Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alice Rosati – Subrealtà personale e contaminazioni visive
Fotografie installazioni e sculture
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alice Rosati
1985 presunta età della sua nascita, artista da sempre ed autodidatta, si forma inconsapevolmente
nello studio fotografico del padre, dove assimila il senso cromatico ed estetico, che sarà poi assieme allo studio dell’egotismo artistico la sua ricerca. La provincia dove vive anziché deprimerla la spinge a superare le barriere della sonnolenza culturale rendendola iperattiva. Partecipa a numerose mostre collettive e personali.
La mostra:
Subrealtà personale e contaminazioni visive.
Concetti visivi, subconscio e radiografia dell’inconscio, plurimi riferimenti e citazioni colte espresse dalle immagini ambivalenti, che siano, fotografie, dipinti, sculture o installazioni che l’artista con la sua ricerca ci propone, con una dialettica e visione dell’assurdo reale, che spinge l’osservatore a domandarsi quale sia la realtà del circostante, paesaggi, persone, osservate da sempre. Oppure le immagini proposte e costruite nel mondo di Alice Rosati. La ricerca di Alice mira a dissacrare con ironia l’arte contemporanea stabilizzata e riconosciuta in un’anarchia concettuale, ma con assoluta padronanza dei mezzi per esprimere le sue trasfigurazioni. Ogni velo di ipocrisia cade, quando fotografa le sue muse ispiratrici, ma in particolare, nei suoi autoritratti contestualizza ciò che si annida nei suoi pensieri e nelle visioni della sua anima fino ad entrare in una dimensione dove il conosciuto e lo sconosciuto non hanno più confini. I suoi paesaggi e visioni della periferia milanese, sono consequenziali ai corpi fotografati con immagini metafisicamente oniriche fino a farci entrare in una dimensione ambigua, dove le visioni sono si, conosciute, ma la loro esplorazione ci porta a conoscere contesti dove il tempo scorre in maniera irreale, questo mondo creato da Alice induce a chi osserva le sue opere la sensazione di percorrere realtà nascoste e di entrare nel diario intimo dell’artista e nel suo personalissimo racconto senza fine.
NelloTajetti,
aprile 2006
1985 presunta età della sua nascita, artista da sempre ed autodidatta, si forma inconsapevolmente
nello studio fotografico del padre, dove assimila il senso cromatico ed estetico, che sarà poi assieme allo studio dell’egotismo artistico la sua ricerca. La provincia dove vive anziché deprimerla la spinge a superare le barriere della sonnolenza culturale rendendola iperattiva. Partecipa a numerose mostre collettive e personali.
La mostra:
Subrealtà personale e contaminazioni visive.
Concetti visivi, subconscio e radiografia dell’inconscio, plurimi riferimenti e citazioni colte espresse dalle immagini ambivalenti, che siano, fotografie, dipinti, sculture o installazioni che l’artista con la sua ricerca ci propone, con una dialettica e visione dell’assurdo reale, che spinge l’osservatore a domandarsi quale sia la realtà del circostante, paesaggi, persone, osservate da sempre. Oppure le immagini proposte e costruite nel mondo di Alice Rosati. La ricerca di Alice mira a dissacrare con ironia l’arte contemporanea stabilizzata e riconosciuta in un’anarchia concettuale, ma con assoluta padronanza dei mezzi per esprimere le sue trasfigurazioni. Ogni velo di ipocrisia cade, quando fotografa le sue muse ispiratrici, ma in particolare, nei suoi autoritratti contestualizza ciò che si annida nei suoi pensieri e nelle visioni della sua anima fino ad entrare in una dimensione dove il conosciuto e lo sconosciuto non hanno più confini. I suoi paesaggi e visioni della periferia milanese, sono consequenziali ai corpi fotografati con immagini metafisicamente oniriche fino a farci entrare in una dimensione ambigua, dove le visioni sono si, conosciute, ma la loro esplorazione ci porta a conoscere contesti dove il tempo scorre in maniera irreale, questo mondo creato da Alice induce a chi osserva le sue opere la sensazione di percorrere realtà nascoste e di entrare nel diario intimo dell’artista e nel suo personalissimo racconto senza fine.
NelloTajetti,
aprile 2006
03
maggio 2006
Alice Rosati – Subrealtà personale e contaminazioni visive
Dal 03 al 20 maggio 2006
arte contemporanea
Location
MILARTE
Milano, Via Solferino, 42, (Milano)
Milano, Via Solferino, 42, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
3 Maggio 2006, ore 18-21
Autore