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Howard Smith
Quella di Howard Smith è una pittura che a prima vista potrebbe apparire monocroma ma che non lo è nemmeno in quelle tele ove è stato impiegato un unico colore
Comunicato stampa
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Quella di Howard Smith è una pittura che a prima vista potrebbe apparire monocroma ma che non lo è nemmeno in quelle tele ove è stato impiegato un unico colore. La superficie non viene mai saturata. Ci sono aree in cui la pittura, per pudore o per stanchezza, si interrompe lasciando che la tela affermi ancor di più la sua presenza e che il processo pittorico si sveli. Il pennello accarezza la tela e, come se vi fossero crateri e sporgenze, segue dolcemente l’andamento della sua ruvida pelle senza occluderne i pori. La tela è anche colore, sbuca da sotto la pittura e con questa dialoga silenziosamente.
Una pittura che ci costringe a fermarci e a riflettere sugli elementi che permettono all’opera di esistere: telaio, tela e sua grammatura, formato e grandezza, colore, pennellata e modo in cui è data, costruzione e sviluppo, inizio, conclusione, pieno, vuoto, eccetera…senza mai limitarsi solo a questo, permettendo di inoltrarci nella fisicità del lavoro, dirottando il nostro sguardo verso l’incommensurabile.
Una pittura pulsante, tra il pieno e il vuoto, nella tessitura della tela. Spostando il limite tra animato e non vivente, esattamente come può respirare un qualunque organismo, la pittura di Howard Smith respira.
Da: l’intervista di Federico Sardella a Howard Smith per Edizioni Peccolo Livorno (novembre 2005).
Una pittura che ci costringe a fermarci e a riflettere sugli elementi che permettono all’opera di esistere: telaio, tela e sua grammatura, formato e grandezza, colore, pennellata e modo in cui è data, costruzione e sviluppo, inizio, conclusione, pieno, vuoto, eccetera…senza mai limitarsi solo a questo, permettendo di inoltrarci nella fisicità del lavoro, dirottando il nostro sguardo verso l’incommensurabile.
Una pittura pulsante, tra il pieno e il vuoto, nella tessitura della tela. Spostando il limite tra animato e non vivente, esattamente come può respirare un qualunque organismo, la pittura di Howard Smith respira.
Da: l’intervista di Federico Sardella a Howard Smith per Edizioni Peccolo Livorno (novembre 2005).
18
giugno 2006
Howard Smith
Dal 18 giugno al 18 luglio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA MIRALLI – PORTICO DELLA GIUSTIZIA XII SEC.
Viterbo, Via San Lorenzo, 57, (Viterbo)
Viterbo, Via San Lorenzo, 57, (Viterbo)
Vernissage
18 Giugno 2006, ore 11
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