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Marco Cornini – Sculture
In questa mostra, Marco Cornini, espone oltre cinquanta sculture di grande e medio formato, realizzate dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta sino alle ultime creazioni del 2006
Comunicato stampa
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In mostra per tre settimane le opere del geniale scultore milanese Marco Cornini, esposizione che avrà luogo presso il Casello Ovest di P.ta Venezia a Milano, un luogo storico recentemente restaurato ad opera dell'Associazione Panificatori di Milano e Provincia, denominata ora Casa del Pane. Con l’apertura al pubblico dal 28 aprile a ingresso libero, sarà possibile ammirare fino al 18 maggio 2006 i ragazzi e le ragazze che abitano, da sempre, l’immaginario di Marco Cornini.
La mostra è resa possibile grazie al contributo di Ricoh, leader mondiale nella produzione e sviluppo di software e attrezzature tecniche per l’ufficio e grazie ai patrocini del Consiglio della Regione Lombardia con il vivo interesse per l’arte del Presidente Attilio Fontana e del Consigliere Stefano Maullu, del sempre attento alla diffusione della cultura Presidente Fabio Altitonante della Zona 3 del Comune di Milano, della Provincia di Milano con l’Assessore alla Cultura Benelli, e infine dell’Associazione Panificatori di Milano e Provincia. Il periodico Goya Magazine è media partner per questa importante personale di Cornini.
La stessa mostra si terrà prossimamente, da settembre a novembre 2006, nel Palazzo Municipale, in particolare nel Chiostro di San Francesco a Serra de’ Conti (provincia di Ancona), con il patrocinio dalla Regione Marche. La mostra verrà allestita in occasione della manifestazione “Dalle porte del '900 alle porte del nuovo millennio”, evento biennale dedicato a un artista contemporaneo che viene presentato dal curatore della mostra Giulio Residori.
Marco Cornini è nato a Milano nel 1966, a quarant’anni ha già alle spalle un’attività di quasi due decenni, esordisce con la sua prima personale nel 1988 e da allora ha esposto in numerose mostre personali e prestigiose rassegne che lo hanno segnalato come uno tra i più interessanti scultori figurativi della sua generazione.
In questa mostra, Marco Cornini, espone oltre cinquanta sculture di grande e medio formato, realizzate dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta sino alle ultime creazioni del 2006.
Le sculture di Cornini, terrecotte e bronzi, affermano valori inusuali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni. Il tema centrale della sua opera è l’essere umano, con una particolare attenzione all’indagine psicologica delle correlazioni nel tessuto dei sentimenti con una propensione a coglierne gli aspetti esistenziali legati alla vita contemporanea.
Aperta liberamente al pubblico, l’esposizione delle opere darà a tutti i partecipanti modo di apprezzare la raffinatezza dei suoi lavori, la materializzazione delle figure da lui rappresentate quasi prendessero vita, ogni particolare è un suggello alla capacità di rifinire in modo straordinario le sue creazioni.
Da il curatore della mostra, Giulio Residori:
“Me ne aveva parlato quel grande maestro e critico d’arte che è stato Mario De Micheli al quale mi ero rivolto, come in altre situazioni, per avere indicazioni su qualche giovane artista meritevole di essere incoraggiato e promosso. Nella storia ormai quasi ventennale di Spazio Ergy è stato il primo scultore a tenere una mostra personale nello Spazio alle quali sono poi seguite l’organizzazione di due personali a Fabriano “Museo della Carta ed al Serrone di Villa Reale a Monza; da allora costante è stato l’appoggio ed il riconoscimento.
Cornini ha il merito di rifarsi alle migliori tradizioni classiche proiettandole nel nostro tempo con le figure, soprattutto femminili, attuali presentate in una chiave estremamente realistica, vive.
Come viva è la materia che egli tratta, la terracotta, che impasta e plasma con un piacere quasi sensuale, con gioia, cavandone quei personaggi e quelle atmosfere che ti lasciano un po’ attonito. Il segno di un giovane grande artista. E dal piacere di modellare la terracotta egli non si è mai staccato né stancato rinnovando per i suoi estimatori sorpresa e piacere.
A Milano, nell’ex Casello Daziario di Porta Venezia ora “Casa del Pane (Ovest)” - restaurato e restituito alla città grazie all’intervento dell’Associazione Panificatori di Milano e Provincia - che si sta affermando come una prestigiosa istituzione culturale, Cornini espone una cinquantina di opere, molte prestate da collezionisti, quasi una antologia della sua attività. Una prima per Milano di uno scultore apprezzato, non più promessa ma riconosciuto tra i più significativi contemporanei.
Peccato che a presentarlo non vi sia più il grande Mario De Micheli al quale è giusto riconoscere il merito di averlo segnalato”.
La mostra è accompagnata dal catalogo pubblicato da Edizioni Spazio Ergy, che comprende, l’antologia critica oltre al testo di Alessandro Riva di cui segue un breve stralcio.
Inviti superflui in terra refrattaria
Alessandro Riva
“Marco Cornini compie quest’anno quarant’anni. In tutti questi anni, dacché ha cominciato, appena ventiduenne, a esporre, ha continuato la sua ricerca passo dopo passo, con un coraggio, una coerenza e una fedeltà all’idea da cui era partito inizialmente, che farebbe invidia a molti artisti un po’ più incerti e forse meno convinti dei propri mezzi espressivi di quanto non lo sia sempre stato lui. Oggi come ieri, Cornini utilizza infatti unicamente la terracotta”.
