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Karpüseeler
produzione dell’artista con opere recenti e degli ultimi dieci anni
Comunicato stampa
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La mostra di Karpüseeler, a cura di Aldo Iori e allestita presso i locali dell’Associazione Spazio Dinamico P.M.E a San Giuliano Terme, propone un panorama della produzione dell’artista con opere recenti e degli ultimi dieci anni.
Karpuseeler, nel corso della sua trentennale attività, ha rivolto la sua attenzione alla definizione dell’opera come concreto confine tra differenti ambiti della speculazione del pensiero contemporaneo. Interessato fin dal suo esordio alle logiche cibernetiche le sue opere varcano il confine disciplinare della scultura per dare concretezza ad elaborazioni nelle quali sia la forma tende all’assoluto sia l’opera intera instaura con l’osservatore un inedito rapporto spazio-temporale.
La mostra si apre con uno strano autoritratto, basato sulla logica del linguaggio binario, che l’osservatore è invitato a suonare.
Jeu de bot è costituito invece da quindici tondi che riproducono i ritratti deformati di altrettanti personaggi della cultura letteraria: Brecht, James, Artaud, Wolf, Mann, Pasolini, Lawrence, Nietzsche… Anamorfosi informatiche o meglio meta-morfosi, figure che ricercano una possibile ricomposizione post-quem del ritratto identificativo rappresentando quell’aldilà della pura apparenza e della superficie.
Le Geometrie K, Triagono, Quadragono e Pentagono, tutte del 1997, sono figure geometriche di tre, quattro e cinque lati che si flettono nello spazio verso l’osservatore creando una concavità riflettente nella quale la deformazione è indicativa di una volontà a contenere il tutto in sé. Il nero lucido del metacrilato possiede nuove profondità ed è sempre sezione interna di una porzione di volume sferico.
In/equi/vocare è opera emblematica del rapporto tra sonorità e forma ricercato dall’artista: il cavallo degli scacchi, evocato dal calembour linguistico dall’ironia duchampiana, diviene mostro terribile di un inconscio che forza il pensiero razionale e rivela la volontà alla creazione di forme tridimensionali oltre la logica serrata e formale.
Opere come Dialogo, Verso Infinito, Voce d’oro e anche il recente Coro, posseggono una forte presenza che caratterizza la concezione dell’opera. La questione travalica l’aspetto formale, come in una forma di Canova o di Brancusi o di un più recente Spalletti, per ritrovare una dimensione intellettuale fortissima. Le superfici levigate, la vernice o il metallo reso specchiante instaurano un rapporto con l’osservatore che è posto nello spazio pluridimensionale dell’opera, come se essa chiedesse ascolto o proponesse un luogo ideale della riflessione.
Per l’occasione verrà presentato il libro di Marco Scotini e Aldo Iori “Karpüseeler la rappresentazione tra logica e sublime” edito da Edizioni Gramma (Perugia, 2005) dedicato alle opere realizzate dal 1978 al 2005 dall’artista, secondo volume della collana SguardinelloSpecchio.
Karpuseeler, nel corso della sua trentennale attività, ha rivolto la sua attenzione alla definizione dell’opera come concreto confine tra differenti ambiti della speculazione del pensiero contemporaneo. Interessato fin dal suo esordio alle logiche cibernetiche le sue opere varcano il confine disciplinare della scultura per dare concretezza ad elaborazioni nelle quali sia la forma tende all’assoluto sia l’opera intera instaura con l’osservatore un inedito rapporto spazio-temporale.
La mostra si apre con uno strano autoritratto, basato sulla logica del linguaggio binario, che l’osservatore è invitato a suonare.
Jeu de bot è costituito invece da quindici tondi che riproducono i ritratti deformati di altrettanti personaggi della cultura letteraria: Brecht, James, Artaud, Wolf, Mann, Pasolini, Lawrence, Nietzsche… Anamorfosi informatiche o meglio meta-morfosi, figure che ricercano una possibile ricomposizione post-quem del ritratto identificativo rappresentando quell’aldilà della pura apparenza e della superficie.
Le Geometrie K, Triagono, Quadragono e Pentagono, tutte del 1997, sono figure geometriche di tre, quattro e cinque lati che si flettono nello spazio verso l’osservatore creando una concavità riflettente nella quale la deformazione è indicativa di una volontà a contenere il tutto in sé. Il nero lucido del metacrilato possiede nuove profondità ed è sempre sezione interna di una porzione di volume sferico.
In/equi/vocare è opera emblematica del rapporto tra sonorità e forma ricercato dall’artista: il cavallo degli scacchi, evocato dal calembour linguistico dall’ironia duchampiana, diviene mostro terribile di un inconscio che forza il pensiero razionale e rivela la volontà alla creazione di forme tridimensionali oltre la logica serrata e formale.
Opere come Dialogo, Verso Infinito, Voce d’oro e anche il recente Coro, posseggono una forte presenza che caratterizza la concezione dell’opera. La questione travalica l’aspetto formale, come in una forma di Canova o di Brancusi o di un più recente Spalletti, per ritrovare una dimensione intellettuale fortissima. Le superfici levigate, la vernice o il metallo reso specchiante instaurano un rapporto con l’osservatore che è posto nello spazio pluridimensionale dell’opera, come se essa chiedesse ascolto o proponesse un luogo ideale della riflessione.
Per l’occasione verrà presentato il libro di Marco Scotini e Aldo Iori “Karpüseeler la rappresentazione tra logica e sublime” edito da Edizioni Gramma (Perugia, 2005) dedicato alle opere realizzate dal 1978 al 2005 dall’artista, secondo volume della collana SguardinelloSpecchio.
24
giugno 2006
Karpüseeler
Dal 24 giugno al 23 luglio 2006
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE SPAZIO DINAMICO P.M.E
San Giuliano Terme, Strada Statale Dell'abetone E Del Brennero, 45, (Pisa)
San Giuliano Terme, Strada Statale Dell'abetone E Del Brennero, 45, (Pisa)
Orario di apertura
venerdì-domenica 18.30-20, gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
24 Giugno 2006, ore 19
Autore
Curatore