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Marcella Chirico – La luna e il Medioevo
Marcella Chirico ha solo in apparenza il culto dell’astrazione. La sua ricerca è invece molto concreta e s’interroga sul destino stesso dello sguardo. Si chiede cioè se l’uomo abbia ancora la capacità, nel mondo frenetico
Comunicato stampa
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Marcella Chirico ha solo in apparenza il culto dell'astrazione. La sua ricerca è invece molto concreta e s'interroga sul destino stesso dello sguardo. Si chiede cioè se l'uomo abbia ancora la capacità, nel mondo frenetico
e dissociato di oggi, bombardato dalle immagini, d'individuare forme precise, contorni di oggetti, entità plastiche. E di attribuire loro un significato. Anzi, di farle proprie, riconducendole a un orizzonte "di senso familiare e condiviso. "L'artista esprime questi interrogativi attraverso visioni, frammenti di sogni, mondi fantastici, partiture quasi musicali. E lo fa con la levità
e l'immaginazione tipiche dell'animo femminile, che in quanto tale
è fatto sì di romanticismo e di malinconia, di slanci eleganti e mai volgari, ma ha al proprio arco anche una spiccata capacità di sondare, senza anestesie e infingimenti, l'anatomia di una verità, di una voce, di una sensazione.
Di rappresentare il mondo, insomma, in tutta la sua tavolozza emotiva, andando con immediatezza d’istintoal fondo delle cose. In questi lavori non manca mai la sperimentazione sui linguaggi, con sovrapposizioni
di segni e di tracce, che danno vita
a paesaggi simbolici, e ad atmosfere fatte di sedimenti, stratificazioni, mappe immaginarie, mosaici che esaltano felicemente forme e figure del mito, giochi cromatici
e accostamenti geometrici.
Lorenzo Morandotti
e dissociato di oggi, bombardato dalle immagini, d'individuare forme precise, contorni di oggetti, entità plastiche. E di attribuire loro un significato. Anzi, di farle proprie, riconducendole a un orizzonte "di senso familiare e condiviso. "L'artista esprime questi interrogativi attraverso visioni, frammenti di sogni, mondi fantastici, partiture quasi musicali. E lo fa con la levità
e l'immaginazione tipiche dell'animo femminile, che in quanto tale
è fatto sì di romanticismo e di malinconia, di slanci eleganti e mai volgari, ma ha al proprio arco anche una spiccata capacità di sondare, senza anestesie e infingimenti, l'anatomia di una verità, di una voce, di una sensazione.
Di rappresentare il mondo, insomma, in tutta la sua tavolozza emotiva, andando con immediatezza d’istintoal fondo delle cose. In questi lavori non manca mai la sperimentazione sui linguaggi, con sovrapposizioni
di segni e di tracce, che danno vita
a paesaggi simbolici, e ad atmosfere fatte di sedimenti, stratificazioni, mappe immaginarie, mosaici che esaltano felicemente forme e figure del mito, giochi cromatici
e accostamenti geometrici.
Lorenzo Morandotti
22
aprile 2006
Marcella Chirico – La luna e il Medioevo
Dal 22 al 30 aprile 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO ESP
Como, Via Borgo Vico, 35, (Como)
Como, Via Borgo Vico, 35, (Como)
Vernissage
22 Aprile 2006, ore 18.30
Autore