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Paola Grillo
personale
Comunicato stampa
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Mi rendo conto di avere spesso pagato un prezzo alla mia anarchia e all’incapacità fisica di accettare le logiche dell’opportunità.
Nasce a San Giorgio a Cremano, Napoli il 19/1/1956.
Sono della fine degli anni '80 le prime collettive a Chiavari, alla galleria l'Ippocampo e nella Riviera di Levante, raffinando la tecnica e rendendo profonde le conoscenze artistiche, lavorando nelle estemporanee e condividendo pensieri ed esperienze con altri artisti. Affermati professionisti o stimolanti creativi con provenienze disparate. Negli anni '90 inizia a frequentare una scuola/laboratorio tenuto dalla scultrice Alda D’Alessio. Partecipa ad ulteriori collettive presso il Circolo Amici dell'Arte in via Vado a Genova e finalmente emerge una nuova consapevolezza del linguaggio artistico dell’operare. Si distingue fra gli allievi della scuola, dando vita ad un nuovo fermento di contatti , vernissage e poesia visiva e, fra gli altri vince il premio Borsart della galleria omonima.Nascono nuove alleanze, riceve lusinghiere attestazioni dal pittore Tomber di Varazze e Mario Tunolo, già allievo di Guttuso, che la spingono a proseguire nel lavoro, fino ad arrivare a Christian Gaspari del Sms Cafè di Albisola Capo che organizza una personale nel 2004 aperta per parecchi mesi. Operazione che si inserisce validamente nel nuovo trend che invita a concepire l'arte come qualcosa che deve raggiungere il pubblico colto e scelto, ma non solo, ove questo pubblico si ritrova. Nei luoghi scelti di convivio, dove la raffinatezza del gusto si mescola in uno stimolo continuo con il visivo.Nell'estate del 2005, a Venezia, nel corso della manifestazione 13 x 17 Padiglioneitalia, evento contemporaneo e polemicamente in antitesi alla Biennale , su invito di Jean Blanchaert , gallerista milanese, presenta un 'opera pop ad una manifestazione di 250 artisti. La collettiva si è trasferita Milano, Biella, Roma, Napoli e altre tappe italiane per essere esportata successivamente all'estero, arricchendosi di adesioni ed è sta l'opportunità per l'inserimento in un book di notevole valore per il peso e la creatività dei nomi noti e meno noti coinvolti. Stimolo è l'emozione che diventa trasposizione, linguaggio sovrabbondante. Come nel collage, dove il tema parte da un tassello, da un colore e si snoda come un domino, visionario, convulso, persino ossessivo, ma assolutamente non caotico, dove ogni concetto ne produce un altro, che a sua volta riconduce a un pensiero che evoca e produce colore.Il tutto interrotto da un improvviso concetto che sovverte e complica il meccanismo stesso. La materia che stimola il colore e il colore che diventa impatto visivo, esigenza di espressione forte, movimento stesso dell'emozione.Messaggio sovrabbondante, ma non eccessivo, che utilizza un equilibrio ed una “contamination” tecnica che nella materia stessa affonda principalmente le radici ed ulteriormente complicato dalla parola scritta. Materia che proviene da origini “povere”, di recupero, quali chiavi, gusci di noce spezzati, fili colorati, bottoni, sassi e piccoli legni e oggetti che possano perdere preferibilmente la loro originaria essenza, fino ai piccoli pezzi di gioielli, frammentati ed esaltati.La parola scritta diventa una sorta di linguaggio interattivo e parallelo Poesia, contaminazione e scossa al linguaggio espressivo della sola pittura . Potente volontà di comunicazione e di “cattura” del pensiero di chi osserva. Perchè chi legge “veda” attraverso il doppio linguaggio grafico e poetico. E provi a sua volta qualcosa di ancora diverso rispetto a quello che era il primo messaggio espressivo originario del creativo.Grande forza e motore del suo lavoro figurativo nasce dall'espressionismo. Dove non si rende necessaria l'esposizione del bello, ma dove la bellezza è dura, complicata e contorta e nasce dall'emotività e dall'inquietudine.P.G. lavora sulla complessità della figura umana, trasponendola, trasfigurandola. L'impatto non è mai semplice. Non è mai una lettura facile o immediata. A volte inquieta altre giocosa. Anche quando ad essere rappresentate sono semplici mele nello spazio, dove i cromatismi scivolano a diventare spazio stesso o un vortice sale a definire un'inquietudine. Dove i pesci si infilano nella scogliera e le agavi mutano in code multicolore di pesci. Ed altri pesci saltano in un mare reso informale, dove nulla va più preso sul serio.Ove uomini bellissimi al limite del angelico/demoniaco si negano all'amore pur nella sua affermazione e richiesta. E ninfe sognano, in un sonno che somiglia troppo al sonno che è per sempre, mute nel ricordo di qualcosa che il vento non ha osato strappare.
