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Elisabetta Casella – Un altro Io
trenta opere di grandi e piccole dimensioni che illustrano la produzione più recente dell’artista: tecniche miste su tela, tavola e carta intelata
Comunicato stampa
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Giovedi 25 maggio 2006 alle ore 18 Agorárte, con la collaborazione di Camuzzi International e CARIMILO, inaugura la mostra personale di Elisabetta Casella dal titolo Un altro Io, presso la galleria di via del Carmine 11.
L’esposizione, a cura di Simona Vigo, raccoglie trenta opere di grandi e piccole dimensioni che illustrano la produzione più recente dell’artista: tecniche miste su tela, tavola e carta intelata.
“Un altro Io… un cuore, una rosa, sagome diafane e sanguigne di fiori, sparse su una tela ricucita. Gambe di donna che incedono nella quiete dei colori, corpi di donne accovacciate su sfondi monocromatici dalle sfumature bianche, cerulee o rosee. Una tensione drammatica che racconta un percorso pittorico silenziosamente tormentato e ricomposto in un equilibrio soave di segni e di colori...
Più che un racconto, questa mostra è una lunga poesia, un soffio leggero di un’anima che canta la sua solitudine e la sua speranza, la lotta incessante verso traguardi ancora sconosciuti, in passaggi in cui tende al cielo e in altri in cui si accosta alla terra, una preghiera sensuale che si esprime nell’offerta di fiori, in braccia protese verso l’alto tra fiducia e malinconia. Una lunga poesia che potrebbe concludersi con i versi del grande Charles Baudelaire:.. “più d’un fiore, a malincuore, effonde il suo profumo, dolce come un segreto, in profonde solitudini”.
Nata a Piacenza nel 1973, Elisabetta Casella si diploma in pittura e restauro presso l'Accademia A. Galli di Como nel 1996. Una giovane artista completamente immersa nell’arte, totalmente dedita alla pittura. Un temperamento fiero e allo stesso tempo disponibile come appare nei suoi lavori che sono testimonianza della sua storia interiore, di vissuti emotivi intensi e di scelte consapevoli. Consapevole è innanzitutto la scelta dell’informale come possibilità pittorica più in sintonia con quello che lei vuole esprimere e con i metodi della sua ricerca. L’informale permette di esprimere le sensazioni attraverso l’uso dei colori e anche attraverso un trattamento particolare della matericità dei colori. Colori e segni insieme che ora sono organizzati in una figura riconoscibile più per suggestioni di pennellate che per una definizione grafica, una forma personalissima di figurazione ancora e sempre fortemente contaminata dalla passione informale.
L’esposizione, a cura di Simona Vigo, raccoglie trenta opere di grandi e piccole dimensioni che illustrano la produzione più recente dell’artista: tecniche miste su tela, tavola e carta intelata.
“Un altro Io… un cuore, una rosa, sagome diafane e sanguigne di fiori, sparse su una tela ricucita. Gambe di donna che incedono nella quiete dei colori, corpi di donne accovacciate su sfondi monocromatici dalle sfumature bianche, cerulee o rosee. Una tensione drammatica che racconta un percorso pittorico silenziosamente tormentato e ricomposto in un equilibrio soave di segni e di colori...
Più che un racconto, questa mostra è una lunga poesia, un soffio leggero di un’anima che canta la sua solitudine e la sua speranza, la lotta incessante verso traguardi ancora sconosciuti, in passaggi in cui tende al cielo e in altri in cui si accosta alla terra, una preghiera sensuale che si esprime nell’offerta di fiori, in braccia protese verso l’alto tra fiducia e malinconia. Una lunga poesia che potrebbe concludersi con i versi del grande Charles Baudelaire:.. “più d’un fiore, a malincuore, effonde il suo profumo, dolce come un segreto, in profonde solitudini”.
Nata a Piacenza nel 1973, Elisabetta Casella si diploma in pittura e restauro presso l'Accademia A. Galli di Como nel 1996. Una giovane artista completamente immersa nell’arte, totalmente dedita alla pittura. Un temperamento fiero e allo stesso tempo disponibile come appare nei suoi lavori che sono testimonianza della sua storia interiore, di vissuti emotivi intensi e di scelte consapevoli. Consapevole è innanzitutto la scelta dell’informale come possibilità pittorica più in sintonia con quello che lei vuole esprimere e con i metodi della sua ricerca. L’informale permette di esprimere le sensazioni attraverso l’uso dei colori e anche attraverso un trattamento particolare della matericità dei colori. Colori e segni insieme che ora sono organizzati in una figura riconoscibile più per suggestioni di pennellate che per una definizione grafica, una forma personalissima di figurazione ancora e sempre fortemente contaminata dalla passione informale.
25
maggio 2006
Elisabetta Casella – Un altro Io
Dal 25 maggio all'otto luglio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA AGORARTE
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15 alle 18
Vernissage
25 Maggio 2006, ore 18
Autore
Curatore