SINISTRA, DESTRA, CENTRO - Le tue immagini, la tua politica è
un’installazione interattiva di FABRICA, il centro di ricerca sulla
comunicazione del gruppo Benetton, realizzata in occasione delle imminenti
elezioni politiche.

Il progetto è composto da tre cornici interattive appese nella vetrina
dello spazio Fabrica Features in via Rizzoli, 8 a Bologna. Ogni cornice è
in realtà un computer modificato che ripropone delle sequenze di immagini.
I passanti sono invitati a contribuire al progetto inviando delle
fotografie con il loro cellulare bluetooth. Ad ogni cornice è associato un
titolo quale “sinistra”, “destra”, “centro” per poter permettere a tutti i
cittadini e ai turisti della città di Bologna di descrivere e commentare
artisticamente il periodo elettorale mediante fotografie condivise:
l’associazione di immagini e i loro riferimenti politici dipendono quindi
dalla libera interpretazione del pubblico, protagonista attivo di questo
esperimento artistico.

Sullo sfondo di un clima politico elettorale acceso, questa installazione
interattiva consente allo spettatore di esprimere e condividere le proprie
opinioni attraverso nuovi strumenti tecnologici realizzando un progetto
collettivo dai toni sia ironici che seri e facendo emergere il carattere
particolare di Bologna e dei suoi abitanti.

Le immagini selezionate potranno essere visionate collegandosi al sito:
http://www.fabrica.it/left-right-center/

Fabrica Features è un luogo di incontro (e quindi di cultura), il punto di
una rete che partendo da Treviso, sede di Fabrica, abbraccia il mondo e si
fa veicolo di una cultura fatta non più, o non solo, di libri, ma appunto
di incontri, sguardi, tradizioni, sensibilità. Fabrica Features è uno
spazio multietnico, multimediale e multifunzionale. La sua vita è scandita
da una successione di ore colorate che caratterizzeranno l’ambientazione e
definiscono il “palinsesto” dello spazio culturale.
Installazioni, proiezioni video, performance di artisti, lectures, mostre
personali, workshop diventano così i momenti centrali di aggregazione e di
incontro di uno spazio che deve essere soprattutto un “mezzo” di
comunicazione che resuscita la tradizione orale e il contatto personale,
nonostante le tecnologie utilizzate.