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Rober Racine – Fantasmes fragiles
La mostra Rober Racine. Fantasmes fragiles presenta un corpo di 87 disegni di avvoltoi realizzati nel 2003 da Rober Racine
Comunicato stampa
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La mostra Rober Racine. Fantasmes fragiles presenta un corpo di 87 disegni di avvoltoi realizzati nel 2003 da Rober Racine. L’artista ha dato vita a questi disegni così come si scrive un proprio diario. Ha cominciato a interessarsi al tema dell’avvoltoio visitando il giardino zoologico di Barcellona, laddove la visione d’una gabbia abitata da avvoltoi lo ha catturato per diversi mesi. Il motivo dell’avvoltoio è comparso sulla carta, l’artista lo ha disegnato ossessivamente a più riprese e per molto tempo questa specie di alter ego ha influito sul suo rapporto con la realtà quotidiana. Dopo una prima serie di circa 120 disegni, il peso emotivo generatosi inizialmente è andato temperandosi. L’avvoltoio è divenuto l’amico di ogni giorno, insinuandosi sia nell’opera letteraria che visiva dell’artista. La più recente serie dei fantasmes fragiles, in mostra ora a La Nube di Oort, si configura come un codice che rappresenta tutti i tipi di avvoltoio, secondo le più diverse modalità e vari materiali (matita, gouache, acquarello, sangue, caffè, sperma, peli, ecc.). Reca numerose impronte e tutte le stimmate dell’esistenza. E anche del testo, delle note. È un’opera completa.
Louise Déry
Curatrice della mostra e direttrice della Galérie de l’UQAM, Montréal
Rober Racine
Artista visivo, musicista e scrittore, Rober Racine ha realizzato delle performances celebri come Vexations di Erik Satie, una partitura di 152 note ripetuta 840 volte, eseguita ininterrottamente al pianoforte per più di 14 ore. Con Salammbô, il romanzo di Gustave Flaubert che egli ritrascrive e legge ad alta voce su un grande palco corrispondente alla struttura del testo, esplora le dimensioni fisiche, spaziali e temporali della scrittura. In seguito, inizia a utilizzare il vocabolario della lingua francese come materiale. In 15 anni realizza Le Terrain du dictionnaire e le Pages-miroirs, adoperandosi a ritagliare le 55000 parole e a miniare d’oro e colore le 2130 pagine del Petit Robert. Rober Racine a esposto in Canada e all’estero, in particolare alla Documenta di Kassel e alla Biennale di Venezia. È inoltre autore di romanzi fra cui Le mal de Vienne, Là-bas, tout près e L’ombre de la terre, pubblicati rispettivamente nel 1992, 1997 e nel 2002. Ha collaborato con Louise Déry nell’ambito di numerose mostre in Canada, Europa e Asia.
Louise Déry
Curatrice della mostra e direttrice della Galérie de l’UQAM, Montréal
Rober Racine
Artista visivo, musicista e scrittore, Rober Racine ha realizzato delle performances celebri come Vexations di Erik Satie, una partitura di 152 note ripetuta 840 volte, eseguita ininterrottamente al pianoforte per più di 14 ore. Con Salammbô, il romanzo di Gustave Flaubert che egli ritrascrive e legge ad alta voce su un grande palco corrispondente alla struttura del testo, esplora le dimensioni fisiche, spaziali e temporali della scrittura. In seguito, inizia a utilizzare il vocabolario della lingua francese come materiale. In 15 anni realizza Le Terrain du dictionnaire e le Pages-miroirs, adoperandosi a ritagliare le 55000 parole e a miniare d’oro e colore le 2130 pagine del Petit Robert. Rober Racine a esposto in Canada e all’estero, in particolare alla Documenta di Kassel e alla Biennale di Venezia. È inoltre autore di romanzi fra cui Le mal de Vienne, Là-bas, tout près e L’ombre de la terre, pubblicati rispettivamente nel 1992, 1997 e nel 2002. Ha collaborato con Louise Déry nell’ambito di numerose mostre in Canada, Europa e Asia.
10
maggio 2006
Rober Racine – Fantasmes fragiles
Dal 10 maggio al 10 giugno 2006
arte contemporanea
Location
LA NUBE DI OORT
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì, dalle ore 17,30 alle ore 19.30. O per appuntamento
Vernissage
10 Maggio 2006, ore 19
Autore
Curatore