La mostra è resa possibile grazie al contributo di Ricoh, leader mondiale nella produzione e sviluppo di software e attrezzature tecniche per l’ufficio e grazie ai patrocini del Consiglio della Regione Lombardia con il vivo interesse per l’arte del Presidente Attilio Fontana e del Consigliere Stefano Maullu, del sempre attento alla diffusione della cultura Presidente Fabio Altitonante della Zona 3 del Comune di Milano, della Provincia di Milano con l’Assessore alla Cultura Benelli, e infine dell’Associazione Panificatori di Milano e Provincia. Il periodico Goya Magazine è media partner per questa importante personale di Cornini.
La stessa mostra si terrà prossimamente, da settembre a novembre 2006, nel Palazzo Municipale, in particolare nel Chiostro di San Francesco a Serra de’ Conti (provincia di Ancona), con il patrocinio dalla Regione Marche. La mostra verrà allestita in occasione della manifestazione “Dalle porte del '900 alle porte del nuovo millennio”, evento biennale dedicato a un artista contemporaneo che viene presentato dal curatore della mostra Giulio Residori.
Marco Cornini è nato a Milano nel 1966, a quarant’anni ha già alle spalle un’attività di quasi due decenni, esordisce con la sua prima personale nel 1988 e da allora ha esposto in numerose mostre personali e prestigiose rassegne che lo hanno segnalato come uno tra i più interessanti scultori figurativi della sua generazione.
In questa mostra, Marco Cornini, espone oltre cinquanta sculture di grande e medio formato, realizzate dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta sino alle ultime creazioni del 2006.
Le sculture di Cornini, terrecotte e bronzi, affermano valori inusuali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni. Il tema centrale della sua opera è l’essere umano, con una particolare attenzione all’indagine psicologica delle correlazioni nel tessuto dei sentimenti con una propensione a coglierne gli aspetti esistenziali legati alla vita contemporanea.
Aperta liberamente al pubblico, l’esposizione delle opere darà a tutti i partecipanti modo di apprezzare la raffinatezza dei suoi lavori, la materializzazione delle figure da lui rappresentate quasi prendessero vita, ogni particolare è un suggello alla capacità di rifinire in modo straordinario le sue creazioni.
Da il curatore della mostra, Giulio Residori:
“Me ne aveva parlato quel grande maestro e critico d’arte che è stato Mario De Micheli al quale mi ero rivolto, come in altre situazioni, per avere indicazioni su qualche giovane artista meritevole di essere incoraggiato e promosso. Nella storia ormai quasi ventennale di Spazio Ergy è stato il primo scultore a tenere una mostra personale nello Spazio alle quali sono poi seguite l’organizzazione di due personali a Fabriano “Museo della Carta ed al Serrone di Villa Reale a Monza; da allora costante è stato l’appoggio ed il riconoscimento.
Cornini ha il merito di rifarsi alle migliori tradizioni classiche proiettandole nel nostro tempo con le figure, soprattutto femminili, attuali presentate in una chiave estremamente realistica, vive.
Come viva è la materia che egli tratta, la terracotta, che impasta e plasma con un piacere quasi sensuale, con gioia, cavandone quei personaggi e quelle atmosfere che ti lasciano un po’ attonito. Il segno di un giovane grande artista. E dal piacere di modellare la terracotta egli non si è mai staccato né stancato rinnovando per i suoi estimatori sorpresa e piacere.
A Milano, nell’ex Casello Daziario di Porta Venezia ora “Casa del Pane (Ovest)” - restaurato e restituito alla città grazie all’intervento dell’Associazione Panificatori di Milano e Provincia - che si sta affermando come una prestigiosa istituzione culturale, Cornini espone una cinquantina di opere, molte prestate da collezionisti, quasi una antologia della sua attività. Una prima per Milano di uno scultore apprezzato, non più promessa ma riconosciuto tra i più significativi contemporanei.
Peccato che a presentarlo non vi sia più il grande Mario De Micheli al quale è giusto riconoscere il merito di averlo segnalato”.
La mostra è accompagnata dal catalogo pubblicato da Edizioni Spazio Ergy, che comprende, l’antologia critica oltre al testo di Alessandro Riva di cui segue un breve stralcio.
Inviti superflui in terra refrattaria
Alessandro Riva
“Marco Cornini compie quest’anno quarant’anni. In tutti questi anni, dacché ha cominciato, appena ventiduenne, a esporre, ha continuato la sua ricerca passo dopo passo, con un coraggio, una coerenza e una fedeltà all’idea da cui era partito inizialmente, che farebbe invidia a molti artisti un po’ più incerti e forse meno convinti dei propri mezzi espressivi di quanto non lo sia sempre stato lui. Oggi come ieri, Cornini utilizza infatti unicamente la terracotta”.
27
aprile 2006
Marco Cornini – Sculture
Dal 27 aprile al 18 maggio 2006
arte contemporanea
Location
EX CASELLI DAZIARI DI PORTA VENEZIA – CASA DEL PANE
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 4, (Milano)
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10.30-13.00 e 14.30-19.30, sabato e domenica 10.30-19.30
Vernissage
27 Aprile 2006, ore 18.30
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