamico, connotato dall’uso di pennellate e spatolate impulsive e piene d’intensità, che sembrano forzare lo spazio verso un’apertura insieme ottica e gestuale.
Interrogandosi sul concetto di limite e di superficie e, al tempo stesso, sulla segreta onnipresenza della luce, vero artefice di ogni immagine, l’artista ha incominciato a cercare nuove strade oltre alle delimitazioni tradizionali del “quadro” propriamente detto; utilizzando per esempio un’esecuzione estremamente rapida, oppure servendosi di supporti anomali, carte orientali, rotoli, strisce, metalli, costringendo la pittura ad inserirsi nell’ambiente grazie alla presenza di supporti tridimensionali, autoreggenti, plastici. Fino alla recente “acquisizione” di supporti trasparenti e in particolare del plexiglas, che le consente di sospendere l’intervento pittorico in uno spazio ambiguo, intermedio, cangiante, soglia mutevole fra un “oltre” e un “qui”, fra lo spazio che abitiamo e quello in cui proiettiamo l’immaginario della visione.
Si tratta di opere drammaticamente suscettibili di modificarsi in rapporto alle condizioni di illuminazione, in cui il colore può comportarsi come uno schermo per la luce retrostante concentrata o, al contrario, accendersi di innumerevoli sfumature in presenza di luce diffusa.
Opere, in altre parole, molto originali e suggestive, che propongono una articolazione nuova dei rapporti fra spazio, colore, luce, ingredienti fondamentali e imprescindibili di ogni forma di espressione artistica, ma che si trovano declinati, qui, in un insieme imprevisto e molto personale.
Antonella Piro ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Torino. Fra le sue principali mostre personali si ricordano quella all’Alliance Française di Hong Kong nell’84, alla Nam Lon Gallery di Londra nel 1996, al Palazzo Ducale di Mantova nel 2000 e alla Chiesa di San Giuseppe di Asti nel 2004. Molto numerose le collettive in alcuni fra i maggiori spazi espositivi, soprattutto italiani ed inglesi, come la Promotrice delle Belle Arti di Torino (1968-69) e l’Open Studio di Londra (1994-97). Espone in questa occasione a Spoleto per la prima volta.
La mostra che resterà aperta fino al 29 ottobre 2006, sarà accompagnata da un catalogo con la riproduzione di tutte le opere esposte, apparati e un testo critico della curatrice.
In questa importante occasione saranno presentate circa sessanta opere, dipinte su tela, legno, tavola, carta e plexiglas, che rappresentano una selezione significativa dell’intera produzione dell’artista (dopo un lungo periodo trascorso all’estero, Antonella Piro oggi vive e lavora a Torino), con una speciale attenzione per le ricerche più recenti, all’insegna della sperimentazione di materiali, tecniche ed effetti nuovissimi.
Infatti, dopo una lunga stagione caratterizzata dall’esplorazione di linguaggi riconducibili all’antica matrice dell’informale, Antonella Piro ha elaborato nel corso degli anni Novanta un proprio codice fortemente dinamico, connotato dall’uso di pennellate e spatolate impulsive e piene d’intensità, che sembrano forzare lo spazio verso un’apertura insieme ottica e gestuale.
Interrogandosi sul concetto di limite e di superficie e, al tempo stesso, sulla segreta onnipresenza della luce, vero artefice di ogni immagine, l’artista ha incominciato a cercare nuove strade oltre alle delimitazioni tradizionali del “quadro” propriamente detto; utilizzando per esempio un’esecuzione estremamente rapida, oppure servendosi di supporti anomali, carte orientali, rotoli, strisce, metalli, costringendo la pittura ad inserirsi nell’ambiente grazie alla presenza di supporti tridimensionali, autoreggenti, plastici. Fino alla recente “acquisizione” di supporti trasparenti e in particolare del plexiglas, che le consente di sospendere l’intervento pittorico in uno spazio ambiguo, intermedio, cangiante, soglia mutevole fra un “oltre” e un “qui”, fra lo spazio che abitiamo e quello in cui proiettiamo l’immaginario della visione.
Si tratta di opere drammaticamente suscettibili di modificarsi in rapporto alle condizioni di illuminazione, in cui il colore può comportarsi come uno schermo per la luce retrostante concentrata o, al contrario, accendersi di innumerevoli sfumature in presenza di luce diffusa.
Opere, in altre parole, molto originali e suggestive, che propongono una articolazione nuova dei rapporti fra spazio, colore, luce, ingredienti fondamentali e imprescindibili di ogni forma di espressione artistica, ma che si trovano declinati, qui, in un insieme imprevisto e molto personale.
Antonella Piro ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Torino. Fra le sue principali mostre personali si ricordano quella all’Alliance Française di Hong Kong nell’84, alla Nam Lon Gallery di Londra nel 1996, al Palazzo Ducale di Mantova nel 2000 e alla Chiesa di San Giuseppe di Asti nel 2004. Molto numerose le collettive in alcuni fra i maggiori spazi espositivi, soprattutto italiani ed inglesi, come la Promotrice delle Belle Arti di Torino (1968-69) e l’Open Studio di Londra (1994-97). Espone in questa occasione a Spoleto per la prima volta.
La mostra che resterà aperta fino al 29 ottobre 2006, sarà accompagnata da un catalogo con la riproduzione di tutte le opere esposte, apparati e un testo critico della curatrice.
30
settembre 2006
Antonella Piro – Doppio spazio
Dal 30 settembre al 29 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Orario di apertura
tutti i giorni, a esclusione del martedì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Vernissage
30 Settembre 2006, ore 18
Autore
Curatore