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Ivan Civic – Breeding Brss Pearls
Articolandosi tra la performance “WANT IT, GET IT, FAKE IT!” della durata di 3 ore consecutive che avrà luogo durante l’inaugurazione, e l’esposizione di lavori fotografici e video ad essa connessi, il progetto si presenta come una sorta di spiazzante e dissacratoria confessione di un artista sul suo “artfloor”
Comunicato stampa
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La Galleria Estro è lieta di annunciare la prima personale italiana di IVAN CIVIC (Sarajevo 1979) dal titolo "BREEDING BRASS PEARLS" (letter. "Generando perle di ottone").
Diplomatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Braunschweig nella classe di Marina Abramovic e già da da qualche anno presente sulla scena artistica internazionale grazie a partecipazioni ad eventi presentati presso alcuni tra i più importanti spazi espositivi nel mondo (il P.S.1 di New York; il Museo di arte contemporanea di Dublino; il Marta di Herford; la Galleria Civica di Trento; il Museo Van Gogh di Amsterdam; la Biennale di Venezia, ecc.), l'artista-performer presenta un progetto, appositamente concepito per la galleria, fondato sulla rappresentazione del labile e frustrante processo di ricerca dell'affermazione del singolo all'interno del contesto sociale e, contemporaneamente, quella dell'artista nell'ambito del sistema dell'arte.
Articolandosi tra la performance "WANT IT, GET IT, FAKE IT!" della durata di 3 ore consecutive che avrà luogo durante l'inaugurazione, e l'esposizione di lavori fotografici e video ad essa connessi, il progetto si presenta come una sorta di spiazzante e dissacratoria confessione di un artista sul suo "artfloor" (la galleria) e, allo stesso tempo, come disincancantato processo alle sue stesse illusioni. Interpretando l'eroe di un videogioco senza fine, l'artista appare impegnato in una sorta di spossante sfida contro se stesso, in una costante verifica delle proprie attitudini e potenzialità, sia psichiche che comportamentali. Attraverso una plateale messa in scena di sforzi, livelli e prove di destrezza sociale, l'artista interpreta diversi tipi di strategia (le "giuste mosse" da compiere) finalizzati alla progressiva conquista di successo e di "upgrading" culturale e sociale, con l'intento di rivelare la precarietà di determinate certezze (il raggiungimento solo apparente di livelli superiori) e, allo stesso tempo, la spietata ciclicità del tempo e degli eventi. Disilludendo se stesso e il proprio pubblico sul fatto che la crescita artistica e individuale coincida con un percorso di progressione lineare e verticale, Civic si fa interprete di un'azione loopata (sviluppata attraverso il convulso alternarsi di corsi e ricorsi, di avanzamenti e di empasse) che difficilmente prospetta la possibilità di una risoluzione finale e definitiva.
Diplomatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Braunschweig nella classe di Marina Abramovic e già da da qualche anno presente sulla scena artistica internazionale grazie a partecipazioni ad eventi presentati presso alcuni tra i più importanti spazi espositivi nel mondo (il P.S.1 di New York; il Museo di arte contemporanea di Dublino; il Marta di Herford; la Galleria Civica di Trento; il Museo Van Gogh di Amsterdam; la Biennale di Venezia, ecc.), l'artista-performer presenta un progetto, appositamente concepito per la galleria, fondato sulla rappresentazione del labile e frustrante processo di ricerca dell'affermazione del singolo all'interno del contesto sociale e, contemporaneamente, quella dell'artista nell'ambito del sistema dell'arte.
Articolandosi tra la performance "WANT IT, GET IT, FAKE IT!" della durata di 3 ore consecutive che avrà luogo durante l'inaugurazione, e l'esposizione di lavori fotografici e video ad essa connessi, il progetto si presenta come una sorta di spiazzante e dissacratoria confessione di un artista sul suo "artfloor" (la galleria) e, allo stesso tempo, come disincancantato processo alle sue stesse illusioni. Interpretando l'eroe di un videogioco senza fine, l'artista appare impegnato in una sorta di spossante sfida contro se stesso, in una costante verifica delle proprie attitudini e potenzialità, sia psichiche che comportamentali. Attraverso una plateale messa in scena di sforzi, livelli e prove di destrezza sociale, l'artista interpreta diversi tipi di strategia (le "giuste mosse" da compiere) finalizzati alla progressiva conquista di successo e di "upgrading" culturale e sociale, con l'intento di rivelare la precarietà di determinate certezze (il raggiungimento solo apparente di livelli superiori) e, allo stesso tempo, la spietata ciclicità del tempo e degli eventi. Disilludendo se stesso e il proprio pubblico sul fatto che la crescita artistica e individuale coincida con un percorso di progressione lineare e verticale, Civic si fa interprete di un'azione loopata (sviluppata attraverso il convulso alternarsi di corsi e ricorsi, di avanzamenti e di empasse) che difficilmente prospetta la possibilità di una risoluzione finale e definitiva.
10
giugno 2006
Ivan Civic – Breeding Brss Pearls
Dal 10 giugno al 15 luglio 2006
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
GALLERIA ESTRO
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Orario di apertura
da martedì al sabato dalle ore 15.30 alle 20.00
Vernissage
10 Giugno 2006, ore 18-21
Autore
Curatore