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Andrea Contin – Lu Pisce
L’esposizione è costituita da una video-installazione e alcune foto di scena, quest’ultime realizzate da Alessandro di Giugno che hanno come soggetto una giornata dell’artista a bordo del peschereccio Sirena a Terrasini, in Sicilia
Comunicato stampa
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La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta un progetto inedito realizzato dall’artista padovano e inaugura la serie “Ai confini della fotografia”.
L’esposizione è costituita da una video-installazione e alcune foto di scena, quest’ultime realizzate da Alessandro di Giugno che hanno come soggetto una giornata dell’artista a bordo del peschereccio Sirena a Terrasini, in Sicilia. E ad accompagnare il video è la celebre canzone “Lu pisce spada” di Domenico Modugno.
In mostra attraverso video, suoni, foto e disegni il visitatore si troverà al centro di un’articolata messa in scena, in bilico tra performance e reportage.
Una serie di immagini, caratterizzate da colori vivaci e da forti contrasti di luce, raccontano semplici momenti di vita quotidiana dei pescatori siciliani: Salvo, Maurizio e zio Nino sono gli uomini a bordo del peschereccio che accompagnano Contin in questo viaggio.
L’artista si trova così estraniato dalle sue abitudini e diventa, anche se per un solo giorno, attivo protagonista di un mondo caratterizzato da sentimenti umili e forti. In questo contesto Contin diventa un predatore qualsiasi, che agisce secondo un gioco di ruoli e di parti, posizioni e condizioni nuove dentro cui stabilisce altre necessità.
Ne scaturisce una riflessione sul rapporto fra l’Uomo e il suo Destino, la preda e il cacciatore, il pesce ed il pescatore, in cui però l’uomo è solo uno strumento, come un fulmine o una carestia.
Con leggerezza e profondità l’artista tocca temi e archetipi che stanno alla base dell’esistenza come la morte o la lotta, o ancora la posizione originaria dell’uomo nel meccanismo naturale dell’esistenza, attraverso il ritratto dell’artista come pescatore.
Sono questi sentimenti assoluti che Andrea Contin si propone di indagare e approfondire, unendo anche in questo progetto, come nella maggior parte dei suoi lavori, un’imponente presenza fisica a un uso del corpo divertente e provocatorio.
Attivo protagonista delle proprie opere, Contin propone così situazioni nelle quali ordini e regole vengono sovvertiti per creare nuovi codici, ambientazioni diverse, situazioni imprevedibili.
L’esposizione è costituita da una video-installazione e alcune foto di scena, quest’ultime realizzate da Alessandro di Giugno che hanno come soggetto una giornata dell’artista a bordo del peschereccio Sirena a Terrasini, in Sicilia. E ad accompagnare il video è la celebre canzone “Lu pisce spada” di Domenico Modugno.
In mostra attraverso video, suoni, foto e disegni il visitatore si troverà al centro di un’articolata messa in scena, in bilico tra performance e reportage.
Una serie di immagini, caratterizzate da colori vivaci e da forti contrasti di luce, raccontano semplici momenti di vita quotidiana dei pescatori siciliani: Salvo, Maurizio e zio Nino sono gli uomini a bordo del peschereccio che accompagnano Contin in questo viaggio.
L’artista si trova così estraniato dalle sue abitudini e diventa, anche se per un solo giorno, attivo protagonista di un mondo caratterizzato da sentimenti umili e forti. In questo contesto Contin diventa un predatore qualsiasi, che agisce secondo un gioco di ruoli e di parti, posizioni e condizioni nuove dentro cui stabilisce altre necessità.
Ne scaturisce una riflessione sul rapporto fra l’Uomo e il suo Destino, la preda e il cacciatore, il pesce ed il pescatore, in cui però l’uomo è solo uno strumento, come un fulmine o una carestia.
Con leggerezza e profondità l’artista tocca temi e archetipi che stanno alla base dell’esistenza come la morte o la lotta, o ancora la posizione originaria dell’uomo nel meccanismo naturale dell’esistenza, attraverso il ritratto dell’artista come pescatore.
Sono questi sentimenti assoluti che Andrea Contin si propone di indagare e approfondire, unendo anche in questo progetto, come nella maggior parte dei suoi lavori, un’imponente presenza fisica a un uso del corpo divertente e provocatorio.
Attivo protagonista delle proprie opere, Contin propone così situazioni nelle quali ordini e regole vengono sovvertiti per creare nuovi codici, ambientazioni diverse, situazioni imprevedibili.
06
settembre 2006
Andrea Contin – Lu Pisce
Dal 06 al 27 settembre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SCUDERIE DI PALAZZO MORONI
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a domenica 9.30/12.30 – 15.30/18.30; lunedì chiuso
Vernissage
6 Settembre 2006, ore 18.30
Autore
Curatore