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Da Milano e da Sassari i colori del ritmo
artisti che hanno scelto il jazz come soggetto preferito delle loro rappresentazioni o hanno interpretato il jazz
Comunicato stampa
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Inaugura martedì 6 giugno ed è visitabile fino al 30 la collettiva IN JAZZ al Bibò in Via Andrea Costa 158. La mostra, inserita nell’ambito delle iniziative della prima edizione del festival Bibò a Spasso nel jazz organizzato da Sene Sonore è dedicata a quegli artisti che hanno scelto il jazz come soggetto preferito delle loro rappresentazioni o hanno interpretato il jazz. Espongono Cosimo Rodio, Alessandro Curadi e Roberta Biagi. Il primo, esponente di un nuovo figuratismo, nella scelta dell’elemento musicale, con quelle particolari atmosfere che solo il jazz riesce a creare, scandisce il ritmo dei dipinti alla presenza di languide donne dal sapore esotico e mediterraneo. Pugliese d’origine ma residente a Sassari da oltre trent’anni, Cosimo Rodio attraversa una lunga serie di esperienze pittoriche ed approda a uno stile personale, dove la figura rappresentata prende valenza di mezzo e non di fine.
L’amore per il jazz, per la poesia americana della beat generation e la sensualità femminile sono alla base della sua suggestiva pittura, e sulle sue tele, dove trasferisce le sue passioni, si legge un invito ad esplorare il su mondo lontano da tentazioni realistiche e in bilico fra musica e parole.
Uno stretto contatto con il ritmo musicale si trova anche nelle opere di Alessandro Curadi, acquarellista di Milano che dipinge jazzisti. Curadi collega il colore all’energia che emana realizzando ritratti live e nella ritrattistica dal vivo, come afferma, tutto contribuisce alla realizzazione dell’opera: l’energia dell’interpretazione, il clima che si instaura tra l’artista e il pubblico, le luci, i colori, i suoni di contorno.
Alle opere di Rodio e Curadi si affiancano due ritratti di George Cable realizzati dalla pittrice Roberta Biagi quando il pianista americano era in tour in Italia.
Affine artisticamente ai più grossi esponenti dell’espressionismo tedesco, che ama e sente vicini, la Biagi mette nei suoi quadri Picasso, Gerstl, Nolde e Kokoschka. E’ la cosiddetta arte degenerata, combattuta molto dai nazisti nella prima metà del secolo scorso, a fare colpo nella sensibilità artistica di Roberta Biagi. Quel periodo storico tedesco che vedeva gli autori esprimere il disagio di un’epoca di transizione. “Ora siamo in un’epoca di transizione - commenta la Biagi – un’epoca di grande incertezza del futuro dove un quadro deve saper esprimere e trasmettere qualcosa di forte”.
L’amore per il jazz, per la poesia americana della beat generation e la sensualità femminile sono alla base della sua suggestiva pittura, e sulle sue tele, dove trasferisce le sue passioni, si legge un invito ad esplorare il su mondo lontano da tentazioni realistiche e in bilico fra musica e parole.
Uno stretto contatto con il ritmo musicale si trova anche nelle opere di Alessandro Curadi, acquarellista di Milano che dipinge jazzisti. Curadi collega il colore all’energia che emana realizzando ritratti live e nella ritrattistica dal vivo, come afferma, tutto contribuisce alla realizzazione dell’opera: l’energia dell’interpretazione, il clima che si instaura tra l’artista e il pubblico, le luci, i colori, i suoni di contorno.
Alle opere di Rodio e Curadi si affiancano due ritratti di George Cable realizzati dalla pittrice Roberta Biagi quando il pianista americano era in tour in Italia.
Affine artisticamente ai più grossi esponenti dell’espressionismo tedesco, che ama e sente vicini, la Biagi mette nei suoi quadri Picasso, Gerstl, Nolde e Kokoschka. E’ la cosiddetta arte degenerata, combattuta molto dai nazisti nella prima metà del secolo scorso, a fare colpo nella sensibilità artistica di Roberta Biagi. Quel periodo storico tedesco che vedeva gli autori esprimere il disagio di un’epoca di transizione. “Ora siamo in un’epoca di transizione - commenta la Biagi – un’epoca di grande incertezza del futuro dove un quadro deve saper esprimere e trasmettere qualcosa di forte”.
06
giugno 2006
Da Milano e da Sassari i colori del ritmo
Dal 06 al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
BIBO’
Bologna, Via Andrea Costa, 158, (Bologna)
Bologna, Via Andrea Costa, 158, (Bologna)
Autore