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Il corpo in mutazione
In mostra opere che trattano del corpo// figure in bronzo // una umanità vicina al quotidiano // la figura dell’uomo contemporaneo // l’oggettività del corpo
Comunicato stampa
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In mostra opere che trattano del corpo// figure in bronzo // una umanità vicina al quotidiano // la figura dell’uomo contemporaneo // l’oggettività del corpo.
James Gibson in Perception of the Visual World scriveva che “ il campo visivo (la visione e l’interpretazione (ndr) è semplicemente il modo pittorico (l’interpretazione artistica (ndr) della percezione visiva e dipende in ultima analisi non dalle condizioni di stimolo ma dalle condizioni di atteggiamento. In altre parole il campo visivo è il prodotto dell’abitudine cronica degli uomini civili di vedere il mondo come un quadro (come una rappresentazione (ndr)”.
Un tema sì usurato, ma ineludibile come il corpo umano: fino a giungere alle mutazioni e alle lacerazioni inflitte al corpo dalla Body Art in una volontà deliberata di degradare il “corpo mitico”.
I corpi non come modelli ideali ma come oggetti pulsionali; e,ancora, i surrealisti: che praticando le vie dell’inconscio sottoposero i corpi a trasformazioni brutali ( mentre Dix e Grosz mostrarono, semplicemente ma inimitabilmente, (soltanto?) corpi brutti, sfatti, esteticamente osceni.)
Invenzioni come omaggi, per nulla assurdi, all’uomo contemporaneo. Vibrazioni visionarie e di dolore: ovvero l’esplicitazione di un malessere e di una solitudine condivise e diffuse. Talché la forza espressiva dei lavori esposti contiene l’angoscia propria del nostro tempo, unica chiave di lettura per comprendere il senso delle opere.
(Pier Giulio Bonifacio, Genova, Marzo 2006)
James Gibson in Perception of the Visual World scriveva che “ il campo visivo (la visione e l’interpretazione (ndr) è semplicemente il modo pittorico (l’interpretazione artistica (ndr) della percezione visiva e dipende in ultima analisi non dalle condizioni di stimolo ma dalle condizioni di atteggiamento. In altre parole il campo visivo è il prodotto dell’abitudine cronica degli uomini civili di vedere il mondo come un quadro (come una rappresentazione (ndr)”.
Un tema sì usurato, ma ineludibile come il corpo umano: fino a giungere alle mutazioni e alle lacerazioni inflitte al corpo dalla Body Art in una volontà deliberata di degradare il “corpo mitico”.
I corpi non come modelli ideali ma come oggetti pulsionali; e,ancora, i surrealisti: che praticando le vie dell’inconscio sottoposero i corpi a trasformazioni brutali ( mentre Dix e Grosz mostrarono, semplicemente ma inimitabilmente, (soltanto?) corpi brutti, sfatti, esteticamente osceni.)
Invenzioni come omaggi, per nulla assurdi, all’uomo contemporaneo. Vibrazioni visionarie e di dolore: ovvero l’esplicitazione di un malessere e di una solitudine condivise e diffuse. Talché la forza espressiva dei lavori esposti contiene l’angoscia propria del nostro tempo, unica chiave di lettura per comprendere il senso delle opere.
(Pier Giulio Bonifacio, Genova, Marzo 2006)
19
aprile 2006
Il corpo in mutazione
Dal 19 aprile al 06 maggio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO B2
Genova, Via San Luca, 1/9a, (Genova)
Genova, Via San Luca, 1/9a, (Genova)
Orario di apertura
festivi e lunedì esclusi, dalle ore 16 alle 19
Vernissage
19 Aprile 2006, ore 18
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