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Fiorella Rizzo – Kaleidoscope
La mostra costitutisce un unico Opus realizzato dall’artista dal 2000 al 2002 durante i suoi frequenti soggiorni londinesi
Comunicato stampa
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La mostra costitutisce un unico Opus realizzato dall’artista dal 2000 al 2002 durante i suoi frequenti soggiorni londinesi.
Le immagini che si susseguono una accanto all’altra sulle pareti sono ricavate da frammenti di poster pubblicitari così come emergono nella porta della metropolitana durante le brevi soste nelle varie stazioni. Immagini catturate velocemente dall’obiettivo fotografico prima di essere ringoiate nuovamente dal buio, da qui il titolo “Kaleidoscope”. È un lavoro di grande impatto visivo che elegantemente pone il problema dello sguardo, dove la sensazione che si ha è quella di un’immersione nel rapporto tra l’oggetto osservato e l’osservatore. Gli oggetti, i corpi, i visi ed i paesaggi si impongono nello spazio circostante per una riacquisita tridimensionalità e una forte sensibilità materico – pittorica. Nel percorso della mostra l’atmosfera dominante è di estraniamento, di totale ambiguità percettiva che sconfina nel sorprendente.
Queste immagini realizzate dai frammenti dell’iconografia pubblicitaria, raccontano di uno sguardo che si affida alla memoria dell’arte per sfuggire e difendersi dal bombardamento di immagini, dall’estetizzazione indiscriminata dominante nella nostra società. Uno sguardo, dunque, critico e visionario insieme, che mentre denuncia la condizione dell’immaginario collettivo fa slittare l’iconografia del messaggio pubblicitario sui luoghi della visione dell’arte, in un momento come quello attuale dove anche l’arte si adegua e si nutre passivamente del linguaggio e della strategia del sistema pubblicitario.
Stella Santacatterina
Fiorella Rizzo vive e lavora tra Roma e Londra.
Dalla metà degli anni settanta sviluppa un’approfondita indagine nel campo della scultura: il percorso di ricerca e sperimentazione di materie – quali plexiglass, rame ferro, carbone, legno e soprattutto terra, elemento privilegiato e ricorrente- è stato sempre profondamente caratterizzato da metafore dal carattere fortemente ermetico.
Dal suo primo soggiorno a Londra nel 1994 elabora riflessioni intorno al tema dello sguardo, visione e nutrimento dell’arte, che culminano in una serie di lavori fotografici realizzati dal 2000 al 2002.
Le immagini che si susseguono una accanto all’altra sulle pareti sono ricavate da frammenti di poster pubblicitari così come emergono nella porta della metropolitana durante le brevi soste nelle varie stazioni. Immagini catturate velocemente dall’obiettivo fotografico prima di essere ringoiate nuovamente dal buio, da qui il titolo “Kaleidoscope”. È un lavoro di grande impatto visivo che elegantemente pone il problema dello sguardo, dove la sensazione che si ha è quella di un’immersione nel rapporto tra l’oggetto osservato e l’osservatore. Gli oggetti, i corpi, i visi ed i paesaggi si impongono nello spazio circostante per una riacquisita tridimensionalità e una forte sensibilità materico – pittorica. Nel percorso della mostra l’atmosfera dominante è di estraniamento, di totale ambiguità percettiva che sconfina nel sorprendente.
Queste immagini realizzate dai frammenti dell’iconografia pubblicitaria, raccontano di uno sguardo che si affida alla memoria dell’arte per sfuggire e difendersi dal bombardamento di immagini, dall’estetizzazione indiscriminata dominante nella nostra società. Uno sguardo, dunque, critico e visionario insieme, che mentre denuncia la condizione dell’immaginario collettivo fa slittare l’iconografia del messaggio pubblicitario sui luoghi della visione dell’arte, in un momento come quello attuale dove anche l’arte si adegua e si nutre passivamente del linguaggio e della strategia del sistema pubblicitario.
Stella Santacatterina
Fiorella Rizzo vive e lavora tra Roma e Londra.
Dalla metà degli anni settanta sviluppa un’approfondita indagine nel campo della scultura: il percorso di ricerca e sperimentazione di materie – quali plexiglass, rame ferro, carbone, legno e soprattutto terra, elemento privilegiato e ricorrente- è stato sempre profondamente caratterizzato da metafore dal carattere fortemente ermetico.
Dal suo primo soggiorno a Londra nel 1994 elabora riflessioni intorno al tema dello sguardo, visione e nutrimento dell’arte, che culminano in una serie di lavori fotografici realizzati dal 2000 al 2002.
23
aprile 2006
Fiorella Rizzo – Kaleidoscope
Dal 23 aprile al 04 giugno 2006
fotografia
Location
MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA – VILLA PONIATOWSKI
Roma, Piazzale Di Villa Giulia, 9, (Roma)
Roma, Piazzale Di Villa Giulia, 9, (Roma)
Orario di apertura
martedì - domenica ore 10.00 – 18.00
Vernissage
23 Aprile 2006, ore 16-21
Autore
Curatore