Triplice inaugurazione sabato 22 alle 18.00 nelle sale dell’Accademia d’Arte a Montecatini.

Conclusa la mostra “Omaggio a Carlo Carrà”, con grande soddisfazione degli organizzatori per l’alta affluenza di visitatori e il successo decretato dalla critica, in attesa del prossimo grande evento internazionale (la mostra su Sebastian Matta che aprirà il 10 agosto), l’Accademia ospita al piano terra un’antologica dell’artista fiorentino Romano Stefanelli, conosciuto in particolare per i suoi cicli di affreschi, e affianca al secondo piano, per la rassegna “In/contemporanea – Pinacotecaperta”, due artiste di diversa generazione, che si confrontano in un dialogo affascinante: Alba Centoni e Mary Sargent.

Romano Stefanelli, nato nel 1931, si è formato nello studio di Pietro Annigoni e da questa matrice figurativa ha cominciato la sua ricerca, in un rapporto di continuità/discontinuità con i modelli della tradizione. La sua opera si estende dalla pittura alla litografia, dall'acquaforte alla scultura sino all'oreficeria. Importante la sua attività di affreschista, con singole opere o cicli eseguiti, tra l'altro, nell'Abbazia di Montecassino. L’Accademia dedica a questo poliedrico artista, in collaborazione con Spazio Immagine Bottega d’Arte di Montecatini, un’antologica che comprende oli, incisioni, disegni, sculture e quattro studi preparatori per gli affreschi di s.Maria a Massarella.

Al secondo piano si sviluppa invece un percorso tutto al femminile: oli, disegni e grafica di Alba Centoni, che intitola la sua mostra “Orizzonti lontani”, e bassorilievi in legno e opere su carta di Mary Sergent.

Alba Centoni è nata ad Altopascio ed è vissuta a Lucca, dove si è diplomata maestro d’arte. Grande disegnatrice, ha unito a questa sua qualità il gusto del colore e il senso di prospettiva. Il suo linguaggio pittorico raccoglie le esperienze postimpressionistiche del plasticismo precubistico e delle forme simboliste. La sua figura è caratteristica, metafisica e solitaria, frutto di una sintesi, un processo riduttivo che mira all’essenziale a al poetico.

Mary Sargent, giovane figlia d’arte, poetessa, è specializzata nelle incisioni su legno, nella scultura xylography, nella pittura. Nella sua attività artistica sperimenta ogni tipo di materiale: terra, cenere, gesso, tempera, oro, acrilici, matita. Dai suoi bassorilievi in legno e dalle opere in carta emerge un universo di immagini, con paesaggi fantastici, civiltà passate, metropoli contemporanee, ricco di inedite soluzioni, straordinariamente polivalente, ambiguo e di grande forza espressiva.