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Una raccolta privata a Villa Trecchi. La collezione Cappelletti
una sessantina di opere descritto dai protagonisti dell’arte italiana del Novecento ed esemplificativo delle principali correnti
Comunicato stampa
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Immersa in un parco secolare e poco distante dalle rive dell’Adda, la secentesca Villa Trecchi di Maleo (Lodi) sarà sede da sabato 17 maggio di un prestigioso appuntamento con l’ arte contemporanea. Dopo il successo dello scorso anno con la mostra “Morlotti Chighine Della Torre Maffi. Luce e materia nei pittori dell’Adda”, lo scrittore e critico d’arte lodigiano Tino Gipponi è ora curatore di una rassegna che valorizza la ricchezza del collezionismo privato documentando un secolo di pittura: “Una raccolta privata a Villa Trecchi. La collezione Cappelletti” il titolo del percorso espositivo articolato in una sessantina di opere descritto dai protagonisti dell’arte italiana del Novecento ed esemplificativo delle principali correnti.
Dalle ricerche tardofuturiste di Balla, dalle periferie e dalle composizioni di Sironi, il percorso si snoda attraverso le espressioni del naturalismo materico di Morlotti fino alla produzione di Longaretti e Moreni e alla stagione informale di Chighine, con una particolare attenzione sull’opera di Francese e Cassinari.
L’astrattismo geometrico di Dorazio, i Totem di Crippa e Dova, le testimonianze di Corpora, Ajmone e Peverelli sono parte del panorama che raggiunge le generazioni ultime con i nomi di Baselitz, Paladino, Velasco, Nespolo e Frangi, senza trascurare un accenno a quella precedente rappresentata da Ruggeri, Novelli, Schifano a De Dominicis.
La mostra, allestita secondo un itinerario che si snoda temporalmente valorizzando le personalità e permettendo di cogliere affinità e differenze stilistiche, è sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Maleo, con il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Lodi.
Un catalogo di 130 pagine riproduce tutte le opere esposte, introdotte da un testo del curatore e da una conversazione di Gabriele Cappelletti trascritta da Flaminio Gualdoni che ripercorrendo la vicenda del gallerista milanese si addentra nel mondo del collezionismo e nell’ambiente artistico del capoluogo lombardo del dopoguerra.
Dalle ricerche tardofuturiste di Balla, dalle periferie e dalle composizioni di Sironi, il percorso si snoda attraverso le espressioni del naturalismo materico di Morlotti fino alla produzione di Longaretti e Moreni e alla stagione informale di Chighine, con una particolare attenzione sull’opera di Francese e Cassinari.
L’astrattismo geometrico di Dorazio, i Totem di Crippa e Dova, le testimonianze di Corpora, Ajmone e Peverelli sono parte del panorama che raggiunge le generazioni ultime con i nomi di Baselitz, Paladino, Velasco, Nespolo e Frangi, senza trascurare un accenno a quella precedente rappresentata da Ruggeri, Novelli, Schifano a De Dominicis.
La mostra, allestita secondo un itinerario che si snoda temporalmente valorizzando le personalità e permettendo di cogliere affinità e differenze stilistiche, è sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Maleo, con il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Lodi.
Un catalogo di 130 pagine riproduce tutte le opere esposte, introdotte da un testo del curatore e da una conversazione di Gabriele Cappelletti trascritta da Flaminio Gualdoni che ripercorrendo la vicenda del gallerista milanese si addentra nel mondo del collezionismo e nell’ambiente artistico del capoluogo lombardo del dopoguerra.
17
giugno 2006
Una raccolta privata a Villa Trecchi. La collezione Cappelletti
Dal 17 giugno al 02 luglio 2006
arte contemporanea
Location
VILLA TRECCHI
Maleo, Via D. Manfredi, (Lodi)
Maleo, Via D. Manfredi, (Lodi)
Orario di apertura
da martedì a giovedì 17-20; venerdì, sabato e domenica 17–23
Vernissage
17 Giugno 2006, ore 17
Autore
Curatore