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Patrizio Landolfi – Innoncenze violate. I colori e i temi della speranza
personale di pittura
Comunicato stampa
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Patrizio LANDOLFI
(Battipaglia, Salerno, 1954)
Dopo aver trascorso l'infanzia tra Calabria e Campania, si trasferisce a Genova, poi a Roma e a Milano e quindi, nel 1980 a Firenze, seguendo l'attività artistica presso gli atelier di noti maestri contemporanei.
Da venti anni si dedica alla pittura, partecipando a numerose esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero.
Tra le mostre recenti a cui ha partecipato ricordiamo nel marzo 2004: “Artexpo” a Montecarlo e “Girotondo per il Meyer” a Firenze. Nel 2005 ha presentato le sue opere alla Biblioteca comunale di Pesaro.
Nel 2006 ha esposto all’”Art at Five Gallery” a Brigthon, Londra e alla Biennale internazionale d'arte contemporanea di Roma.
" ...il linguaggio artistico di Patrizio Landolfi – commenta Sabino Formica - si realizza su temi coloristici di estrema purezza, nell'esercizio di una personale tecnica è in un largo respiro poetico che investe tutta l' opera. I dipinti, che si snodano davanti al nostro sguardo, sono come una serie di apparizioni luminose ed impreviste. Colpisce subito la sua freschezza.
La simbologia e le emozioni interne del maestro Landolfi riescono a modellarsi con l'essenzialità dei significati, in una sintesi figurativa che va oltre le barriere e si imprime in un suo logico e coerente ritmo costruttivo...".
Di recente si è orientato a ripercorrere, in chiave personalissima, la sperimentazione di Alberto Burri sui sacchi. Sacchi logori e pieni di rammenti e cuciture che al loro apparire fecero notevole scandalo. La loro forza espressiva, in linea con il clima culturale del momento dominato dal pessimismo esistenzialistico, ne fecero presto dei «classici» dell’arte. Landolfi ripercorre oggi anche la strada che Burri intraprese dal 1957 in poi, con la serie delle «combustioni», quando compì una svolta significativa nella sua arte, introducendo il «fuoco» tra i suoi strumenti artistici.
Ad aprile 2006 l’artista propone nella sede del Consiglio regionale della Toscana, la mostra personale “Innocenze violate. I colori e i temi della speranza”, una ricerca sulla speranza e le aspettative dei bambini che prende spunto dalla mostra fotografica “Gli occhi dell’innocenza”, organizzata dall’Assemblea toscana e dall’Ansa in occasione della festa della Toscana 2004.
(Battipaglia, Salerno, 1954)
Dopo aver trascorso l'infanzia tra Calabria e Campania, si trasferisce a Genova, poi a Roma e a Milano e quindi, nel 1980 a Firenze, seguendo l'attività artistica presso gli atelier di noti maestri contemporanei.
Da venti anni si dedica alla pittura, partecipando a numerose esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero.
Tra le mostre recenti a cui ha partecipato ricordiamo nel marzo 2004: “Artexpo” a Montecarlo e “Girotondo per il Meyer” a Firenze. Nel 2005 ha presentato le sue opere alla Biblioteca comunale di Pesaro.
Nel 2006 ha esposto all’”Art at Five Gallery” a Brigthon, Londra e alla Biennale internazionale d'arte contemporanea di Roma.
" ...il linguaggio artistico di Patrizio Landolfi – commenta Sabino Formica - si realizza su temi coloristici di estrema purezza, nell'esercizio di una personale tecnica è in un largo respiro poetico che investe tutta l' opera. I dipinti, che si snodano davanti al nostro sguardo, sono come una serie di apparizioni luminose ed impreviste. Colpisce subito la sua freschezza.
La simbologia e le emozioni interne del maestro Landolfi riescono a modellarsi con l'essenzialità dei significati, in una sintesi figurativa che va oltre le barriere e si imprime in un suo logico e coerente ritmo costruttivo...".
Di recente si è orientato a ripercorrere, in chiave personalissima, la sperimentazione di Alberto Burri sui sacchi. Sacchi logori e pieni di rammenti e cuciture che al loro apparire fecero notevole scandalo. La loro forza espressiva, in linea con il clima culturale del momento dominato dal pessimismo esistenzialistico, ne fecero presto dei «classici» dell’arte. Landolfi ripercorre oggi anche la strada che Burri intraprese dal 1957 in poi, con la serie delle «combustioni», quando compì una svolta significativa nella sua arte, introducendo il «fuoco» tra i suoi strumenti artistici.
Ad aprile 2006 l’artista propone nella sede del Consiglio regionale della Toscana, la mostra personale “Innocenze violate. I colori e i temi della speranza”, una ricerca sulla speranza e le aspettative dei bambini che prende spunto dalla mostra fotografica “Gli occhi dell’innocenza”, organizzata dall’Assemblea toscana e dall’Ansa in occasione della festa della Toscana 2004.
21
aprile 2006
Patrizio Landolfi – Innoncenze violate. I colori e i temi della speranza
Dal 21 al 28 aprile 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO PANCIATICHI
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Firenze)
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Firenze)
Orario di apertura
dalle ore 15 alle ore 18 dei giorni feriali e dalle ore 9 alle ore 12 del sabato
Vernissage
21 Aprile 2006, ore 16.30
Autore
Curatore