Nasce a San Giorgio a Cremano, Napoli il 19/1/1956.
Sono della fine degli anni '80 le prime collettive a Chiavari, alla galleria l'Ippocampo e nella Riviera di Levante, raffinando la tecnica e rendendo profonde le conoscenze artistiche, lavorando nelle estemporanee e condividendo pensieri ed esperienze con altri artisti. Affermati professionisti o stimolanti creativi con provenienze disparate. Negli anni '90 inizia a frequentare una scuola/laboratorio tenuto dalla scultrice Alda D’Alessio. Partecipa ad ulteriori collettive presso il Circolo Amici dell'Arte in via Vado a Genova e finalmente emerge una nuova consapevolezza del linguaggio artistico dell’operare. Si distingue fra gli allievi della scuola, dando vita ad un nuovo fermento di contatti , vernissage e poesia visiva e, fra gli altri vince il premio Borsart della galleria omonima.Nascono nuove alleanze, riceve lusinghiere attestazioni dal pittore Tomber di Varazze e Mario Tunolo, già allievo di Guttuso, che la spingono a proseguire nel lavoro, fino ad arrivare a Christian Gaspari del Sms Cafè di Albisola Capo che organizza una personale nel 2004 aperta per parecchi mesi. Operazione che si inserisce validamente nel nuovo trend che invita a concepire l'arte come qualcosa che deve raggiungere il pubblico colto e scelto, ma non solo, ove questo pubblico si ritrova. Nei luoghi scelti di convivio, dove la raffinatezza del gusto si mescola in uno stimolo continuo con il visivo.Nell'estate del 2005, a Venezia, nel corso della manifestazione 13 x 17 Padiglioneitalia, evento contemporaneo e polemicamente in antitesi alla Biennale , su invito di Jean Blanchaert , gallerista milanese, presenta un 'opera pop ad una manifestazione di 250 artisti. La collettiva si è trasferita Milano, Biella, Roma, Napoli e altre tappe italiane per essere esportata successivamente all'estero, arricchendosi di adesioni ed è sta l'opportunità per l'inserimento in un book di notevole valore per il peso e la creatività dei nomi noti e meno noti coinvolti. Stimolo è l'emozione che diventa trasposizione, linguaggio sovrabbondante. Come nel collage, dove il tema parte da un tassello, da un colore e si snoda come un domino, visionario, convulso, persino ossessivo, ma assolutamente non caotico, dove ogni concetto ne produce un altro, che a sua volta riconduce a un pensiero che evoca e produce colore.Il tutto interrotto da un improvviso concetto che sovverte e complica il meccanismo stesso. La materia che stimola il colore e il colore che diventa impatto visivo, esigenza di espressione forte, movimento stesso dell'emozione.Messaggio sovrabbondante, ma non eccessivo, che utilizza un equilibrio ed una “contamination” tecnica che nella materia stessa affonda principalmente le radici ed ulteriormente complicato dalla parola scritta. Materia che proviene da origini “povere”, di recupero, quali chiavi, gusci di noce spezzati, fili colorati, bottoni, sassi e piccoli legni e oggetti che possano perdere preferibilmente la loro originaria essenza, fino ai piccoli pezzi di gioielli, frammentati ed esaltati.La parola scritta diventa una sorta di linguaggio interattivo e parallelo Poesia, contaminazione e scossa al linguaggio espressivo della sola pittura . Potente volontà di comunicazione e di “cattura” del pensiero di chi osserva. Perchè chi legge “veda” attraverso il doppio linguaggio grafico e poetico. E provi a sua volta qualcosa di ancora diverso rispetto a quello che era il primo messaggio espressivo originario del creativo.Grande forza e motore del suo lavoro figurativo nasce dall'espressionismo. Dove non si rende necessaria l'esposizione del bello, ma dove la bellezza è dura, complicata e contorta e nasce dall'emotività e dall'inquietudine.P.G. lavora sulla complessità della figura umana, trasponendola, trasfigurandola. L'impatto non è mai semplice. Non è mai una lettura facile o immediata. A volte inquieta altre giocosa. Anche quando ad essere rappresentate sono semplici mele nello spazio, dove i cromatismi scivolano a diventare spazio stesso o un vortice sale a definire un'inquietudine. Dove i pesci si infilano nella scogliera e le agavi mutano in code multicolore di pesci. Ed altri pesci saltano in un mare reso informale, dove nulla va più preso sul serio.Ove uomini bellissimi al limite del angelico/demoniaco si negano all'amore pur nella sua affermazione e richiesta. E ninfe sognano, in un sonno che somiglia troppo al sonno che è per sempre, mute nel ricordo di qualcosa che il vento non ha osato strappare.
15
luglio 2006
Paola Grillo
Dal 15 luglio al 13 agosto 2006
arte contemporanea
Location
BAR TESTA
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Orario di apertura
tutto il giorno
Vernissage
15 Luglio 2006, ore 18
Autore
Curatore