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Generazioni
Zerouno si ispira ai campi della matematica e dell’informatica e, per la prima esposizione, alla matematica si riconnette per dar voce ai sei artisti che comunicano senza parlare
Comunicato stampa
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Stimate esperienze + giovani sperimentazioni = Generazioni.
Come un’equazione matematica, senza numeri, con parole, si origina un tripudio artistico. Dalla matematica, principio ispiratore di Zerouno, prende vita un ‘sestetto d’arte contemporanea’ in cui artisti provenienti da ogni dove italiano esplicano con pennelli, spatole, legni, colori, collage, lattine, la propria tecnica. Appartenere ad una classe generazionale è, in primis, un dato di fatto che caratterizza ognuno di noi, confrontarsi è comune e quotidiano: dati i suddetti presupposti l’esposizione ‘Generazioni’ non ha qualcosa di pregnante ed originale che stimoli l’attenzione all’arte contemporanea.
Invece?
Quando il solito si mescola in uno spazio insolito, quando il comune si fonde con la tecnica, quando i confronti avvengono in campi specifici le inesistenti perfezioni si attuano.
Loredana Barillaro, Ferdinando Capobianco, Valerio de Filippis, Stefano Momentè, Davide Paderi, Roberto Testori attuano una performance artistica grandiosa e maestosa.
‘Generazioni’ è, innanzitutto, la volontà di evidenziare i tratti artistici contemporanei di artisti appartenenti a diverse classi generazionali, dagli anni quaranta agli anni settanta, dall’astrattismo informale all’espressionismo astratto, dalla nuova figurazione al collage materico o cartaceo, una necessità di divulgare l’attenzione all’arte contemporanea anche tramite confronti. I raffronti non sono mai molto bene accetti poiché, spesso, qualcuno ne esce vincitore e qualcuno vinto, perché, dunque, porre in una medesima situazione caratteristiche, tecniche e tracciati tanto diversi tra loro, accomunati solo dalla sola appartenenza italiana?
‘Generazioni’ è sì una comparazione, ma per crescere, arricchirsi. I confronti aiutano a capire, misurarsi, conoscere: i sei artisti protagonisti di generazioni si presentano con il proprio bagaglio artistico maturo o meno, collaudato od emergente, non per vincere o perdere, ma per conoscersi ed apprendere l’uno dall’altro, tra retoricità modernità ed innovazione.
‘Generazioni’ è, in realtà, un crescendo artistico, parte di un progetto che intende promuovere l’attenzione all’arte contemporanea tramite i confronti generazionali. Prima ‘Contemporaneamente 7/8’(lodevole confronto tra la classe degli anni ‘70/’80), poi ‘l’Italia fa boom’ (ispirata al ‘boom economico’ con artisti degli anni 50/60), ora ‘Generazioni’, eccellente confronto geografico e di ‘classe’ con artisti appartenenti a diversi periodi: sarà forse l’arte contemporanea un continuo confronto al fine di valorizzarsi culturalmente?
Come un’equazione matematica, senza numeri, con parole, si origina un tripudio artistico. Dalla matematica, principio ispiratore di Zerouno, prende vita un ‘sestetto d’arte contemporanea’ in cui artisti provenienti da ogni dove italiano esplicano con pennelli, spatole, legni, colori, collage, lattine, la propria tecnica. Appartenere ad una classe generazionale è, in primis, un dato di fatto che caratterizza ognuno di noi, confrontarsi è comune e quotidiano: dati i suddetti presupposti l’esposizione ‘Generazioni’ non ha qualcosa di pregnante ed originale che stimoli l’attenzione all’arte contemporanea.
Invece?
Quando il solito si mescola in uno spazio insolito, quando il comune si fonde con la tecnica, quando i confronti avvengono in campi specifici le inesistenti perfezioni si attuano.
Loredana Barillaro, Ferdinando Capobianco, Valerio de Filippis, Stefano Momentè, Davide Paderi, Roberto Testori attuano una performance artistica grandiosa e maestosa.
‘Generazioni’ è, innanzitutto, la volontà di evidenziare i tratti artistici contemporanei di artisti appartenenti a diverse classi generazionali, dagli anni quaranta agli anni settanta, dall’astrattismo informale all’espressionismo astratto, dalla nuova figurazione al collage materico o cartaceo, una necessità di divulgare l’attenzione all’arte contemporanea anche tramite confronti. I raffronti non sono mai molto bene accetti poiché, spesso, qualcuno ne esce vincitore e qualcuno vinto, perché, dunque, porre in una medesima situazione caratteristiche, tecniche e tracciati tanto diversi tra loro, accomunati solo dalla sola appartenenza italiana?
‘Generazioni’ è sì una comparazione, ma per crescere, arricchirsi. I confronti aiutano a capire, misurarsi, conoscere: i sei artisti protagonisti di generazioni si presentano con il proprio bagaglio artistico maturo o meno, collaudato od emergente, non per vincere o perdere, ma per conoscersi ed apprendere l’uno dall’altro, tra retoricità modernità ed innovazione.
‘Generazioni’ è, in realtà, un crescendo artistico, parte di un progetto che intende promuovere l’attenzione all’arte contemporanea tramite i confronti generazionali. Prima ‘Contemporaneamente 7/8’(lodevole confronto tra la classe degli anni ‘70/’80), poi ‘l’Italia fa boom’ (ispirata al ‘boom economico’ con artisti degli anni 50/60), ora ‘Generazioni’, eccellente confronto geografico e di ‘classe’ con artisti appartenenti a diversi periodi: sarà forse l’arte contemporanea un continuo confronto al fine di valorizzarsi culturalmente?
21
aprile 2006
Generazioni
Dal 21 aprile al 05 maggio 2006
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-13 e 18-22
Chiuso lunedì mattina – domenica mattina
Vernissage
21 Aprile 2006, ore 20,30
Autore